Pupillo Lela
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Pupillo Lela, nata a Siracusa nel 1942.
Nata a Siracusa nel 1942, inizia giovanissima lo studio della pittura in maniera tradizionale: natura morta e paesaggio con le tecniche dell'olio e dell'acquarello. Studia poi il ritratto ed il nudo. Finita l'Università, si dedica interamente alla pittura, trascorre parecchi mesi l'anno a Stromboli, dove approfondisce lo studio del paesaggio. A 30 anni, la sua pittura diventa sempre più scarna ed essenziale: eliminando il titolo, l'opera appare totalmente disancorata dalla realtà. La crisi è inevitabile: l'informale con tutte le sue problematiche precipita di nuovo l'artista al punto di partenza. Dopo un lungo periodo di sperimentazione, consumato in solitaria riflessione, ritrova un'altra possibilità di comunicazione utilizzando l'acrìlico, il pastello e l'olio, attraverso una sempre più evidente esasperazione del segno (informale segnico) ed una ricerca sempre più estrema verso il <grado zero> pittorico. Raffinata interprete delle nuove tendenze, da qualche anno ha iniziato lo studio della scultura, con la pietra bianca, che noi abbiamo avuto modo di apprezzare nel suo buen retiro, la bella ed antica villa residenziale di contrada Isola.
Lela Pupillo ha vinto i premi Capodieci, Ciane, Paladino e Simpatia, nonchè altri riconoscimenti di prestigio nel corso della sua luminosa carriera artistica, che ebbe inizio nel lontano 1965, quando alla Galleria "Alla Fontanina , venne ospitata la sua prima mostra personale, poi bissata nel 1969.
Ciangottini ritiene che "i fogli acquerellati della Pupillo hanno punti di contatto con la mia pittura "; Monica sostiene che "mira ad una pittura pura, con i suoi tenui colori cerca di cogliere quello che c'è dentro le cose , mentre per Bonaccorsi "la visione paesaggistica tende a risolversi già nella memoria, in un semplice astratto rapporto di compenetrazione: linea-volume-colore . Del Natta scrive: "Tali formi massicce e severe, nonostante i delicati colori che le compongono, si trasformano in miti fantasmi che rivivono nell'astrazione una realtà sempre attuale , e, per Sparta, "la pennellata della Pupillo, rapida e larga, intensa e sobria, rifiuta i connotati figurativi consueti e snebbiando il colore dalla funzionalità formale si affida a motivi lirici, che evocano una impalpabile atmosfera ; ed inoltre, Jannello disserta che "il disegno si fonde ai colore per scomporsi in esso, e slargare così l'orizzonte in una inestimabile afflato di autentica poesia , ed infine Benedetto elogia "le vibrazioni di colore che nascono dal pieno della natura e conquistano simbolica serenità attraverso l'ispirazione ed il temperamento dell'artista . Ed ancora. Callari disserta di "segni senza contorni, nè linee, minuscoli, assemblati fittamente su sfondi a tinta unita, sui quali brillano, a piccolissimi tocchi, note di colore luminosi o vivaci , mentre, per Tallarico, "l'arte della Pupillo, non solo astrae la realtà, ma della realtà ha tratto quella metonimica della forma , e, per Di Silvestro, la sua è "pittura segnica. Pittura in cerca di rapporti con la storia e con i suoi svolgimenti, più ancora che con la natura ed il suo divenire . Secondo Barletta, "i suoi lavori presentano dei campi visivi entro cui si ripetono segni molto elementari, ma dal carattere fortemente imperativo ed esclamativo , mentre, per Cirri, "riesce con pochi tratti spietati o commossi di colore a ricreare la malinconia e la festa, il gelo e l'allegria , ed, altresì, per Tranchino, "prima ancora della scrittura, prima ancora del disegno, c'è il segno. Indecifrabile, perchè nulla vuol significare se non sé stesso .Ed infine, Mormino, scrive di "un'intensa spiritualità come necessaria premessa d'una bella pittura . Il suo furore gestuale è simile a quello di Vedova, ma la sua è una pittura poetica come quella di Burri, Morlotti e Morandi! S'attaglia a Lela Pupillo una citazione di Bartolini: "Ed io dico che l'arte moderna rimanga pure ostica a tanti giulebbe, a tanti imbecilli: essa è più grande di quella antica . (Paolo Bonaiuto)
NEL SEGNO DI LELA
Oggidì c'è un ritorno d'interesse per l'Art Autre, ma Lei, pioniera solitària del Tachisme a Siracusa, novella isolana Carla Accardi, Lia Pasqualino Noto, Sonia Alvarez, lontana dal compiacimento della forma perfetta, aveva già scelto da tempo il segno-gesto, riflèsso dell'automatismo psichico, come veicolo espressivo del suo lirismo inquieto.
