Italia Sebastiano - 900 siracusano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
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Italia Sebastiano

I
Italia Sebastiano, nato a Bengasi ( Libia ) l’ 8 Agosto 1936.

 
Nuccio per gli amici

peintre-graveur militante
Sebastiano Italia, nato a Bengasi ( Libia ) l’ 8 Agosto 1936, vive e lavora a Siracusa da sempre, con studio in Via 5. Coronati. Compiuti gli studi presso 1’ ISA di Catania, frequenta i corsi di Xilografia e Calcogratia a Urbino(’ 69,’ 70), ed i corsi di incisione, tenuti a Salisburgo, nel 1966, dall’ artista — poeta Friedlander, e poi, nel 1971 e nel 1972, da Eglau. Dal 1966 sI dedica alla tecnica della grafica ( fa parte del Gruppo Incisori Alzaia Naviglio Grande di Milano); crea (‘ 70) assieme a Tantillo il primo atelier d’arte grafica. Dal 1980 - 1990 dà vita, grazie alla vaporose ed evanescenti leggerezze dei suoi pastelli, ad ambienti contemplativi e nieditativi , dionisiaci: è un “pastellista “ squisito!

Prima Personale: Club degli Amici(Sr,’ 71); prima collettiva alla 1 0 Arte Figurativa( Sr, ‘69).

Ulteriori Personali : Galleria Il Poliedro( Augusta, ‘72), Galleria Gruppo Meg (Augusta,’76, ‘78), Alzaia Naviglio Grande (Milano, ‘78, ‘81, ‘91 ), Galleria Workshop (Antqerpen — Belgio, ‘79), Saletta del ridotto (Cesena, ‘79), Palazzo Bellomo( SR, ‘81 ) , Dialoghi Club ( Biella, ‘82), Gall. Quadrifoglio(SR, ‘95); inoltre ha esposto pure in USA, Spagna, Olanda e Belgio.

Giansiracusa scrive che” è un indagatore silenzioso di una foresta d’arte popolata da animali fantastici “ ed altresì Di Pietro scrive di “colori tenui e delicati della sua pittura” mentre invece per Faraci “il suo è un affidarsi ad oggetti, animali per esprimere concetti ed idee” infine per Ricchi “il mondo intatto che ci viene incontro dai pastelli di Italia ci fa pensare subito a visioni filtrate attraverso le brume di un sogno. L’eterno sogno dell’anima.

E mi permetto chiosarLo con una postilla di Sciascia: " Che ci siano ancora artisti che al facile e lucroso lavoro preferiscono il difficile lavoro, ma di scarso lucro, è ancora un buon segno. Tanti auguri ed un abbraccio “ .
ITALIA

incisore d’èlite

........I suoi genitori sono di Ferla (Sr), e si trasferirono a Bengasi per motivi di lavoro. Dopo il ‘40, sono rientrati in Italia....., sua sorella è Teresa Callari, nota giornalista aretusea.

Suoi insegnanti, presso il Chiostro dei Benedettini di Piazza Dante a Catania, sono stati Sciavarrello per il disegno, Ranno per la pittura, l'arch. Corsaro e lo scultore Abate, oltre al Direttore dell’ISA, Mimì Maria Lazzaro.

Suoi Maestri ispiratori, J. Friedlander e P. KIee, ed inoltre è stato amico del più grande Maestro incisore mondiale, Albin Brunovsky, oltre che di Tantilio, Guccione, i fratelli Brancato, Scirpa, Cassia e Cortese.

Il bengasino — siracusano S. Italia, ...è soprattutto un incisore d’ èlite, incidendo su rame e zinco, anche con la tecnica alla” maniera nera o incisione a fumo” detta anche “inglese” E’ altresì impegnato a trovare, sempre Kleeianamente, nuovi codici figurativi nella ricerca pittorica, tanto da aver ricevuto recentemente l’elogio critico di un rinomato “pastellista” siciliano per la raffinatezza, la liricità poetica e la prensile bellezza, per gli occhi, dei suoi pastelli soffusi.

ITALIA

incisore puro

............Secondo Callari, egli contrappone “un suo mondo semplice di porsi e di lasciarsi con lineare distacco “. Per Ambrogio, “è un artista della grafica, che non vuole piegarsi alle esigenze commerciali del momento “ ed altresì Faraci apprezza” le leggerezze dei suoi pastelli e del suo mondo poetico e raffinatissinio, fatto di immagini irreali “. La cinquantennale produzione incisoria di Italia ritengo sia ricollegabile per intonazione naturalistica — surreale a uno dei pochi incisori puri, l’inglese Sutberland, ed al meditativo PIau Klee.

Nel clima dei nuovi scambi culturali, l’italolibico Italia potrebbe fare il trait d’union nel campo delle arti grafiche, proprio con una bella mostra espositiva in terra libica, possibilmente a Tripoli! Come on, Italia!
ITALIA,

acquafortista nato


....dato che il nostro buon Nuccio, un “happy few” secondo la consacrazione sciasciana, talora dà l’impressione di bearsi, intellettualmente compaciuto, dell’incomprensione artistica che suscita......... al fine di sfatare, su questo sfizioso e peraltro stimabile italolibico, sessantaquattrenne, in solitario isolamento,” il piacere aristocratico di non piacere (Stendhal) , e che si permette di contravvenire peraltro al precetto di Debussy, secondo cui “l’artista deve cercare umilmente di piacere”.

