Infiorata Noto
Noto
Non tutti sanno che l'inventore della ormai famosa infiorata di Noto fu il nostro amico Aldo Formosa. Qui la prova provata sull'origine dell'evento:Focus • 2 '-Libertà Sicilia • 8 MAGGIO 2018. MARTEDÌ
Un progetto di Aldo Formosa la celebre Infiorata di Noto Il regista realizzò anche un grande spettacolo di balletto classico con il «San Carlo di Napoli» sul palcoscenico costruito davanti Palazzo Ducezio
di Lucia Russo
Quando il Comune di Noto decise di realizzare una Manifestazione da denominare "Saluto alla Primavera", fece all'E.P.T. (Ente Provinciale Turismo) di Siracusa una istan¬za di contributo per fare fronte alle spese.
L'allora assessore Celeste pensò di fare una esposizione di fiori in vaso da collocare sui gradini della Chiesa al Corso. All'E.P.T. era presidente l'avv. Velia, che si consultò col direttore dott. Italo Russo sul da farsi. Contemporanea¬mente il dott. Russo era comproprietario del quotidiano "Il Diario di Siracusa" in cui lavo¬rava il giornalista Aldo Formosa con l'incarico di capo redattore dei servizi culturali. Il dott. Russo convocò Formosa, che si occupava anche di realizzare spettacoli come regista, e gli chiese suggerimenti per realizzare a Noto qualcosa di veramente importante.
Formosa si ricordò di avere visto in televisione un programma dedicato alla "Infiorata" di Genzano, e suggerì di realizzare la stessa cosa a Noto. L'idea piacque al dott. Russo perché, anziché una banale esposizione di fiori, si trattava di una novità assoluta per Noto con l'Infiorata. Si fece una riunione a Noto col sindaco, l'assessore, il presidente Velia, il direttore Russo, e Formosa. L'E.P.T. invece di dare il contributo richiesto avrebbe sostenuto direttamente le spese, e Formosa espose più dettagliatamente il suo progetto che, oltre alla novità dell'Infiorata, prevedeva anche uno spettacolo all'aperto di balletto classico in onore della Primavera. Formosa spiegò al sindaco e all'assessore che cosa era l'Infiorata allora sconosciuta a Noto, e ricevette carta bianca con l'incarico gratuito di dirigere l'organizzazione.
L'indomani della riunione, Formosa dagli uffici dell'E.P.T. telefonò all'Azienda turismo di Genzano facendosi dare il recapito telefonico di un Maestro infioratore. Avutolo, lo contattò invitandolo a venire a Noto per un sopraluogo. Così avvenne, si scelse via Nicolaci, e il Maestro spiegò la quantità e la varietà di fiori necessari, avvertendo che la settimana dopo sarebbe tornato in pullman con una sua squadra di infioratori.
Intanto il Comune raccolse i bozzetti disegnati da alcuni artisti locali da utilizzare nella Infiorata, e un gruppo di giovani si occupò della raccolta dei fiori. All'arrivo a Noto la squadra di Genzano si mise al lavoro in via Nicolaci. Intanto Formosa aveva fatto costruire un palcoscenico modulare sui gradini di Palazzo Ducezio per lo spettacolo di balletto, avendo di fronte le grandi scalinate della Chiesa per il pubblico. Da notare che Formosa fece realizzare il palcoscenico modulare, e cioè smontabile a pezzi, in modo da poter essere conservato nella falegnameria comunale per altre occasioni, con notevole risparmio economico. Il giorno stabilito di inaugurò l'Infiorata e il giorno dopo si ebbe lo spettacolo di balletto classico del San Carlo di Napoli, cosa che fu possibile grazie ai rapporti di amicizia con Formosa. Fu un grande successo davanti a migliaia di spettatori per l'alta qualità artistica dello spettacolo.