Samà Cesare
Cesare Samà nato nel 1950 a Siracusa, città dove vive e lavora in un Istituto di credito, ama definirsi manovale della cultura e cultore di siracusanità.
Collezionista, (ma non diteglielo che si arrabbia) è molto "corteggiato" dagli editori sia per il suo cospicuo patrimonio di documenti e immagini di Siracusa, sia per la sua disponibilità a concedere, (anche se cum grano salis) il suo materiale per le pubblicazioni, cosa non semplice ad ottenere in genere dai collezionisti, sempre gelosi dei loro reperti.
Ideatore della collana "Le Menetide" che la nostra Casa editrice avvia con la pubblicazione di questo primo volume, ha progetti editoriali veramente invidiabili per una conoscenza sempre più approfondita della Siracusa di una volta.
La Casa editrice si augura che, con l'aiuto dei siracusani e di quanti amano Siracusa, si possano reperire materiali e mezzi per continuare questa collana che spera di attirare, per la sua semplicità ed i suoi contenuti, le simpatie di molti lettori
nel 1991 ha pubblicato il libretto SIRBALDONE SIRACUSANO documentazione pdf
Cesare Samà
SIRBALDONE
Fatti, Immagini e Documenti di Siracusa
Siracusa artistica Ospitalità siracusana Siracusa operosa Storie, fatti e avvenimenti
EDIPRINT
© 1991 Ediprint srl - SIRACUSA ISBN 88 - 7260 - 028 - 6
Fotografie: G. Bonvicino/ N. Privitera
Selezioni: Grapholaser (CL) / Selecta (Acireale)
Stampa e allestimento: ZangaraStampa - Siracusa
Stampato in 1000 esemplari su carta Pordenone - Avorio delle Cartiere di Cordenons da 120 grammi il 10 gennaio 1992
Tutto il materiale riprodotto appartiene alla collezione C. Samà - Siracusa
INTRODUZIONE SEMISERIA SCRITTA DA ME MEDESIMO
Solitamente i libri si fanno presentare:
da studiosi che hanno raggiunto nella materia dell' argomento trattato una notevole notorietà e/o preparazione;
da uomini politici che…… (lasciamo perdere ché altrimenti l' Editore taglia);
da altri che in un modo o in un altro hanno qualche rapporto con l'autore, con 1' editore o con l'argomento trattato.
Questo quando un libro ha la seppur minima velleità di volere essere tale.
NON essendo ciò che avete attualmente davanti:
un qualcosa per addetti ai lavori (quali lavori poi ?);
un invito ad una ricerca;
un catalogo/guida per collezionisti;
uno studio a carattere sociale;
una ricostruzione storica;
un panegirico di qualcuno o qualcosa;
una pubblicazione reclamistica;
un messaggio politico;
...chi più ne ha più ne metta,
penso che questa cosa ruspante ( ma forse oggi fa più IN scrivere naif), del libro abbia solamente l'involucro (e, ahi Voi, il prezzo!).
Pertanto, di comune accordo con l'amico Arnaldo Lombardi si è scelta una presentazione autarchica per il presente SIRBALDONE che cerca di essere solamente un vero e proprio guazzabuglio di siracusanità.
La mia speranza è che coloro i quali lo hanno avuto in mano, arrivati alla fine, non lo abbiano guardato o letto ma se lo siano goduto nel migliore dei modi.
Solo allora, immodestamente, potrò dire di aver raggiunto il mio scopo.
C. Samà
NOTA DELL'EDITORE
"Vi sono tre modi di fare teatro in una città: un modesto spettacolo che diventa occasione di incontro tra le persone del luogo, un discreto spettacolo che soddisfa l'esigenza di un turista di passaggio, e infine un grande avvenimento teatrale che stimola le persone a venire da luoghi remoti e appositamente per non perdere l'oc¬casione".
Ebbi modo di sentire queste parole da Eduardo De Filippo, una lontana mattinata estiva in un bar del porticciolo di Massalubrense, mentre don Eduardo aspettava che il meccanico Tonino riparasse un guasto al motore del San Pietro, il gozzo sorrentino che egli utilizzava per raggiungere la sua casa ai "Galli".
Ricordai allora che mia madre raccontava sempre che la buona società partenopea affrontava lunghi viaggi in treno, tra gli anni 20 e 30, per andare a Siracusa a vedere gli spettacoli classici al Teatro greco. Mamma parlava sempre di Siracusa come di una città suggestiva ed elegante: suggestiva per il fascino della grecità ed elegante per i grandi alberghi e i prestigiosi negozi.
Le parole di Eduardo possono estendersi ad altro; per esempio, le mostre; queste possono essere di interesse locale, possono essere un'occasione valida per soddisfare il turismo di passaggio e possono essere grandi rassegne per le quali si affronta un viaggio; oggi, invero, con aerei e mezzi veloci, sarebbe meglio dire "ci si mette in viaggio" verso le città che ospitano queste manifestazioni.
Anche per un libro si può "adattare" un discorso simile: ci sono libri che si pubblicano per farli circolare tra amici e parenti, libri che, esposti in libreria, destano l'attenzione occasionale e vengono acquistati e, infine, libri che inducono l'acquirente a recarsi in libreria appositamente, vuoi per la grande promozione pubblicitaria, vuoi per la notorietà dell'autore. SIRBALDONE, ovvero zibaldone siracusano, spera di destare l'attenzione e, anche per caso, essere acquistato: il lettore non troverà testi impegnativi e ponderosi, anzi non ne troverà affatto: esso è infatti una carrellata di immagini di una Siracusa di tanti anni fa, vista attraverso cartoline, pagine di giornali illustrati, locandine, volantini pubblicitari carte commerciali e qualche documento curioso e significativo.
Lungi da noi (autore ed editore) l'idea di voler realizzare un "nostalgico" libro su Siracusa com'era! Né una ricerca sistematica ed organica di documentazione. SIRBALDONE è una campionatura, presa quasi a caso dalla ricca collezione di Cesare Samà, di una Siracusa di ieri, di una Siracusa ovviamente diversa e ricca di attività commerciali, di turismo e di cultura.
Non vogliamo affatto esaltare la città di ieri, ben consci che "tutto scorre" e che la città di oggi non può che essere diversa.
Non c'è messaggio, quindi, o almeno non c'è un messaggio diretto; anche se il lettore, scorrendo le pagine e vedendo le immagini di una volta, (gli alberghi, i grandi avvenimenti, le carte di negozi e attività commerciali), non può che augurare a Siracusa di essere di nuovo una città meta dei viaggiatori di oggi come lo fu dei viaggiatori di ieri: l'autostrada, il porto turistico, il ripristino dei grandi alberghi, il restauro della storica Ortigia, le grandi rassegne culturali, la continuità degli spettacoli classici, potrebbero contribuire alla rinascita e... diciamolo, non sono cose impossibili, visto quanto si spende per altre cose!
Arnaldo Lombardi, Editore