toponomastica 1881 - Toponomastica Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
prototipo
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toponomastica 1881

Toponomastica 1881
disegno Francesco Saverio Cavallari rielaborato da Antonio Randazzo
Prima degli anni 30/35, anni nei quali venne operato lo sventramento del quartiere Bottari, nel corso del quale venne realizzata la via del Littorio, oggi corso Matteotti, la denominazione delle vie di quel quartiere, come risulta dalle antiche mappe, era la seguente: su via Cavour, un tempo via Bottai, in dialetto, "a vanedda Buttari", le vie a sinistra, scendendo a partire dall'attuale via Landolina, un tempo via Gioberti, erano: che erano: via Pace, via Amalfitania, via Gemmellaro, via Landolina (oggi Candelai), via Campailla, (oggi via Cordari), via A. Rizza, (oggi via Claudio Mario Arezzo), via Rocco Pirro, via Timbri, (oggi inesistente), e sulla destra, a scendere, via Consiglio, via Amalfitania, via Scinà, via della farina, Via Mario Adorno, via Carmelo Campisi.
Via del littorio prese il nome dai fasci Littori o Littoriani, cioè servitori imperterriti dello Stato che simboleggiavano il potere con l'unione delle forze espresse in Fasci di verghe. Siracusa si adeguò all’ideologia fascista come il resto d’Italia e venne realizzata un’arteria stradale di forte richiamo. L'origine della Via Monte Timbri sul cui nome si sono fatte tante elucubrazioni molto semplicemente traeva origine dal Monte Timbri e dal fiume omonimo non più esistente oggi.



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