D'amico Giuseppe - 900 siracusano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
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D'amico Giuseppe

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D'Amico Giuseppe, nato, da famiglia della media borghesia siracusana, il 12 Gennaio 1885 a Siracusa, dove è morto il giorno 11 Febbraio 1953,all'età di 68 anni .


Restauratore, Numismatico  ed Archeologo

Giuseppe D'Amico è nato, da famiglia della media borghesia siracusana, il 12 Gennaio 1885 a Siracusa, dove è morto il giorno 11 Febbraio 1953,all'età di 68 anni .
Dalla rivista "La Provincia di Siracusa" , 1984, riportiamo in parte :
" Frequentò l'Istituto d'Arte in cui, ben presto, manifestò la sua passione per le arti plastico-figurative e raffinò il suo senso artistico,conseguendo il diploma di maestro d'arte con il massimo dei voti . Ancora diciannovenne frequentò la scuola di restauro presso il Museo Archeologico Nazionale di Siracusa,sotto la guida illuminata del Soprintendente prof. Paolo Orsi.
Nel 1910, vinto il concorso di restauratore nei Musei e nelle gallerie d'arte dello Stato,venne assegnato per breve tempo al Museo Archeologico di Napoli,da dove,per interessamento del Prof. P. Orsi, venne trasferito al Museo Archeologico di Siracusa.
Nella città aretusea cominciò la sua brillante carriera di restauratore che non riguardò solamente i reperti della zona archelogica di Siracusa, ma di numerose altre zone della Sicilia,dell'Italia meridionale, della Grecia, dell'Albania e dell'Africa settentrionale .
Gela, Girgenti, Piazza Armerina, Locri, Butrinto (Albania), Leptis Magna (Libia) sono alcune delle tappe che contrassegnarono la sua operosità volta a salvaguardare ed a restaurare l'immenso patrimonio dell'arte classica greco-romana,al seguito dei più illustri archeologi...
A tale riguardo è il caso di citare i restauri di :
1)  la grondaia a Protomi Leonine del Tempio di Demetra a Girgenti(1926) ;
2) il consolidamento-restauro di due colonne dell'Apollonion di Ortigia (Tempio di Apollo, anni 1939-40).
3) il restauro integrale dei mosaici di Villa del Casale di Piazza Armerina (anni 1946-47).
L'attività suddetta venne integrata ,sin dall'inizio,specie nel periodo in cui lavorò a Siracusa,da studi particolari sulla numismatica,concretatisi nell'opera di pulitura delle monete di Eveneto e di Cimone e nella riproduzione delle medesime in gesso che,nel 1930,espose alla IV Fiera Campionaria di Tripoli, in cui gli venne conferito il diploma di Medaglia d'Oro,con medaglia d'argento del Municipio di Siena .
In considerazione di particolari benemerenze nel campo culturale ed artistico,nel 1933,fu nominato, da V. Emanuele III, Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia .
Nel pieno fervore della maturità,a margine della sua attività uffciale, per devozione portò a termine nel 1942 il restauro del simulacro di S. Sebastiano di Melilli, avvalendosi della collaborazione dei Professori Carta e Nocera . Successivamente , quasi per concludere il suo curriculum , eseguì una riproduzione in gesso della Venere Anadiomene che si può ancora ammirare in uno dei Saloni del Palazzo della Camera di Commercio di Siracusa  "  .
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