Bongiovanni Enzo
B
Vincenzo Bongiovanni studioso di storia e di archeologia subacquea
vinbongio@alice.it
Vincenzo Bongiovanni, già dirigente di divisione del Comune di Siracusa, componete del settore scientifico del W.W.F., studioso di storia e di archeologia subacquea, verso la metà degli anni ottanta viene nominato ispettore tecnico della Commissione Pontificia di Archeologia Sacra e responsabile dei cimiteri paleocristiani di Siracusa. Socio fondatore e vicepresidente dell'associazione "Amici della voce di Canicattini Bagni", nel 1998 fonda l'Associazione "Trireme" di cui è ancora presidente ed animatore. Promotore del progetto Trireme, coadiuvato dal Prof. Fabio Siringo e con il supporto logistico della Lega Navale di Siracusa.
Ottiene la sponsorizzazione della società americana Aurora Trust (http://www.auroratrust.com) e della Sovrintendenza del Mare della Regione Siciliana con cui ha iniziato, nell'estate del 2007, la campagna di ricerca archeologica subacquea nei fondali dei due porti di Siracusa e della costa della Sicilia sud orientale.
La chiusa De Bonis , come si evince dal particolare , è stata in antico una cava di estrazione di calcare . Rimando alla planimetria di Francesco Saverio Cavallari dove è anche ubicata la fornace e la catacomba che prende il nome dei De Bonis. Lo scavo di estrazione,a mio parere,ha distrutto almeno un antico acquedotto che collegava quello al di sotto dell'attuale via Torino,con il sistema di acquedotti che i fossori utilizzarono per creare la catacomba così detta di Santa Lucia .Sulla parete est del fossato del sepolcro è murata una sezione di galleria che conforterebbe l'ipotesi di un collegamento con la catacomba De Bonis,visitata e pubblicata dal Cavallari,il cui ingresso,ai suoi tempi,si trovava all'altezza della senia riportata nel disegno.L'area sacra quindi risulterebbe più vasta di quella che conosciamo.Le due catacombe erano in collegamento ? Verrà il momento di mettere in luce la catacomba De Bonis ?
chiusa De Bonis
La chiusa De Bonis , come si evince dal particolare , è stata in antico una cava di estrazione di calcare . Rimando alla planimetria di Francesco Saverio Cavallari dove è anche ubicata la fornace e la catacomba che prende il nome dei De Bonis. Lo scavo di estrazione,a mio parere,ha distrutto almeno un antico acquedotto che collegava quello al di sotto dell'attuale via Torino,con il sistema di acquedotti che i fossori utilizzarono per creare la catacomba così detta di Santa Lucia .Sulla parete est del fossato del sepolcro è murata una sezione di galleria che conforterebbe l'ipotesi di un collegamento con la catacomba De Bonis,visitata e pubblicata dal Cavallari,il cui ingresso,ai suoi tempi,si trovava all'altezza della senia riportata nel disegno.L'area sacra quindi risulterebbe più vasta di quella che conosciamo.Le due catacombe erano in collegamento ? Verrà il momento di mettere in luce la catacomba De Bonis?