Lela Pupillo è nata il 4 / Dicembre /1942 a Siracusa, dove risiede ; all'inizio per Lei c'erano paesaggi e figure ( grazie a un alunnato con V. Lucca ), ma poi si è allontanata quasi subito dal figurativo, proprio per la tensione sperimentale che alimenta il suo lavoro e per le consonanze di macchie, linee e colori da sempre presenti nel suo universo di forme, scarabocchi e ghirigori. Oramai da quasi 35 anni ha contratto matrimonio con l'astrattismo lirico ed i colori mediterranei ( il rosa pieno, l'azzurro, il grigio, il bianco, i neri, il rosso, il giallo, il viola ), ha cercato con ostinazione la non-forma, l'azzeramento dell'espressività, lo ha fatto ricercando il senso del lirico e del poetico. E' irrefrenabile la sua pulsione-passione per il colore immediato,seducente, denso di significato : per Lei è naturale "parlare" dipingendo a ritmo segnico, servirsi del suo "segno-azione" per diffondere messaggi, grazie al suo alfabeto, arcaico e misterioso, di segni reiterati,nei suoi informali acquarelli ed acrìlici, in cui il colore acquista sempre più un ruolo liricamente autonomo. Il risultato finale sembrerebbe a prima vista frutto dell'immediatezza, dell'hinc et nunc ( Hartung, Fautrier, Dubuffet, Pollock), mentre invece c'è stata tanta cura e sapienza nelle sovrapposizioni dei timbri, dei toni, dei colorì : la sua è una pittura aniconica, veramente di segno, gesto e materia (Burri, Afro, Vedova, Capogrossi ) !
Ha indagato ora financo Firenze, le sue colline ed il paesaggio mediterraneo (Terrauzza, Isola, Vendicari, Ortigia, Eloro, campi rossi e campi di grano, campi di papaveri e rocce di morlottiana memoria ) : una <full immersion> dentro il paesaggio, una pittura <all over>, perché tutto è stato pervaso dalla gioia della libertà espressiva pittorica, nella vertigine della non-fonna, alla ricerca della complessità del nuovo Genius Loci, non più però come recupero delle tradizioni popolari, ma come consapevolezza della sua importanza, nel rapporto con le proprie radici.
Noi, cantori dell'attività creativa dell'anarchica (in pittura!) Lela, riteniamo che la lettura delle poesie dei lirici greci, tradotte da Quasimodo, sia stata uno dèi tanti punti di contatto di cui il suo inquieto mondo poetico ha avuto bisogno per poter inserire nuovi stimoli, nuove evocazioni e nuove tensioni informali, in quel crogiolo della sua arena-tavolozza, il cui ingrediente è sempre stata la memoria individuale della propria anima : nel suo approccio segnico ci sono ricordi e memorie dei magnifici"Irascibili".
Ella vive dentro la pittura contemporanea con tutto il piacere mentale della simbolo dei segni e dei colori, artisticamente ha avuto sempre la febbre alta, day by day S
A chi rileva che nei suoi quadri non c'è <né sotto ne sopra> , <né testa ne coda>, mi permetto far notare che proprio questo è quello che vuole la "scriteriata" Lela, è il miglior complimento, nel disprezzo, che si può fare alla Sua arte informale !
Da qualche anno ha iniziato lo studio della scultura, con la pietra bianca, e ci ha confidato che sogna di realizzare monumentali sculture in plastica nera, lucida ! Invitiamo gli addetti culturali ad allestire nel tempo una Antologica per quest'altra metà del ciclo, una delle esponenti più rappresentative della creatività al femminile, troppo a lungo <dismemorata>, in quanto si è volutamente celata, e relegata, nell'ombra, a un ruolo marginale, ma che, a Siracusa, malgrado il boicottaggio subito, lascerà davvero il suo segno.....!
PAOLO BONAIUTO
-Galleria "Alla Fontanina " (Siracusa, 65,'69).
-Galleria "La Bussola" (Siracusa,'72),.
-Villa Pupillo (Siracusa'73).
-Lyceum Club (Catania,'74) con presentazione di Santi Bonaccorsi.
-Galleria d'Italia (Cadenzano,' 75).
-Galleria "Il Baguttino "(Milano,'75) con presentazione di Ignazio Mormino.
-Libreria Remo Croce(Roma,'79),con catalogo di Luigi Tallarico.
