Carta Sebastiano - 900 siracusano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
Vai ai contenuti

Carta Sebastiano

C
Carta Sebastiano, nato il 4 Marzo 1913 a Priolo ( Sr).

 

instabile pittore futurista
Sebastiano Carta, artista ad ampio raggio, definito da Gerbino " biologicamente ed equivalentemente commisto di corporietà e spiritualità ", è nato il 4 Marzo 1913 a Priolo ( Sr). Trasferitosi a Roma, si lega molto presto al Gruppo Futurista Romano esprimendo, sin da giovane, il proprio brioso disagio esistenziale attraverso la poesia e la pittura, e producendo futuriste tavole parolibere (' 33), ed astrazioni tonali; d… vita nel 1936 al Manifesto della Poesia Murale, espone da Bragaglia (' 36 ) e neI 1938 si sposta da Roma a Pavia A partire dal 1940 viaggia, dipinge e partecipa a delle manifestazioni artistiche; costituisce, a Roma, neI 1944 la Casa Rossa , gruppo di cultura antiborghese, con Stradone, Dorazio , Zavattini , Guttuso.
Aderisce poi al Gruppo di pittura astratta comasca di Valori Primordiali, dopo essersi unito al gruppo Primordiali Futuristi Sant' Elia a cui aderivano Celiberti, Matacotta e Mannetti. Molte le sue pubblicazioni poetiche e le sue cartelle d' arte, come interessante Š la sua attività legata per alcuni aspetti alla poesia visiva: Campo mobile (1936 )', Nostro passo quotidiano e Poesie (1940) , Canto largo (1955), Medioevo ( 1956).
Il famoso critico d'arte, Enrico Crispolti, nel 1964 , annotava le sue capacità di ampliare possibilità espressive diverse e che i suoi fogli di pittura erano uno stesso modo di divagazione inventiva , assai fresca nella sua libertà di svolgimento, che ora sembra fissarsi verso un arabesco formale , ora accenna quasi a uno spunto narrativo. Lo scrittore Zavattini scriveva: "Carta quando stende davanti ai suoi amici i grandi fogli di pittura, si ricomincia ad amarlo e a stimano. Ci aggiriamo attorno a questi fogli come alle figure che i pittori ambulanti fanno sui marciapiedi. Non ci sono per• figure, c' è solo il colore che Lo spazio Š infatti materia del suo mondo Sapere cogliere in tanta visionaria instabilità dei momenti fermi , equivale a quando all' infinito tempo si d… la misura umana delle stagioni Gerbino elogia "la sua enclave creativa fuori dalle urgenze e mode di mercato : cromatismi e circolari tensioni del segno , gli ocra mescolati, con la sapienza di quella felice instabilità zavattiniana, agli azzurri tenui, ai bianchi improvvisi , ai rossi ed ai commisti toni delle patine pastello. Tra queste visioni dell' intimo , che si potrebbero definire geografie spirituali, Carta annotava i suoi Quaderni umani, giochi, calembour del segno e della parola, in una mescolanza interattiva tra versi , grafie istintive, colore e materia del sogno. Una visibilità concepita in ogni momento della sua quotidiana inventiva: schizzi , vivacità prospettiche della penna e del verso di stampo futurista che egli continuò a rielaborare anche alla fine degli anni Settanta
Ed inoltre, continua Gerbino : "Corpulento , sguardo incisivo, lineamenti volitivi e piacevoli, barba fluente, brizzolata verso I'arco ultimo della sua vita, si muoveva con la disinvoltura propria di chi vive e vede la costante figura di un' idea fissa, mossa dal desiderio tenace di una fanciullesca verità Era convinto che un' artista dovesse essere tale anche dal punto di vista fisiognomico, profondamente coinvolto sia nella tempra sia in quella esteriore. Ma era anche plateale performer, si direbbe oggi, (non a caso sono frequenti le sue apparizioni in veste di santo nei set cinematografici); platealità più che irruente , fluente, fatta di una buona e densa ondata di caldi ed onesti sentimenti " . Amico fraterno dell'artista Lino Tardia, Carta è morto, inaspettatamente , a Roma nel 1973 , all' età di 60 anni. In ricorrenza del prossimo novantesimo anno di nascita , gli addetti culturali del Comune di Priolo e della Provincia Regionale di Siracusa sono invitati a rendere omaggio a questo vero artista, siracusano doc, romano adottivo!


Diario Doc - Siracusa  2001


CARTA
   
smantellatore di speranze



Pittore futurista ed astrattista , squattrinato e povero in canna , amante del buon vino , amico di E. Pagano , titolare della Galleria
Il Nibbio di Bagheria ( PA ) .
Per D' Alessandro , è  " immaginifico e sorprendente inventore di una realtà estemporanea , tutta da costruire sul filo dell' assorta malinconia ; da consumare sull' oblio delle proprie manifeste contraddizioni "  .
Mostre principali : Il Triangolo (Palermo , ' 71 ) , Il Nibbio
( Bagheria , ' 71 ) , Retrospettiva alla Galleria Il Poliedro
( Bagheria , ' 79 ) .
" Noi siamo perversi o illusi incantati o deserti . Sono solo , dipingere è un togliersi di mezzo " ( S. Carta ) .
( Ricerca tratta in parte da E. Pagano , N. D' Alessandro : S. Carta ,
catalogo per la mostra Retrospettiva al Poliedro , Bagheria , 1979 ) .

