Monteforte Enzo - Siracusani

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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Monteforte Enzo

M

Tratto da “I SIRACUSANI” ANNO III N.15 SETTEMBRE OTTOBRE 1998
Ricordando Renzo Monteforte di Aldo Formosa

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Siamo cresciuti con Renzo, con la sua inesausta vitalità, con la sua esuberanza, convinti che niente avrebbe mai potuto piegarlo. Ma la morte di Renzo non è di questi giorni, viene da lontano. Da quell'infarto che avrebbe marcato con un segno indelebile la sua esistenza, davanti a un muro che chiuse il tempo felice della giovinezza. Certe cose bisognerà che qualcuno le dica. Renzo ha conosciuto lunghi momenti di delusione, di amarezze, di rabbia. Non era questa la citta per il suo valore artistico, ma anche Renzo aveva scelto di restare qui, dove aveva le radici, nono¬stante tutto. Una scelta che ha pagato ogni giorno sulla propria pelle.

Intransigente e orgoglioso, Renzo non ha mai accettato compromessi, ritenendo giustamente che le proprie capacità venissero riconosciute e valorizzate dal Palazzo, aspettandosi legittimi interventi per rendere il proprio teatro di grande qualità. Anno dopo anno Renzo, invece, ha accumulato mortificazioni per la insensibilità di chi avrebbe potuto e dovuto incentivare in proie¬zione evolutiva le realizzazioni teatrali e non l'ha mai fatto, costringendo invece dentro sporadiche occasioni la sua fertile creatività. Finché, demo-ralizzato, ha deciso di smettere. Ma dentro di lui qualcosa deve essersi forse, alla lunga, scatenato nel male. Quando si è accorto che bisognava dare retta a chi lo incitava a volersi più bene, era già tardi.
Si è chiusa così l'esistenza terrena di Renzo e di quella creatura chiamata "Teatro d'Arte" che ha contribuito in bella grafia, a scrivere la storia del teatro siracusano di questi quarant'anni. Renzo ci ha lasciati, ma noi continueremo a ricordarlo con infinita tristezza, con grande nostalgia del suo sorriso e della sua ironia che già ci mancano dolorosamente.
Sembrerà una frase fatta, ma noi lo sappiamo che Renzo continua a vivere nei nostri cuori.


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