-Museo Lido di Spina(Ferrara,'83,'94)con testo critico di Riccardo Barletta
-Galleria Il Quadrifoglio(Siracusa,'89) con presentazione di Pino Di Silvestio e Gaetano Tranchino.
-Galleria "La Nave" (Siracusa,'91,'92).
-Circolo Artistico Interarte (Bologna,'96) con testo critico di Francesco Gallo.
-Galleria Palermo Studio (Palermo,'96).
-Ex-Stabilimento S.P.E.R.O. (Siracusa,'97),con testo critico di Francesco Gallo.
-Ex-Cripta del Collegio (Siracusa, Cyperus Papyrus ,'99) a cura di Renzo Margonan.
-Mùseo (Trecastagni,'99).
-Istituto italiano di cultura (Paris,2000),con testo critico di Roxane Laurent-Rizvi.
-Galleria Civica (Siracusa,2000).
-Istituto Italiano di cultura (Stockolm,2000).
-Galleria Roma (Siracusa,2001)
-Galleria Stefanini (Firenze, 2002)
Nostra intervista alla pittrice Lela Pupillo, "furiosa" gestuale,che abbiamo
incontrato nel suo "buen retiro" di contrada Isola
"Cartesianamente, potrei dire: Dipingo, quindi sono!"
Lela Pupiilo, pittrice autodidatta, nata a Siracusa nel 1942, vive e lavora nel buen retiro di contrada Isola. In vista della mostra che si accinge a varare entro questo mese di giugno pressò la Galleria Roma, in Ortigia, l’abbiamo incontrata per i lettori del Diario. -
Che cosa significa per te essere artista? “Posso solo dire che la pittura fa intrinsicamente parte della mia vita, poi se questo vuoi dire essere artista, io non lo so. Cartesianamente, potrei dire: Dipingo, quindi sono!”. -
Chi è stato il tuo primo maestro? Sei partita dal figurativo per arrivare all’informale? “il mio primo maestro è stato Vittorio Lucca. Sì, è vero, sono partita dal figurativo e sui trent’anni sono diventata informale”. -
Il tuo amore per l’Egitto ha influenzato la tua pittura similgeroglifica? E quali sono stati i tuoi riferimenti artistici? “L’Egitto mi ha scioccato come informale naturalistico. Il paesaggio egiziano è solo una striscia verticale, che è il fiume Nilo; tutto il resto è deserto e questo è il paesaggio informale. Michelangelo e Picasso sono stati i miei maestri ispiratori, ma il riferimento è stato il defunto artista informale, Alberto Burri, il medicopittore”. -
Che cosa significa per te Astrattismo? “L’Astrattismo è la sostanza e l’essenza di un oggetto. Il punto di partenza è sempre l’oggettività ed i vari passaggi avvengono attraverso la sintesi. L’informale è qualcosa che non ha forma perchè non ha mai avuto forma. E’ l’idea, è l’emozione, è la rabbia, è la rappresentazione con colore e segno”. -
Cosa significa per te il colore? Ascolti musica quando dipingi? “No, quando dipingo anche la musica è rumore. Il colore è molto invadente, deve essere tenuto a bada”. -
Chi sono I tuoi collezionisti? “I miei collezionisti sono tutti i giovani amici dei miei figli che vogliono un quadro in regalo nelle loro stanze insieme ai poster e cose varie -
Il tuo rapporto con la critica d’arte? “I critici sono stati sempre benevoli con me -
Quali sono i tuoi programmi futuri? Aspiri ad una Antologica? “Non faccio molto programmi. Ho un ritmo di lavoro La pittrice Lela Pupillo molto lento e non posso programmare se non a lavoro finito. Un’Antologica? Magari! Ma non è un pò presto?”. Il futuro gestuale della nostra Lela, amazzone coraggiosa, ha tutte le qualità artistico-culturali per rappresentare al mas- simo livello il Ciclone-Donna, quello delle artiste di qualità, che oggi occupano la scena artistica e che, cogliendo le diverse sfumature di nuovi linguaggi artistici, entrano sempre più numerose nelle collezioni private e nei grandi musei. Come ha scritto A. Magnelli: “E’ facile tracciare linee curve o parallele, forme visuali o immaginarie. Difficile è marcarle a fuoco, renderle espressive”.
