toponimi Siracusa
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MONGIBELLISI E' il toponimo di un poggio e della località circostante, esistente fra Epipoli e Belvedere. Venne spesso ricordato da vari storici ed eruditi in quanto in esso giacevano resti di antichità i quali, secondo alcuni (127), appartenevano alla fortezza Labdalo, edificata dagli Ateniesi mentre assediavano la città di Siracusa. Secondo il Cluverio, si trattava, invece, della Porta Maggiore di Tica per la quale si andava a Megara e Lentini. Il Bonanno, invece, in questi resti riconobbe l'ubicazione del Castello Eurialo. Il toponimo in questione sembra un composto tautologico formato dal siciliano Munti (a sua volta derivante dal lat. mons) e dall'arabo Gabl (128), sempre indicante montagna, ciglione, colle, altipiano. Mongibellisi, quindi, equivarrebbe a Muncibbella, località di Buccheri; a Muncibeddu, vecchio nome dell'Etna. Si può pure supporre la derivazione del secondo vocabolo del composto dal basso latino Ballium, cioè bastione; come pure, anche se molto meno probabile, dall'arabo Gab o Gurb che in italiano significa cisterna, serbatoio d'acqua ed in siciliano è detto gebbia. Ciò mi viene in mente leggendo le Deche del Fazello, che a pag. 248 scrive «Sopra Epipoli e Labdalo (fortezza ai limiti dell'Epipoli, così chiamata da Tucidide) quasi la quarta parte d'un miglio verso ponente, è un tumulo tagliato intorno, intorno, chiamato Eurialo da Tucidide nel sesto, che vuol dire «gran lunghezza» e da Diodoro nel XX libro. Nella sua somma è una roccia goffamente fabbricata e antica, che doveva servir per far la guardia, la quale oggi è mezza rovinata, e non vi si vede altro di bello, ch'una cisterna scavata in un sasso». (127) Fazello, Arezio, Mirabella, Goltizio. (128) Per altri G'abal al plurale Cibai. Nella toponomastica spagnola Jabal: vedi Gibilterra derivato da G'abal Tàriq. Nella toponomastica siciliana Gibilmanna, Gibilcanna, Gibilrossa.