via Lata perpetua - Archeologia Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Archeologia
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via Lata perpetua

Romanizzazione
La via Lata Perpetua.
Cicerone in varie occasioni cita una via Lata perpetua esistente in Siracusa.
Parte di questa antica via è stata ritrovata sul Montedoro tra piazza Marconi, corso Umberto e via Francesco Crispi.








Durante scavi archeologici eseguiti sono state ritrovate tracce della via Lata:
a Piazza della Vittoria, a nord della fontana è stata ritrovata una strada che in epoca greca (V sec. a.C.) aveva il piano di calpestio sulla nuda roccia, avente orientamento est- ovest, e che durante il periodo romano fu pavimentata in epoca repubblicana prima e in epoca imperiale dopo.
È costruita a "schiena d'asino" per dare la possibilità alle acque piovane di defluire lateralmente ed evitare che si allagasse. È delimitata da entrambi i lati dal cosiddetto "panchinamento", cioè da blocchi di pietra squadrati ancora ben visibili che delimitano la larghezza della sede stradale, variabile dai 3 ai 5 m.
Questa arteria, nella quale è da ravvisare la "via Lata perpetua" di cui parla Cicerone, fu utilizzata fino ad epoca bizantina (VI sec. d.C.), durante la quale fu alzato il livello e spostata più a nord.
Questa strada doveva rappresentare per l'antica Siracusa una via di comunicazione particolarmente importante, in quanto, passando per l'attuale porto piccolo (Lakkios), collegava Ortigia al quartiere del "Ceramico" (Piazza S. Lucia).
Da li continuava per l'attuale Piazza della Vittoria, dove oggi è visibile per ben 30 m. circa e passando per l'Anfiteatro romano doveva arrivare al Fusco (attuale cimitero).
Sulla via Lata da nord confluivano diverse strade parallele (larghe circa m. 3) aventi direzione nord-sud, le quali separavano isolati larghi 38 m. circa.
La presenza degli isolati è giustificata dal fatto che nell'area nord di Piazza della Vittoria fra il IV e il III sec. a.C. si avvia un processo graduale di urbanizzazione, secondo uno schema regolare detto per "strigas".
A sud dell'arteria le strade prendono una direzione leggermente obliqua: nord-ovest/sud-est collegando la terraferma, (Montedoro), e, attraverso la porta Urbica, a Ortigia.

foto di Salvatore Russo
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