Santacroce Antonio - 900 siracusano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
Vai ai contenuti

Santacroce Antonio

S
Santacroce Antonio, nato a Rosolini ( SR ), il  18  Dicembre 1945 alle ore 7,  ma i genitori Lo registrano il  1 Gennaio 1946.

catanese adottivo, rosolinese di nascita.

 
                  SANTACROCE , scultore del Sogno Archeologico

L’errabondo pittore , disegnatore, incisore , scultore , compositore di scenografie teatrali , Antonio Santacroce, ultimo di 5 figli  di Giovanni ed Antonietta Moncada ,  è nato a Rosolini ( SR ) , città del carrubo , il  18  Dicembre 1945 alle ore 7 ,  ma i genitori Lo registrano il  1 Gennaio 1946  . E’ iniziato all’ arte dai disegni , con i quali  il padre illustra i suoi scritti di satira politica in difesa dei diritti dei contadini , e dai bozzetti tratti dalle storie dei paladini di Francia , che il padre dipinge , andando a bottega da  “ Don Giuorgi  u pitturi  ” , rinomato pittore di carretti siciliani della zona  .
Nel 1958 muore il padre e nel 1959 si trasferisce a Catania e si iscrive all’ ISA , alunno di Giuffrida, Comes  e Ranno per tutto il triennio scolastico ; contemporaneamente , la sera  frequenta una Scuola di artigianato artistico , dove conosce le tecniche del mosaico e delle vetrate .
Prima Mostra Collettiva : Premio Gioventù Studentesca ( CT , ‘ 62 ).
Prima Personale : La Scaletta ( Catania, ‘ 65 ) ;la più recente : Casa da Vinci( Freitag, ‘ 01 ) . Ulteriori  Personali : Il Cenacolo ( CT , ’ 66 ) , La Vite ( CT , ‘ 73 , ‘ 80 , ‘ 91 , ‘ 97 ) , First National City Bank N. York ( Milano, ‘ 74 ) , Mattegalerie ( Berna , ‘ 75, ‘ 79 ) ,  Mioccio Arte Moderna ( Milano , ‘ 76 ) , Biblioteca Comunale ( Giarre , ‘ 76 ) , Galleria degli Artisti ( Cagliari , ‘ 77 ) , Galleria Sironi ( Sassari, ’ 77) , Palazzo Comunale ( Trecastagni , ‘ 79 ) , La Vite ( Roma, ‘ 80 ) , Hans Maxe Haus ( Ehlershausen, Germania , ‘ 81 ) , Arte Fiera ( Messina, ‘ 83 ) , Arte Fiera ( Bologna , ’ 85, ‘ 86, ’ 87, ’89 ) , L’ Indicatore ( Roma, ‘ 85 ) , Armida ( Roma, ‘ 85 , ‘ 86 ) ,  Spectrum Galerie  (  Interlaken, Svizzera , ‘ 86 ) , Stern Galerie ( Kriem , Lucerna , Svizzera, ‘ 86 ) , Gallerie  11 ( Alicante , Spagna, ‘ 87 ) , Lineart ( Gent, Belgio, ‘ 87, ’ 88, ‘ 89 , ‘ 90 ) , Libreria F.M. Ricci ( CT , ‘ 88 ) , G. Objecta ( Monaco di Baviera , ‘ 88 ) , Circolo Artistico ( Arezzo ,’ 88 ) , 1° Rassegna scultura( Riposto, ‘ 88 ) , Galerie Glamour ( Zurigo , ’ 90 , ‘ 91 ) , Lieder  Arte ( Roma, ‘ 91 ) , Galerie“ C. Niederhauser “ ( Losanna , ‘ 92 ) , Maison du Prieure ( Romainmotier,  Svizzera, ‘ 95 ) ,“ Il Passo delle Gru ”  con Gesualdo Bufalino ( Comune di Valverde – Catania , ‘ 96 ) .Dal 1962 al 1967  lavora per il Teatro catanese ;  nel ‘ 63 ottiene una  medaglia d’ oro per la pittura all’ Istituto Gemmellaro di Catania ; nel Giugno ‘ 67 parte militare , nel 1968 vende la casa di Rosolini e , nel 1969 , si trasferisce a Roma , dove entra in contatto con artisti svizzeri tra cui  J.  Gachnang che Lo introduce nel mondo dell’ incisione .
Trasferitosi in Svizzera , lavora come operaio nelle ferriera di Wohlen e frequenta i musei di Zurigo , Basilea  e Berna , spostandosi fino ad Amsterdam e Delft .Tornato a Catania , nel 1971 si dedica allo studio della storia dell’ arte , della matematica e della geometria , finalizzate all’ approfondimento delle  “ proporzioni armoniche  ” .
Insegna al Liceo Artistico di Catania ed incide le sue prime acqueforti ed acquetinte su un torchio Brissè , l’ unico nella Sicilia orientale ; viaggia in Germania e Svizzera , ammira Bellmer, la Kollwitz , Klee e Kandinsky L’ opera del quasi cinquantasettenne Santacroce si muove tra una costruzione armonica proveniente dalla memoria di una classicità antica ed arriva alle  strutture di Klee nelle quali inserisce un segno dinamico , dato per sovrapposizioni continue .Nel 1989 insegna al Liceo Artistico di Zurigo della Kantonsschule Freudenberg ; dal 1991 vive e lavora tra Svizzera ed Italia ( Zurigo , Romainmotier e Catania )  .Farina ritiene che  “ va cercando e trovando il suo Sogno Archelogico ……. ” mentre per Gallo “ ha dato vita plastica al suo mondo pittorico , facendo crescere su sè stesso le germinazioni di una poetica fondata sulla figurazione allusiva ….  ”  .Secondo Micacchi , “ è un lirico autentico e di allucinata tensione dello sguardo … ”  mentre per Consolo  è   “ il pittore sognante , rabdomante ispirato , contro il grigio insonoro , la stasi che prelude al silenzio  ” . Recentemente( Sett./ 2002) una scultura  “Madre e Figlio ” è stata collocata in Piazza Castello ad Acicastello ( CT ) , mentre è in fase di allestimento , entro il 2002, una mostra alla Galleria Civica P.  Giuffrida di Misterbianco ( CT ) .

