Tinè Lino - 900 siracusano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
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Tinè Lino

T
Tinè Carmelo, in arte Lino, nato a Floridia (SR) nel 1932, ma vive e lavora a Sesto San Giovanni (Milano).
 
topografo di città scomparse
Lo scultore astratto, Lino Tinè,è nato a Floridia (SR) nel 1932, ma vive e lavora a Sesto San Giovanni (Milano) da quasi cinquant'anni .
Alunno di Ferruccio Ferri e di Salvo Monica, consegue il Diploma alla Scuola d'arte di Siracusa, insieme ad Angelo Cassia, Vittorio Lucca, Paolo Scirpa, Pippo Spinoccia,Tano Fortuna e Vittorio Giaracca; successivamente si diploma all'Istituto d'arte di Firenze ed all'Accademia BB.AA. di Brera- Milano ('56), allievo dello scultore Marino Marini .Ha fatto parte del Grupp"V"(Bozzola,Cambiaire, Davanzo, Laks, Pichette) in una mostra Antologica a Palazzo dei Diamanti(Ferrara,'74). Sua prima mostra Collettiva,la mostra di Arte sacra(Caltanissetta,'53) ed il Premio Marzotto(Roma,'53) .Sua prima Mostra Personale:Galleria Fondaco (Messina,'60). Ha partecipato alla IX Quadriennale (Roma,'65), Biennale del bronzetto (Padova,'67,'75), Salon de Mai (Paris, '70, '71, '72), Biennale di Scultura ( Campione d'Italia, '75, '78), XV Triennale (Milano,'73), XXVIII Biennale(Milano,'74),Biennale di scultura (Comiso,'77), Antologia di scultura (Giussano-Como,'78). Ulteriori mostre ,degne di nota : Galleria Pater (Milano,'61), Galleria San Fedele (Milano,'64), Gall. Giraldi (Livorno,'66), Gall. del Grattacielo (Milano,'66),Galleria Cortina (Milano,'69), Gall. dello Scudo (Verona,'70), Gall. Viotti (Torino,'70), A.P.I.A.W.(Liegi,'70), Schreiber (Brescia,'70),Arges (Bruxelles,'71), Il Salotto (Como,'71), First National City(Milano,'71), S.A.M.U. Castelli (Milano,'71), Schneider (Roma,'72,'76),Gall.Pietra(Milano,'73), Galleria 9Colonne (Trento,'74), Gall. Cavour (Milano,'74),Giraldi (Firenze,'74), Il Gabbiano (La Spezia,'74), Il Cigno(Milano,'75),Arti Visive (Macerata,'75), Leonardo(Bolzano,'76), Center of Art (Vaduz,'76), Banca Popolare (Milano,'77), Sculture all'aperto (Portopalo di Capopassero-SR,'77),Arte Fiera (Sasso Marconi-Bologna,'78), Saloni FIAT (Floridia,'78), mentre la più recente alla Galleria Cortina(Milano,2002) ed alla galleria Il Salotto( Como,2002).

Kaisserlian scrive di " visionarietà cosmica"  e per Munari " le sue terracotte sono metafore provenienti dai fondi psichici e solo parzialmente mediate dall'intelletto " .
Per Marchiori, " la paziente tessitura grafica di Tinè si sovrappone come una ragnatela sulle forme nelle quali dovrebbe integrarsi..... ;
la sua opera vive di < strane alternative>...."  e Valsecchi sottolinea" gli espliciti riferimenti architettonici dei suoi lavori....; è già un fatto suggestivo vedere affiorare oggi segni e ritmi che senti appartenere anche a esemplari antichi di un'arcaicità orientale affacciata ai lidi mediterranei " mentre per Vincitorio " è il poetico topografo della Magna Grecia ;i suoi bronzi ricordano i piani ippodamei di Mileto,Olinto,Priene " .
Per Vanni Scheiwiller, " Lino Tinè è un solare artigiano della Magna Grecia  a scuola da un enigmatico Maestro etrusco ;  scultore-pittore o scultore-poeta di una indefinita civiltà antichissima o avveniristica : il topografo di città scomparse o futuribili "  e per Leontini " la sua scultura,lontana da ogni decorativismo,diventa funzionale ,senza esseremai strumentale " .
Scriveva Tommaso Trini nel 1979 : " Lino Tinè è complesso.Non si fa mai veramente trovare dove lo cerchi.Certe volte parla da scultore.Certe volte parla da pittore.E ciò che più conta,i suoi lavori,sono davvero una strana commistione di un lievito di scultura con il sale della pittura. Non so se chiamarla,questa,ambivalenza.So soltanto che Tinè è riconosciuto come scultore e ha sempre fatto in prevalenza la scultura, sebbene abbia fatto poi anche un grande esercizio di pittura : proprio come accadeva ai giganti dell'arte di una volta.....Ebbene,l'epoca in cui viviamo,non permette affatto di completare l'umana universalità di un artista,a Tinè non è stato ancora dato di poter intervenire nella realtà come architetto o urbanista,eppure.....ecco lì che metà dell'opera scolpita di Tinè si riferisce analogicamente alla città ed alla dimensione urbana. Tinè è complesso e tende a pensare in modo completo,supplendo con l'immaginario al poco di reale .Segnalerò ora una seconda forma di ambivalenza della sua opera.Essa ha a che fare con l'effetto boomerang assunto ormai dalle nozioni del tempo.....Così nellapietra,o nella terracotta,o nel metallo,Tinè ha fatto sempre risuonare sia l'antico sia l'avvenire in modi pressocchè contemporanei.....Tinè è uno dei pochi scultori visionari che ci siano in giro. Per alcuni versi è anche uno dei migliori visionari.....Posso far risalire questa sua capacità espressiva a due fatti : il primo è che Tinè da tempo pensa più in termini di superficie che di spazio ; il secondo consiste nella sua divorante attenzione per il corpo già realizzato della materia ,un corpo che egli tende a rispettare nelle sue infinite possibilità.....

La scultura di Tinè tende allo spirituale,a prendere la massa per una più essenziale espressione di energia " .
Sue opere sono in possesso di collezionisti privati,il Dottor Biagio Cantone (Floridia), Nino Zacame (Floridia),Tito Tinè (Portopalo), Gino Di Frenna(Portopalo),attuale Art Director della Galleria 8,75 (Reggio Emilia),Famiglia Tinè(Floridia).
Poichè,per le origini native della moglie, l'oramai settantenne Lino ha spesso trascorso a Portopalo le ferie estive, il Sindaco di questa ridente cittadina marinara vorrà prendersi la briga di organizzarGli una splendida Antologica, magari all'aperto?

Tinè è uno dei soli 14 artisti siracusani presenti alla Quadriennale Romana .

   
                                        
TINE'
scultore visionario

Ulteriori mostre Personali degne di menzione,quella dal titolo "Le città di Lino Tinè " alla Cripta del Collegio(SR,19-27 Febbraio,'83) e l'altra dal titolo " Sculture all'aperto",insieme al riservato scultore portopalese Campisi(Portopalo,Estate,1977), riguardanti la Pietra Arenaria .
E' uno dei soli 15 artisti siracusani presenti alla Quadriennale Romana ( Beppe ed Enzo Assenza, Biagio Poidimani, Paolo Scirpa, Pippo Spinoccia, Salvo Monica,Tano e Nino Brancato, Giuseppe Pulvirenti, Sebastiano Carta,Nato Frascà, Elio Marchegiani, Pasquale Sgandurra, Francesco Trombadori).
Ulteriore mostra : Palazzo Scolastico (Edolo-Brescia,'04)

                                      

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