Artemision scala greca - Archeologia Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Archeologia
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Artemision scala greca

patrimonio archeologico
Artemision scala greca
la grotta di Artemide oggi

Le rovine dell'Artemision (tempio greco consacrato ad Artemide o Diana, Dea della caccia) sorgono alla fine del viale Scala Greca, inizio della SS 114 SR - Priolo.
Vennero scoperte dall'archeologo Paolo Orsi nel 1900.
foto d'epoca, Paolo Orsi immortalato davanti alla grotta conosciuta anche come grotta di Demetra

disegno della zona del tempio da Paolo Orsi




Si tratta di un tempio del V secolo a.C. di tipo semi-rupestre poichè si presenta incavato nella roccia all'interno di una grotta artificiale raggiungibile da una scalinata in pietra locale (da qui il nome di "Scala Greca") che davanti essa presenta delle rovine riconducibili ad un acquedotto di età greca.
La lapide dedicatoria non lascia dubbi che era un santuario dedicato a Demetra

Dentro questo tempio sono stati rinvenuti numerosi reperti ceramici esposti al Museo Paolo Orsi di Siracusa e una fossa sacrificale in cui venivano offerti animali in olocausto alla Dea della Caccia.

disegni di frammenti fittili raffiguranti la dea Demetra



Accanto all'Artemision, sulla sinistra possiamo notare un piccolo rilievo roccioso crivellato da alcune grotticelle sia naturali che artificiali. Esse formano una piccola Necropoli rupestre di epoca neolitico - sicula facilmente raggiungibile e visitabile (basta scavalcare il guard rail della SS 114 SR - Priolo alla nostra sinistra se andiamo in direzione Priolo). Probabilmente le grotte di questa Necropoli ospitarono un cosiddetto "Convento rupestre" di epoca bizantina, dotato di una Chiesa rupestre con annesse Catacombe paleocristiane, che molto probabilmente in epoca greca ospitava un tempietto consacrato agli "Heroa" ossia ai morti che, oltrepassata la vita terrena venivano venerati come "Eroi"; difatti qui vi sono delle nicchie in cui venivano venerati i morti e talvolta fungevano anche da loculo sepolcrale.
Paolo Orsi studia e rileva i reperti trovati


Paolo Orsi con la squadra operante e la laide dedicatoria oggi al museo archeologico Paolo Orsi

foto d'epoca primo 900
panoramica del sito antica via per Priolo e la Targia

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