toponimi Siracusa - Toponomastica Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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toponimi Siracusa

B
BELVEDERE Scrive Fazello (132) nella metà del 1500 riferendosi alla terra «E chiamasi oggi Belvedere, scoprendosi magnificamente da quel luogo l'amena prospettiva interposta fra il Pachino ed il Peloro». Mentre Philipp Cluver ai primi del 1600 specifica che Belvedere «è un villaggio vicino al castello Eurialo, sopra una col¬linetta, così detto per la bella veduta che vi si gode». La frazione di Belvedere sorse, con regolare permesso del Senato siracusano e con Regio Diploma, nel 1653 ad opera del «principe di Linguaglossa Giuseppe Bonanni che piantò la borgata nel suo feudo di Carancino sopra le balze di Belvedere, le antiche Epipoli... Si formavano così popolazioni novelle. Ma se da una parte ciò era un bene, dall'altra ne scapitava un poco Siracusa; molte famiglie di agricoltori e di artigiani che abitavano fuori le mura della città come in antico sobborgo, ed altri del ceto civile, per tal motivo spatriavano (133)». Chi non rimane affascinato dal bel paesaggio che si gode sopra Belvedere? Fra i tanti scritti di giornalisti, storici, geografi, che qui si sono soffermati ad ammirare e scrivere, scelgo alcune righe: «Belvedere mira due mari, quinci il porto di Tapso, e quindi il porto di Siracusa» (134). «Oggi l'Eurialo porta a buon diritto il nome di Belvedere, godendosi propriamente bella vista d'in cima a quell'altura. Di fronte vi ha l'orizzonte del mar Jonio, a tergo l'Etna «Colonna del Cielo» e lo sguardo spazia sulla costa orientale dell'isola, ricca di magnifici golfi e promontori». Bellissima la descrizione del panorama che si gode da Belvedere in "Sicilia pittoresca" di Paton. (132) Deche pag. 248. (133) S. Privitera, Op. cit. (134) Arezio.
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