CARTA

pittore astratto-futurista

   



La maggiore studiosa dell'attività del pittore astratto-futurista, Sebastiano Carta , è la romana Claudia Salaris .
Da " La Sicilia" , a firma Daniela Frisone , riportiamo in parte :
" ..... Il padre era guardia di pubblica sicurezza : Carta fu un giovane di talento .Agli esordi grintoso e funambolico, in lotta con i tempi e con la sua Sicilia , da cui evase per un " sogno romano " .
Giovanissimo, neppure ventenne, conobbe F.T. Marinetti , che con grande entusiasmo lesse il suo manoscritto < Sistemazione fisica > .
Essendo pittore, oltre che poeta , comprese profondamente il concetto di simultaneità di tempo e spazio , di compenetrazione tra immagine e sensazione .
Le tappe in ambito pittorico vanno dall' astrattismo , con particolare riferimento a Carlo Belli , alle avanguardie scapigliate nelle esposizioni del ' 36 e ' 38 ( Bragaglia ), attraverso il naturale inserimento negli anni ' 40  nel Gruppo comasco futurista dei Valori Primordiali fino a giungere alla fusione fantastica di racconto e arabesco negi anni ' 60 . Il passato , o meglio l' immagine del passato,si faceva spazio nella coscienza di un uomo , ormai guarito dalle frenesie del futurismo , ma sempre più ammaliato dal forte richiamo dell' infanzia ..........; allora comprendiamo come Carta avesse vissuto profondamente la volontà della partenza , l' esperienza futurista , il presagio ermetico , per ritornare là dove tutto era cominciato....... ( D. Frisone ) " .
                                         

Diario Doc - 2001

CARTA

l'astrattista




Mostre Personali degne di nota  : Galleria Bragaglia ( Roma, ' 38 ), L'Obelisco( Roma,'47 ) , Grigio ( Roma, ' 61 ) , Numero ( Roma, ' 62 ),
Cerchio ( Roma, ' 64 ), Galleria Haus der Kunst ( Monaco, ' 61 ),
Galleria La Vela ( Bergamo, ' 64 ), Galleria 2000( Bologna, ' 65 ) ,
Esposizione Quadriennale ( Roma, ' 65 ) .
E con Sebastiano Carta sono ben 13 gli artisti aretusei presenti alla Quadriennale Romana .
                                    



Le carte di  S. CARTA

Elisabetta Carta, figlia dell'Artista

Le sue opere sono abbozzi,scritture visive, manipolazioni della grafia comune resa quasi irrriconoscibile dall'aggiunta o dall'asportazione di alcuni elementi . Sono i pensieri che si tramutano in espressioni visibili sconfinando in realtà astratte e formali, divenendo volti deformi, macchie di colore, giochi di riempimento cromatico, percorsi smontabili e traiettorie di inchiostro .
Mostra Retrospettiva : Galleria 71 ( Palermo, 2002 ).
" I miei temi cercano di narrare, o meglio di evocare,immagini di una realtà dove i nostri sentimenti siano trattati come minerali,dove le molecole possano persino dimostrarsi ciniche e spietate " .( S. Carta).
CARTA, pittore futurista
Caratteristico personaggio del movimento Futurista degli anni Trenta e  costante punto di riferimento per gli artisti siciliani emigrati fu Sebastiano Carta( 1913-1973),grande polemista,poliedrico pittore-poeta.
Dopo una breve esperienza a Paris, si trasferisce a Roma( '29 ), si avvicina al Gruppo Futurista Romano,espone da Bragaglia fuori commercio ( Roma, '36, '38 ) . Amico dello scultore Schilirò, nel 1940 si stabilisce a Pavia, nel '44 torna a Roma e con Stradone,Dorazio,
Zavattini e Guttuso fonda la Casa Rossa .
.....L. Lambertini ha curato una splendida monografia d'arte per la Galleria Battaggia di Roma ed un suo libro di poesia visiva degno di nota è LIBRO CORTESE ( Bagheria, '71 ) .
Per G. Di Genova , " il periodo,tra il '47 ed il '50,è il più fortunato di Carta .Poi la buona stella comincia a calare e diventa quel personaggio < duro da sopportare >,come dice Zavattini, ma personaggio".
Carlo Belli scrive che " queste forme,agitate,spiritose o placate in una fissa serenità, più che nel campo diremmo plastico,sono ancora nel dominio della poesia visiva ...." .
Per G. Frazzetto, " la vastissima produzione di Carta è caratterizzata dalla predilezione per i piccoli o minimi formati, e per le tecniche rapide.....Troppo poeta,e non solo nel senso traslato del termine, Carta ha finito col farsi schiacciare dai crudeli ingranaggi di una società cinica,terminando la sua vita in miseria, dopo anni di vera
bohème " .



