Saline Priolo - provincia di Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Sicilia
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Saline Priolo

Priolo Gargallo

FOTO E COMMENTI Matteo Masoli e
Antonio Macchetti?


La storia delle saline di Priolo (anticamente note come Saline Magnisi dal nome della penisola attigua) è la storia di un bacino poco profondo, comunicante con il mare, che deve la sua fortuna alle favorevoli condizioni climatiche del luogo in cui giace. E' grazie alla poca piovosità ed al persistente soleggiamento dell'area che si formò questa zona di circa 80 ha produttrice di sale sin dall'epoca della fioritura delle colonie greche. Condicio sine qua non per i floridi commerci del sale è il connubio con le tonnare, dove il sale è necessario alla conservazione del tonno. E' quasi inutile ricordare la vicinanza delle saline Magnisi alla Tonnara di Santa Panagia, prossimità di lapalissiano beneficio per la produzione delle saline.

L'attività di produzione del sale è documentata già dal 1200, periodo in cui il prodotto era una delle merci più esportate soprattutto per la conservazione dei cibi. A far da sfondo ai floridi commerci delle saline è il susseguirsi di varie dominazioni che ne hanno determinato il destino. Nella seconda metà del cinquecento, le saline sono possedute definitivamente dai Moncada: in questi anni le vicissitudini e i traffici commerciali seguirono le peripezie della famiglia spagnola. Principalmente ci fu un aumento produttivo determinato dall'ampia domanda estera e dal conseguente insediamento di nuove tonnare e, sul finire del cinquecento, la crisi che colpì i baroni si tradusse nell'affidamento dei loro beni(saline comprese) alla Deputazione degli Stati col compito di provvedere all'estinzione dei debiti.

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