Pravato Giuseppe
P
Pravato Giuseppe, nato a Guarda Veneta (Rovigo) nel 1955, siracusano naturalizzato.
scultore "simbolista"
Giuseppe Sandro Pravato, detto Beppe, artista di origine veneta, in quanto nato a Guarda Veneta (Rovigo) nel 1955, è da considerarsi a tutti gli effetti siracusano naturalizzato, in quanto da oltre un ventennio vive ed opera a Siracusa, con studio di scultura in Ortigia, vicino al Museo Bellomo, in Via Capodieci .
Giovanissimo ha seguito un lungo alunnato sui segreti dello scalpello alla quotidiana scuola pratica del Maestro veneto Cesare Zancanaro, e di conseguenza si è dapprima diplomato presso l'Istituto d'arte di Padova e solo successivamente ha seguito un corso di scultura all'Accademia BB.AA. di Venezia .
Sua prima mostra Colllettiva : Bevilacqua La Masa (Venezia,'84) , moltissime le collettive effettuate presso la Galleria Quadrifoglio, di cui è un artista a permanenza .
Sua prima mostra Personale : Studio arti visive (Siracusa,'85).
Ulteriori Personali : Loggia Gargallo (SR,'86), Galleria Quadrifoglio (SR,'92,'95); ha partecipato pure al Museo al'aria aperta svoltosi al Castello Nelson (Bronte,2000).
L. Faraci scrive di " scultura simbolica legata ad un certo rigore plastico " mentre per G. Ambrogio "osserva il mondo da sotto un cappello,sia di lana, di paglia, o anche di carta,come quando lavora ed elabora lezioni impartite da Donatello o Michelangelo da cui attinge la classicità di tipo rinascimentale, passando da Rodin a D. Smith ", ed altresì P. Giansiracusa, lo storico d'arte che più Lo ha seguito, pontifica che "Pravato è partito dalla sintesi formale ed espressiva di Viani per legarsi, via via nel tempo, alle forme cariche di passione del Barocco mediterraneo " .
G. Aloisio scrive di " scultura figurativa, in cui un certo simbolismo delle scuole egiziane, assiro-babilonesi e medio-orientali, bene si integra alle correnti rinascimentali, come Bernini e Canova,ed alle avanguardie del Novecento " e Di Pietro parla di " scultura iconica e simbolista " .
Per plasmare le sue sculture, usa i materiali più disparati, in particolare il legno,i metalli nobili e poveri, il marmo e la pietra di Canicattini o di Noto, ma anche materiali "seducenti",quali la pietra arenaria, da taglio o lavica . Pravato, in verità, da sempre è attratto dalla figura umana e ad essa dedica la maggior parte dello studio,in particolare alla moglie Nicoletta, musa ispiratrice delle sue opere .
Nel corso del suo scultoreo travaglio creativo, questo duttile ed estroverso artista si è rivelato una personalità multiforme, con una dimensione estetico-formale ed una proprietà di linguaggio estremamente sintetico ed essenziale .
"Amo Siracusa come la mia seconda Patria, è il luogo ideale per viverci e per creare " (G. S. Pravato) .