Archeologia Floridia - provincia di Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Sicilia
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Archeologia Floridia

Floridia
Floridia archeologica a cura di Antonio Marchetti
Del periodo romano poche e frammentarie notizie sono pervenute ;
Difatti, risulta che molte famiglie romane avevano stabilito la loro residenza nel territorio floridiano perché dovizioso di fresche acque e di aria salubre, si fecero costruire bellissime ville, delle quali sono stati rinvenuti alcuni ruderi e pezzi rari, come la magnifica statua di marmo di BACCO inghirlandato, scoperta nel 1892 in " Contrada Vignalonga ", ed i pilastri trovati in " Contrada Monasteri ", di proprietà del Barone Catalano. I due rinvenimenti archeologici si conservano nel Museo Paolo Orsi di Siracusa. La statua fu acquistata dal Museo Nazionale di Siracusa il 23 febbraio 1892 per L. 80, venendogli, allora, attribuito il valore di L. 500. La statua è in marmo a grana grossa, rotta dalla metà delle cosce in giù e mancante della metà del braccio sinistro. E' alta cm. 62. Il volto ed il braccio destro sono fortemente lesionati da una serie di piccoli intacchi che hanno alterato il color aureo di tutta l'epidermide della statua. Il corpo è nudo, il braccio destro levato in alto si ripiega sul capo, cinto di grappoli con due ciocche fluenti. Attualmente è al Museo Archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa.

Bacco inghirlandato




Nel marzo del 1909, in contrada detta " TABACCHEDDU ", affiorarono, durante alcuni scavi per la sistemazione del suolo, alcune sepolture sicule che furono, dagli stessi cava pietra, saccheggiate senza che si rendessero conto del grande valore storico -archeologico di quella scoperta.
vasetto cinerario

Per fortuna fu avvisato in tempo il Prof. Paolo Orsi il quale poté, senza ombra di dubbi, constatare che si trattava proprio di tombe sicule con ingresso a pozzetto in banchi di calcare arenario, tipico in tali ritrovamenti, e in una di esse fu rinvenuto un vaso miceneo di creta depurata, dalla forma a calamaio e di colore giallo-pallido con fregi sul marrone classificato al terzo periodo miceneo.
Secondo il Prof. Orsi, doveva esistere, nei pressi di Floridia, una necropoli che egli, dal tipo sepolcrale, dal vaso miceneo e dai cocci siculi rinvenuti, classifica appartenenti alla fine dei Il periodo siculo, ossia nel XIV-X sec. a. C., ciò anche tenendo presente la posizione orientativa delle tombe e lo spostamento di quei popoli dalla costa all'entroterra.
Da ciò si deduce che il territorio di Floridia, che allora si appellava XIRIDIA, era abitato sin dai tempi più remoti dai siculi primitivi, i quali solo con la venuta dei Greci in Sicilia iniziarono una certa civilizzazione, prima con l'assimilarsi e poi, con l'andar del tempo, anche a congiungersi in matrimoni sino a diventare un solo popolo.
Il vasetto è al Museo Archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa. Nel mese di settembre sarà esposto a Floridia nella sala delle esposizioni della Biblioteca nell'ambito di una mostra dedicata ai rinvenimenti archeologici locali.

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