In ogni sua opera c’è un autentico “paesaggio dell’anima “ al suo mondo fatto di atmosfere incantate, quest’artista a mezz’aria, tra sognato e vissuto, riesce a dare uno spessore di poesia ; magari sarà la solitudine il mordente della sua arte innocente.

Acquafortista nato, direbbe Baudelaire, cultore del bianco e nero, come altresì “Lu ciamassi” Camilieri, peintre graveur militante, Lo appellerebbero i francesi, disegnatore puro,disquisirebbe Sciascia : se lo merita per la perizia della sua sottigliezza segnica e per la serietà del suo lavoro artistico.

Nuccio Italia è un cultore dell'incisione in bianco e nero, sostiene infatti che " il colore,nella grafica, è ruffiano " .
Ci fa piacere inoltre constatare che quanto già sostenuto(su Sutherlande W.Lam ) fin dal giorno 14 maggio 1999, nella nostra rubrica d'arte del Diario Doc e Primo Siracusa , sia condiviso anche da P. Bellini :
" Friedlander è divenuto accanto a Paul Klee una costante musa ispiratrice per S. Italia . Questi due artisti,e poi anche certi Surrealisti come Wilfred Lam, hanno lasciato da allora tracce evidenti e suggestioni nella sua produzione " .
Secondo P.L. Senna , " tra i sobri iconemi di S. Italia domina una testa d'uccello : da sempre simbolo dell'anima, il pennuto ci ricorda la possibilità di librarsi sopra il contingente,di distaccarsi..... " .
                   

ITALIA

" il Fantastico "
.........Mostra di grafica ( SR, '02 ) del sessantaseienne abilissimo incisore siculo-libico, Nuccio Italia ( Bengasi, 8 Agosto 1936 ).
Appartenuto alla cosiddetta Scuola Fantastica di Siracusa( Tantillo ,Cortese, etc....), dedita , dopo un lungo bagno del nervo ottico in soluzioni diluite di acido , negli anni Ottanta , alla cultura dell'immaginario fantastico, è stato un insolito passeggero della straniante Nave dei Folli di boschiana memoria : parafrasando il titolo di un romanzo dello scrittore Cesare Pavese, osiamo dire che,di propria autonoma iniziativa, ha però optato per il " mestiere di grafico " !
Da attenti sensori della realtà figurativa siracusana, riteniamo che Leonardo Sciascia,l'amateur d' èstampes per antonomasia, di sicuro Lo avrebbe annoverato tra i pochi continuatori di un gusto grafico di evidente impronta mediterranea .
E' uno di quegli artisti appartati che sicuramente passerà però nella storia della Grafica siracusana come un ARTISTA DI MARCA  !

                                                                   

      Italia, sobrio Maestro della Grafica

Sua sorella, Teresa Callari,sostiene che  " la sua visione interiore della vita ha l'ascetismo dell'arabo,che è il lui,per essere nato in terra d'Africa, a Bengasi,ma nello stesso tempo il senso pratico,
razionale,illuminato,di chi è vissuto e cresciuto nel mondo occidentale,aperto e libero . Suoi temi ricorrenti sono la natura,
gli uccelli, i <suoi> paladini,gli alberi,uccelli in volo,il mito di Aretusa, gli splendidi ex libris San Giorgio, Leonardo da Vinci ed Istanbul ..... " .
Esperto graveur-imprimeur, ha fatto parte, con Tantillo e Cortese,
del Gruppo Jonico .
Noi, che abbiamo avuto il piacere,in tempi non sospetti,di ammirare,
nello studio di Via S. Coronati,la sua fantastica produzione artistica,
Lo riteniamo anche,per i suoi pregiati pastelli soffusi,un pastellista squisito, ma questo mondo intatto di Italia ci ripromettiamo svelarlo
ai lettori in una sua eventuale prossima mostra, dedicata solamente ai morbidi pastelli , in cui eccelle al pari di un altro ben noto pastellista siciliano, peraltro suo amico ed estimatore  . Best wishes !

Mostra Personale recente : Archetipi del mito (Alzaia Naviglio Grande,Milano,dal 5 al 21 Maggio,2005).

Per G. Schialvino trattasi di "un bravo artista,abile sia nel taglio narrativo della lastra,sia per lo sguardo  che sa gettare oltre la ttradizione isolana,fantasticando con creature immaginarie che inventa e costruisce nei meandri di una fertile saga " .


Per P.Foglia, " La sua produzione è caratterizzata dalla varietà dei soggetti sempre evocati da un indistinto universo atemporale,accompagnata da una differente scelta stilistica : si trova quindi il tratto forte e vibrante dell'acquaforte e spesso la sfumatura dolce dell'acquatinta.Gli alberi,dai rami frondosi e dalle radici profonde,gli  uccelli nei loro tranquilli nidi o vibranti nell'aria,gli strumenti musicali,dalle note diffuse nel'indefinito,sono resi con le sfumature ricche di vibrante "cromatismo" del bianco e nero,che ben si sposa con l'astrazione figurative che caratterizza la sua ricerca .

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