Scalia Raffaele - 900 siracusano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
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Scalia Raffaele

S
Scalia Raffaele, nato, da Gregorio e da Maria Fagone, il 19 Settembre 1876 ad Avola, morto il 22 Marzo 1948, a 71 anni.

 
decoratore liberty

Raffaele Scalia,figlio d'arte, è nato,da Gregorio e da Maria Fagone, il 19 Settembre 1876 ad Avola, dove è morto il 22 Marzo 1948,all'età di 71 anni compiuti . Fu grande amico del tenore Enrico Caruso e suo fanatico ammiratore .
Dalla monografia di Corrado Apolloni,  edita dalla Provincia Regionale di Siracusa 2004, Palazzo Modica-Avola, 2004, riportiamo: "Il padre era nato a S. Gregorio(CT) ed aveva frequentato,fin da ragazzo,alcune botteghe di pittori a Catania,imparando un mestiere allora molto in voga,che gli avrebbe consentito di condurre una vita agiata. Nel 1860,seguendo l'esempio di tanti altri giovani siciliani(tra i quali ricordiamo il tredicenne Giovanni Mavilla di Noto),abbandonò la casa paterna per seguire Garibaldi ed i Mille,e in seguito,rispose al suo appello anche nel 1866......Queste esperienze lo portarono a frequentare i circoli intellettuali e politici del tempo e determinarono la sua convinta adesione alla Massoneria,tanto che alla sua morte, nel 1922,si celebrò ad Avola,dove risiedeva dal 1868 circa,un imponente funerale massonico: la sua camicia rossa di garibaldino fu conservata dal figlio fino alla propria morte.
 

 
Ad Avola,il padre Gregorio,a partire dai primi lavori eseguiti nella Chiesa di S. Giovanni (con esiti non propriamente esaltanti) svolse una lunga attività che lo portò gradualmente ad allargare la sua zona d'azione anche a Scicli, Palazzolo Acreide,Floridia, Noto ed altri comuni dell'area iblea. Il figlio secondogenito, Raffaele, aveva ereditato in pieno le sue passioni sia artistiche che politiche..... Quando il padre si accorse che l'allievo Raffaele aveva superato il maestro.....,Lo spedì a Napoli, dove si iscrisse all'Accademia BB.AA. per diplomarsi in disegno, pittura e decorazione nel 1899 circa .

Terminati gli studi, lavorò probabilmente per un paio d'anni a Napoli, da dove s'imbarcò per tentare l'avventura americana,dove approdò il 10 Settembre 1902,dopo aver attraversato l'Atlantico a bordo della nave "Aller" .......Gli inizi per Lui non furono facili. Con grande forza d'animo e coraggio,le difficoltà iniziali furono superate e gradatamente cominciò a farsi conoscere e a far apprezzare negli ambienti colti la sua arte poliedrica (decorazioni d'interni,copie di dipinti e creazioni originali, progettazioni di arredamenti,arazzi,carte da parato,disposizione delle luci) al punto che proprio a New York fu chiamato insieme ad altri a realizzare alcune decorazioni nel Teatro Metropolitan ...Dopo qualche anno si stabilì a Uniontown in Pennsylvania......Nel 1912 sposò Genoveffa (Gina) Adinolfi, una bellissima ragazza di 22 anni (lui ne aveva 36), originaria di S. Manco (SA).........Dalla loro unione nacquero Maria nel 1913 e Giuseppina nel 1915 a Uniontown,che era ormai il centro da cui si irradiava la sua attività, che Lo vide sicuramente presente anche a Charleroi, Pittsburgh, Cumberland,Clarksburgh e New York .

In occasione della nascita della primogenita tornò ad Avola e rivide, dopo tanti anni e per l'ultima volta, la madre morta poi nel 1916 ed il padre morto successivamente nel 1922 . Alla notizia della morte del padre, prese la decisione di rientrare ad Avola e si stabilì nella casa paterna in Via Manin . Suo padre si era ritirato dall'attività intorno al 1910 ; tuttavia nel breve spazio di un biennio, Raffaele riconquistò la posizione di assoluta preminenza ed iniziò così la seconda fase della sua carriera artistica spingendosi fino a Scicli ed a Donnalucata (RG).
Gli ultimi anni della sua vita furono profondamente amareggiati dalla morte prematura della figlia Giuseppina e da una grave malattia che Lo rese progressivamente cieco, a partire dal 1939 circa . Il 22 Marzo 1948 si chiusero per sempre quegli occhi.........
Nelle sue composizioni spiccano inoltre gli stupendi nudi femminili,spesso impreziositi da ghirlande di fiori e da mazzi di ortensie e d splendide rose,secondo gli schemi ed i modi della pittura accademico-allegorica di fine Ottocento,sovente alleggeriti da delicate movenze ,probabilmente assimilate durante il soggiorno americano....".


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