   
Le "pietre magiche" di Antonino Santacroce

Da AGORA', Anno IV, NN.11/12, a firma G. Miraglia, riportiamo in  parte : " Antonio Santacroce è sicuramente uno degli artisti più significativi nell'ambito dell'arte europea contemporanea.
Rapito da un <Sogno Archeologico> fatto ad occhi aperti all'età di sei anni mentre festeggiava con il padre la redistribuzione delle terre del netino,in quel mattino di sole del 1952 il piccolo Antonio trovò,nella fenditura di un vecchio carrubo,le sue basilari "pietre magiche" perdute però quello stesso giorno .
Suggestionato da quei microcosmi cromatici giunti da età mitiche fino alla sua età dell'oro,il Santacroce adulto ha fatto di quelle suggestioni volontà artistica e destino del suo operare. Infatti, in virtù di un segno pittorico che può <oscillare- come scrive lui - tra una forma ed un'altra,tra segno sottile  e segno a macchia ;
tra oggetto e fondo > ; ed a ragione di una forza espressiva in cui convergono eredità importanmto quali quelle del mondo classico(dalla pittura vascolare attica e della Magna Grecia ai dipinti di Pompei), nonché lasciti a noi più recenti quali quelli di un Fussli, di un Daumier o di un Klee ; a motivo di tutto ciò, dunque ci si può spingere a situare l'opera di Santacroce in un luogo in cui <l'irrazionalità> del mito classico si coniuga ad una sorta di preromanticismo sublime,dando vita ad opere che,oltre ad avere la consistenza del sogno,parrebbero poter placare una certa infaticabile insonnia della ragione .
La vita stessa di questo artista sembra poi uno di quei suoi dipinti in cui un personaggio/corpo di luce si ritrova ad agire di fronte ad un affresco classico sotto il quale se ne intravede un altro e poi un altro ed un altro ancora.....
Egli infatti è stato di volta in volta pittore,incisore,scultore,
disegnatore di scenografie teatrali,operaio in una ferriera svizzera,attore,insegnante al Liceo Artistico di Catania e di Zurigo .... " .

" Mito, mediterraneità, natura. C'è tutto questo nell'arte di Antonio  Santacroce - scrive Alessandro Masi, storico dell'arte e Segretario Generale  della Società Dante Alighieri, nel catalogo curato dal Gruppo Editoriale  Kalós - Un'idea di materia antica, che migra dall'orizzonte del passato per  precipitare nel presente come una folgorazione. Un senso di magia, richiamato dall'artista attraverso misteriose ebollizioni di forme,  galleggianti fiotti di energia, macchie di colore e superfici vigorosamente  modellate, racchiudenti in sé quella solennità e quella felice libertà  d'istinto che costituiscono le due facce, apparentemente contrastanti, di  una civiltà remota. Prima che disegnatore, pittore, scultore, incisore,  scenografo e ceramista, perché in tali campi indifferentemente egli opera,  si potrebbe definire Santacroce un sincero intellettuale. Se, difatti,  l'universo attuale dell'arte soffre dei voli pindarici di lontanissime mani  e troppo astratti concetti, la coerenza, l'infallibile capacità di seguire  il filo di un pensiero iniziale, rappresenta la dote in grado di distinguerlo e di elevarlo contro un certo scadimento della figura  dell'artista di oggi, che ha forse perso di vista il fondamento etico della sua professione".


Mostre Personali recenti :
Società Dante Alighieri (Roma,Aprile,'07),

Monastero  di San Benedetto e di Santa Chiara
(Licodia Eubea-CT,Maggio,'07)





Torna ai contenuti