Assenza Valente - 900 siracusano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
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Assenza Valente

A
Assenza Valente, ...
 
pittore d'arte sacra

Abbiamo già puntato i nostri riflettori sui fratelli Assenza, Enzo(' 15-' 82), scultore, e Beppe ('05-'85), pittore: ci occuperemo ora del terzo fratello,Valentino Virgilio, detto Valente, pittore-xilografo-scultore, nato il 7/Luglio/I 914 a Pozzallo (Ragusa), in Via Aristodemo, e morto a Roma, il 19/Settembre/1998,all'età di 84 anni. Insegnante di Disegno presso l'ISA di Roma,si è sposato (24/Giugno/1961) con la signora Steinhagen Erika Magda Clare, da cui ha avuto due figlie, Angela ed Eliana, con cui nei mesi estivi soggiornava in una villetta a mare di contrada Ciappa-Pachino. Nella bottega del padre, Giorgio, e dello zio matemo, Sac.Orazio Spadaro (188O-1959), a Modica, riceve i primi insegnamenti. A 13 anni trasloca a Siracusa, al seguito del padre e di tutta la famiglia, e conosce gli intellettuali aretusei dell'epoca.

Ad appena 17 anni ('3 1) gli commissionano due pale d'altare (S. Sebastiano e S.Diego in Gloria) a Centuripe (Enna).

A diciotto anni ('32), insieme al fratello Enzo, si trasferisce a Roma per studiare all'AA.BB. ed anche all'Accademia di Francia. Espongono per la prima volta nel Circolo della Stampa Estera (Roma,'33); una donna, amante dell'arte, miss Kempy, capisce che quei giovani hanno del talento, crede nella loro arte, li mette in condizioni di allestire una mostra (Palazzo Torlonia, Roma,'34).  Lady Ergeton, dama di compagnia della Regina e amica personale di miss Kempy, fa il resto il loro talento attrae l'interesse della Regina Elena, che, su invito della nobildonna romana, M. Sarfatti ('34), assegna ai due fratelli due borse di studio, acquistando nel contempo tutte le loro opere esposte ed assegnando loro un atelier, un pollaio-studio sulle pendici di Monte Mario.

La sua produzione annovera, in questo periodo, espressive figure di contadini che egli ritrae sotto il limpido cielo di Pozzallo; gli studi di vecchie e bambini al sole ('33) completano la serie delle figure, che si rifanno a temi di carattere etnicoantropologico. Si collocano in questo periodo anche la Crocifissione, opera in carbone, l'Ultima Cena il Battesimo di Gesù, Pescatore, Bambini, che ha poi donato alla Biblioteca di Palazzo Musso, per essere poste nella sala che accoglie i lavori del padre, gli affreschi di Beppe e le sculture di Enzo.

Si reca alla guerra d'Africa ('35-'37); ritorna in Italia, si stabilisce prima a Genova e poi a Roma ('37), dove si ricongiunge con i          fratelli Beppe, Enzo, Emesto e Giovanni, i genitori, le sorelle Enrichetta e Lidia, e l'amico Salvo Monica, già a Roma ('36). Ha dipinto sempre, anche nei deserti africani, Š stato un pittore-artigiano appassionato, ritrattista eccellente,anche se non ha mai raggiunto le alte vette di Beppe ed Enzo: non ha mai partecipato nè‚ alla Quadriennale (Roma) nè‚ alla Biennale (Venezia)! L'amore per l'arte lo porta a visitare le più importanti città d'Italia e d'Europa; da questi viaggi ne esce più motivato,talchè,la sua produzione ne trae giovamento e ispirazione.

Nomi importanti si accostano alla sua arte il Principe Chiggi, il Conte Visconte di Modrome, Adriano Tilgher, Anton Giulio Bragoglio, la contessa Tolstoj; viene accolto con affetto ed apprezzamento dal poeta Trilussa e dalla grande attrice Emma Gramatica che posano per i loro ritratti.

Amico di Trombadori, Guttuso, torna a Siracusa, e vi allestisce una mostra Personale (Galleria La Fontanina,Sr,'61), stringendo amicizia con Cristina, Puzzo, Cassia, Lucca . In questo periodo gli vengono ordinati,senza tregua,lavori in pittura e ritratti. Sono richieste di personaggi famosi :il Presidente ed il Console della Repubblica del Salvador, il Principe Ferrari, la Principessa De Curtis, la Marchesa Bombrini e la Contessa Gambero, che gli allestisce una mostra a Buenos Aires('48), grazie alla quale l'artista ottiene notevole notorietà.

Nel 1962 crea il manifesto delle rappresentazioni classiche del Teatro Greco di Siracusa e pure dei bozzetti per l'INDA , intanto comincia a maturarsi quella che sarà la sua vera vocazione: la pittura sacra. Restaura ('85) la sacra immagine del SS. Cristo alla Croce nella Chiesa SS. Annunziata di Ispica; dona alla Biblioteca Comunale di Palazzo Musso (Pozzallo,'96) 5 sue opere per istituire una Pinacoteca Civica. Il Maestro Valente Assenza è stato autore di numerose tele e pale d'altare a: -Modica(Rg):Il Santuario della Madonna delle Grazie(nel soffitto:Giuditta e Oliferne, Ester ed Assuero, Salomone e la Regina di Saba, Angelo in gloria; ai lati: Miracolo di Santa Teresa ed Anime del Paradiso) ed Il Duomo di San Pietro(Battesimo di Cristo; Martirio di San Pietro ; La pesca miracolosa ),I'Apoteosi di Cristo; -

Pozzallo : la Chiesa di S. Giovanni Battista (pala d'altare): l'Apoteosi; -

Ragusa:la Chiesa Istituto Criscione Lupis (SS.Trinità con Madonna e San Giovanni); -Avola(Sr): Chiesa di Santa Venera (Battesimo quale Sacramento);

-Siracusa la Chiesa del Pantheon(Madonna della Pace e S. Antonio di Padova) e Santuar.Madonna delle Lacrime (Cristo nell'Orto,Cristo Crocifisso ed Ultima Cena); -Marzamemi(Pachino): grande tela presso la Chiesa di S. Francesco di Paola.

Francesco Falbo scrive : "plasma i suoi soggetti con tonalità,che non stancano l'occhio, ma l'accompagnano, piuttosto, alla ricerca di un nome personale e poeticamente voluto nell'essenza del colore" , per Civello, "elude gli allettamenti del sovrasenso e si rifugia sicuro nella gioia del colore: è un modo, come un altro, di fare poesia" e per Minardo, "c'è quasi una dedizione alla perfezione Lo scrittore Belgiorno scrive di "colori miscelati con profonda delicatezza e di equilibrio cromatico ".La pittura per Lui non ha avuto segreti:fu un fine restauratore! A Pozzallo,a Palazzo Landolfi, nascerà, su delibera comunale, il Museo Assenza. Ai fratelli Beppe, Enzo e Valente Assenza lo vogliamo dare uno spazio nella instituenda Fondazione d'arte a Siracusa?

(Si ringrazia,per la gentile collaborazione,il dr. Carinelo Carbone,Direttore della Biblioteca di Pozzallo,ed il Prof. Salvo Monica!).
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