CARTA

il futurista


Da " La Sicilia " del 28/Nov/02,a firma Laura Oddo,riportiamo in parte :
"Su tutto domina il segno asciutto ed ironico,le trasparenze dell'acquarello, i cromatismi sapienti . Aderì con D'Avila,Barella,
Belli,Ketoff,Monachesi e Tano al secondo futurismo,riuscendo ad operare una sintesi felice tra poesia e letteratura ( manifesto poesia murale del '36) . Marinetti definì i suoi interventi poetici " poesia sintetica,astratta,mosaica" in quanto connotati da un grado minimo di linguaggio......nel '40 si trasferì a Pavia,divenendo amico di Pugliesi,
Valsecchi e Ravasenga .Tornato a Roma , fondò la "Casa rossa" cui aderirono Perilli, Dorazio,Vespignani,Guttuso,Omiccioli,Ungaretti,
Aleramo,Mazzullo .Partecipò anche al Gruppo Primordiali Futuristi di
Antonio Sant'Elia, dal nome del grande architetto futurista morto.....
Partecipò anche ad un  film in veste d'autore, dal titolo " La collina degli stivali " .Il valore,la vivacità di questo lavoro si percepisce appieno nelle carte esposte .
Zavattini ebbe a scrivere per lui : " Ti vedo con una certa ammirazione nella tua modesta casa a creare coi pennarelli , per dodici ore quotidiane,labirinti sempre diversi,ci stai volentieri in prigione,
ti sento quando gridi che vuoi diventare ricco per dipigere a olio su enormi tele. E poi ? I fogli probabilmente hanno cominciato a guardarti male " .
Il Comune di Priolo vorrà omaggiarLo con una Retrospettiva nel novantesimo anniversario della nascita ?

                                        

CARTA, artista fuori dalle mode

Da " Il Giornale di Sicilia" del 3 Dicembre/02 , a firma Emilia Valenza,
riportiamo :
"Chi Lo ha conosciuto non esita a definirLo un uomo d'eccezione.
L'immagine che se ne ricava dalle fotografie che lo ritraggono è quella di una figura eccentrica,la maschera dell'artista stravagante,capellone,
barba lunga ed arruffata,occhio tagliente....
Carta forse era proprio così e così di sè scriveva : <...i giorni me li passo disadorno e impuro> cercando nei versi una metafora alla sua libertà d'artista . Interprete curioso di diverse stagioni artistiche,
fu soprattutto <un candido lebbroso portato a spasso dalla poesia >.....
Nei suoi fogli,concessi dalla figlia Elisabetta, le maschere sembrano
occupare un posto a parte, come se si trattasse di un genere che l'artista intendeva ripetere per esorcizzare fantasmi o per nascondere verità. Hanno un sapore fortemente evocativo,emergono dall'inconscio e si trasformano in incubo. Sono l'apparenza del suo disagio,le icone angosciate di un'esistenza troppo difficile " .
                                                

DIARIO DOC- SIRACUSA
SABATO 8 MARZO 2003



 CARTA, il genialoide



Sebastiano Carta,nato il 3 Marzo 1913 a Priolo(Sr) e morto a Roma
il 22 Dicembre 1973,all'età di 60 anni compiuti, fu romano d'adozione,
in quanto il padre,guardia di pubblica sicurezza,ottenne un impiego presso il Ministero degli Interni proprio a Roma , dove frequentò il Liceo Classico ( pare che tra i suoi insegnanti ci fosse Giuseppe Ungaretti ! ).
Suo unico erede : la figlia, l'attrice Elisabetta Carta.
Il "cenacolo rosso" che Sebastiano Carta teneva a Roma era noto come l'Antisalotto Bellonci .
Carta si è sempre contraddistinto per il carattere ribelle e la voglia di dire la verità a tutti i costi.
Per Bonanno, " la sua esperienza è rivolta a Pollock, all'action painting americana ed alla ribellione segnica di Fautrier e di Hartung " .

                                                                      



CARTA , misconosciuto futurista



Scorsone sottolinea " l'ammirazione che aveva per Prampolini e l'influenza che ebbe su di lui l'espressionismo tedesco " e per Ferlito fu " poliedrico e versatile " .
"..... i miei temi cercano di narrare ,o meglio evocare immagini di una realtà dove i nostri sentimenti siano trattati come minerali,dove le molecole possano persino dimostrarsi ciniche e spietate " .

    Entro il 2005,ad oltre 30 anni dalla morte,la Società di Storia Patria Priolese allestirà,così come da noi auspicato già dal 2001 , una Mostra Personale per il suo concittadino,S. Carta                                     


Degna di nota la Retrospettiva alla CGAM(Monreale,'06) ed alla Fondazione Mazzullo(Taormina,2006) .


Torna ai contenuti