S’inaugura oggi la mostra della pittrice siracusana presso la Galleria Roma
Le “emozioni informali” di Lela Pupillo
Da oggi, sabato 9, a martedì 19 giugno, presso la Galleria Roma del professore Corrado Brancato, dopo oltre dieci anni di assenza dai circuiti privati locali, torna ad esporre un nutrito numero di dipinti (acquarelli, oli ed acrilici), l’ispiratissima artista siracusana LeIa Pupillo, una protagonista dell’arte in rosa. Oltre a noti personaggi della politica, dello spettacolo e dell’arte, a telentuosi pittori e critici d’arte rinomati l’invito è esteso a tutto il sofisticato mondo della Siracusa-bene, ai sempre più ricercati buongustai d’arte, che hanno voglia di attenzionare le “emozioni informaoli” di una artista più che emergente, degna di ben altri palcoscenici: un riconoscimento dovuto a una Astrattista matura, Impegnata fin dalla tenera età ad inventare segni, tracce e colori. E’ l’evento-clou della primavera 2001.
Diario Siracusa
Sabato 16 giugno 2001
Affollatissimo vernissage alla Galleria Roma, in Ortigia, dove fino al 19 giugno espone acquarelli, tele e opere di grafica la pittrice siracusana
L'informelle "Vie en rose" della Pupillo
Affollatissimo Vernissage, con pubblico èlitario delle grandi occasioni, all’ultimo appuntamento, prima della chiusura estiva, alla Galleria Roma, in Ortigia: da sabato 9 fino a martedì 19 giugno espone i suoi acquarelli, le sue appetibili tele ed anche opere di grafica, l’artista informale Lela Pupillo, la Numer One della informelle vie en rose a Siracusa! Il suo lirismo astratto di ispirazione è quello di un’ artista innovativa alla Georgia O’Keeffe: la sua è una pittura geometricamente , espressione totale dell’incanto del segno nel delirio cormatico. Lela Pupillo è la , nel senso di unico faro artistico, attraverso cui attenzionare il fare delle donne in pittura nella provincia di Siracusa, per non dire anche in tutta la Sicilia, assieme alla palermitana Lia Pasqualina Noto, alla trapanese Carla Accardi ed alla francese, siciliana adottiva, Sofia Alvarez. Il mio è un espresso invito-consiglio ai collezionisti ad investire su una più che emergente pittrice, valida interprete dell’arte in rosa, che merita l’attenzione degli intenditori d’arte, ed anche a chi vuole avere l’orgoglio ed il piacere di esporre on the walls della Siracusa-bene una pittrice colta (avvocato mancato!), sensibile e raffinata, che, grazie ad un alfabeto segnico senza fine, è uscita dal suo cono d’ombra ed oramai è lanciatissima verso un pieno riconoscimento nel panorama dell’astrattismo informale della suprema arte al femminile. Noi ci permettiamo proclamarla, alla Bice Lazzari, “La signora dell’Informale”, quale migliore interprete del colore delle donne in Sicilia. Mi si contesta di troppo gli artisti, di scrivere con enfasi, ma, con tutta la spazzatura artistica esposta nelle gallerie nostrane chi visiterà la mostra, si renderà conto di presenziare all’evento clou della primavera-estate 2001. Per dirla col filosofo Bacon, la nostra Amazzone Lela è un’ape che trasforma ciò che raccoglie in miele! “Le donne son venute in eccellenza / ciascun’arte ove hanno posto cura” (Ariosto).
Diario Doc - Siracusa
Lela Pupilo
Signora della "Non Figurazione"
L' airone Lela, nickname affibiatoLe dalla giornalista Giordano , spicca il volo verso le Gallerie "che contano" di Roma , Milano e Pietrasanta. Riportiamo per la gioia dei lettori una parziale recensione del critico d' arte, M. Pratesi, sulla recente mostra allo Studio Stefanini di Firenze. ......rivedendo questi lavori di Lela, mi viene alla mente, solo per analogia s' intende, la figura di Morandi, dove ogni cosa nella sua arte si riduceva all' essenza infondendo purezza e stupore. E' evidente che il riferimento morandiano può apparire fuori luogo.....;
......e sintomatico però che Morandi si sia soffermato ed abbia riflettuto intorno a queste idee, allo stesso modo di come aveva assimilato la lezione ed il pensiero di Cèzanne , laddove 1' artista di Aix parlava proprio di una pittura ridotta alle figure geometriche del cilindro, della sfera e del cono ; in realtà la sua poetica assurge alla ricerca dell' essenziale tramite una tonalit… ed una sfumatura appena percettibili , tanto da poterLa inserire nella tradizione pi— lirica e polita dell'arte italiana degli ultimi decenni La traduzione in immagini Ä danze gestuali delle poesie dei lirici greci ha sicuramente stregato la proustiana Lela ,così come Brice Marden fu ispirato da Esiodo e dagli ideogrammi orientali.
