toponimi Siracusa - Toponomastica Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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toponimi Siracusa

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COLLE TEMENITE (74) Dal greco temenos che significa santuario, sacro recinto Poiché V. Amico trattò esaurientemente questi argomenti, riporto integralmene quanto egli scrisse (75): «Temenite. Lat. Temenites. Fonte del territorio siracusano, mentovata da Plinio lib. UT cap. 8. Credesi dai nostri quella, che di riscontro al lato australe delle Epipoli, dicesi volgarmente Fonte dei canali; così da Cluverio. E' mentovato da Tucudide lib. VII il colle Temenite nello stesso territorio verso le Epipoli; e ne scrive il medesimo storico nel lib. VI: Per quell'inverno sollevarono anche i Siracusani una muraglia dinanzi la città, in tutta quella parte da cui guarda le Epipoli, incluso al di dentro il Temenite. Scrive il Bonanno: «ne il colle nè il fonte Temenite intendersi al fermo compresi nel muro, parlando Tucidide del simulacro di Apolline appellato Temenite; poiché da quella parte rimpetto l'Epipoli, in cui i Siracusani fabbricarono la muraglia, non è alcun colle o fonte». Della statua poi di Apolline Temenite, trasportata in Roma da Tiberio, parla Svetonio cap. 74: «l'ultimo giorno che fu da lui festeggiato del suo nascimento, essendogli stato portato da Siracusa un Apolline detto Temenite, il quale era molto grande e di eccellente lavoro». Anche M. Tullio fa menzione della medesima statua. Ci ha poi una quarta città, che perchè l'ultima fabbricata appellasi Neapoli, e comprende nella sommità un grandissimo teatro, ed inoltre due magnifici templi, uno di Cerere, l'altro di Libera, e la bellissima statua di Apolline cognominato Temenite. Leggesi finalmente appo Stefano: Temeno luogo di Sicilia sotto le Epipoli, appo Siracusa ; le quali notizie sono recate senza fal¬lo dall'autore pel testimonio di Tucidide : incluso il Temenite. Stimerei dunque a proposito appellarsi Temenite quella regione dalla statua di Apolline ed il fonte ed il colle vicino». Le necropoli e i luoghi di culto del periodo siculo rinvenuti nell'area del Teatro Greco ci confermano che la zona era già considerata sacra da questi antichi abitatori. A mantenere vivo il ricordo di questo colle, esiste una via che attualmente va da via Tirso a piazza della Repubblica. Fino agli anni 50 la stessa via si estendeva da Corso Gelone a Piazzale Anfiteatro, con un percorso che all'incirca si avvicinava a quello delle attuali vie Tevere e Cavallari. (74) Temenis Collis in Tucidide, Temenites in Tucidide e Cicerone. (75) Op. Cit., Trad. Di Marzio Voi. II pag. 570.
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