Temenos di Aprodite ed Hera? - Archeologia Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Archeologia
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Temenos di Aprodite ed Hera?

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Temenos di Aprodite ed Hera?
Nel cortile del Convento di Montevergini, una breve campagna di scavo condotta da Voza (1993-94, p. 1283) ha portato alla luce un sacello doppio con un altare alle spalle (fig. 8).
Anche qui i materiali rinvenuti nelle thysiai circostanti, citati ma non pubblicati, fanno genericamente riferimento ad una divinità femminile e si datano ad età arcaica (605-575 a.C.). La presenza però di molluschi e il fatto che il sacello fosse bipartito, lasciano supporre che una coppia divina fosse titolare, Afrodite ed Era (oppure Ares o Ermes).
Questa apparentemente strana coppia di Divinità trova una sua conferma nell’attestazione epigrafica del loro culto ad Akrai (IG, XIV, 208 = SEG, 9), quale forse frutto di una compartecipazione Argiva-Corinzia, dal momento che le due poleis potevano vantare due antichissimi santuari extraurbani: l’Heraion di Perachora e quello di Prosymna sul colle Eubea, mentre Afrodite aveva un santuario sull’Acrocorinto ed uno in ognuno dei due porti cittadini, a Kenchreai (Paus., II, 2, 3) e al Lechaion (Plut., Mor., 146 D).
La coppia divina formata da Afrodite ed Ares invece, è presente in molti panthea dorici (anche a Corinto ed Argo), mentre quello con Ermes è più diffuso a Creta (Scirpo cds). A parte l’iconografia monetale, solo la citazione di Pindaro (Pyth. II, 1) testimonia l’esistenza del culto di Ares a Siracusa, mentre Ermes Agonios era onorato con una festività omonima (Hermaia) (Schol. Pl. Lys. 206d; Ciaceri 1911, p. 181).

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