Un gallerista competitivo ed aggressivo , quale riteniamo essere il fiorentino Stefanini, certamente non esiterà ad usare il Simandron per richiamare 1'attenzione di esigenti e lungimiranti collezionisti, dal gusto non figurativo , su questa "dissennata " Sacerdotessa della creatività , pittora di marca per la forte intensità e profondità poetica del colore, i cui lavori sembrano davvero dipinti, alla Pollock, " con la coda dell' asino ", e taluni cronisti d' arte hanno scritto di "monocromismo " per la prevalenza dei colori del bianco , del nero e del grigio.
LELA PUPILLO , " pittora " di Sicilia
Presso Caruso Gallery ( Milazzo : 26 Aprile-26 Maggio 2003), Mostra Personale di Lela Pupillo,presentata in catalogo dal noto critico d'arte, Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo :
"......Nel pentagramma segnico per nuances ed impressioni di forme, l'artista sembra attingere alla purezza della Fonte di Aretusa,di greca memoria,per trasferire sulla tela la poetica musicalità dell'esametro omerico.........Lela è anche scultrice: le sue forme plastiche evocano memorie di preistorici fossili ritrovati ; come questi ultimi,le sue < sculture-bonsai > hanno sete di essere abbracciate , di essere amorevolmente accolte,con le loro forme,nel palmo della mano.......... oggetti con i quali trastullarsi , farsi fare compagnia come fossero <Koboloi> greci ,con i quali riflettere sul tempo e sullo spazio......
Come nel mito di Alfeo, allo stesso modo Lela Pupillo, <pittora> del Sud ed ancora di Sicilia e di Siracusa, in nome di una particolare Koinè territoriale che è quella dell'arte, mescola le sue sensibili acque pittoriche con quelle mitiche d'Ortigia, portando con sè quel bagaglio fortemente personale....(M. T. Prestigiacomo ) " .
Da attenti sensori della fauna artistica siracusana,facciamo rilevare che,nell'astratto itinerario creativo dell'amica Lela, il dato emozionale e lirico viene purificato da una serrata modulazione segnico-cromatica.
Lela Pupillo
“ pittora ” di Sicilia
Da Sabato 26 Aprile a Lunedì 26 Maggio, presso Caruso Gallery di Milazzo(ME) ,Mostra Personale , dal titolo “Quando l’arte è minimalismo poetico ” , della pittrice siracusana, Lela Pupillo in Di Luciano ..Il noto critico d’arte,Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo, scrive in catalogo :“…il minimalismo di Lela si afferma e s’impone quale primario bisogno interioregravitazionale dell’artista di consumare la sua arte in una dimensione <altra> che si ponga quale pura espressione dell’io,della sua essenza …… Nel pentagramma segnico per nuances ed impressioni di forme,l’artista sembra attingere alla purezza della fonte di Aretusa,di greca memoria,per poi trasferire sulla tela la poetica musicalità dell’esametro omerico…..Lela Pupillo,con i suoi segni minimali musicali , rende quasi occulti i contenuti del significante per condurre il fruitore dell’opera verso significati sempre più complessi…… Lela è anche scultrice : le sue forme plastiche evocano memorie di preistorici fossili ritrovati; come questi ultimi,le sue <sculture-bonsai> hanno sete di essere abbracciate, di essere amorevolmente accolte,con le loro forme,nel palmo della mano…….oggetti con i quali trastullarsi , farsi fare compagnia come fossero “koboloi” greci,con i quali riflettere sul tempo e sullo spazio …..Come nel mito di Alfeo,allo stesso modo Lela Pupillo, < pittora > del Sud ed ancora di Sicilia e di Siracusa, in nome di una particolare Koinè culturale che è quella dell’arte, mescola le sue sensibili acque pittoriche,con quelle mitiche d’Ortigia,portando con sé quel bagaglio fortemente personale…… ” .Da attenti sensori della fauna artistica siracusana,ci permettiamo far rilevare che, nell’astratto itinerario creativo di Lela Pupillo,il dato emozionale e lirico viene purificato da una serrata modulazione segnico-cromatica .
Prossima exibition : Sabato 7 Giugno 2003 presso Galleria Quadrifoglio
Per Giansiracusa, " la ricerca della verità in Lela Pupillo è altrove,oltre il visibile,oltre..... "
Ulteriori mostre Personali :Galleria "Dietro le Quinte"(CT,'05).
La definitiva consacrazione di Lela Pupillo nella mostra “ Le avanguardie femminili in Russia ed in Italia ” (SR,’07) rafforza la convinzione di Chi l’ha sempre sostenuta e difesa a spada tratta,a dispetto di qualche pseudo critico-storico dell’arte locale .Ulteriore Mostra Personale : Caffè Letterario Brancati(Scicli,'08).
Pupillo