terme bizantine - Archeologia Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Archeologia
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terme bizantine

patrimonio archeologico
Le terme bizantine si trovano  nei pressi del porto piccolo della città e precisamente tra le fondamenta di un edificio civile ad ovest dell’arsenale greco.
 
Queste terme sono state identificate con quelle di cui parla lo storico bizantino Teofane, il quale nella sua Chronographia, asserisce che nelle terme di Dafne, site nella città di Siracusa, venne assassinato l’imperatore bizantino Costante II, nel 66815. Anche questo complesso venne scavato da Cultrera negli anni ’30 e fu scoperto durante dei lavori di costruzione di uno stabile a fianco della ferrovia in Via Arsenale. La zona termale, di modeste dimensioni, tanto da far pensare al Cultrera che si potesse trattare di un edificio termale privato, come suggerisce il suo nome, venne legata al mito di Dafne. La sua datazione rimane incerta: sembrerebbe essere stata eretta intorno al VI secolo d.C., anche se non vi è un parere concorde al riguardo. Il Cultrera sostiene infine che sia d’origine romana, con ristrutturazioni avvenute in epoca bizantina. Nella parte settentrionale del complesso vi sono alcuni ambienti: in par[ticolare, l’ambiente H (fig.2)

è stato interpretato come apodyterion (stanza di accesso alle terme), mentre la struttura semicircolare G è stata interpretata come il frigidarium. L’ambiente E era il tepidarium mentre l’ambiente C, il calidarium. La struttura semicircolare K, posta sul lato meridionale, è stata interpretata come una vasca. A ovest l’ambiente quadrato O è stato interpretato come una piattaforma collegata alla fornace P. Vi è inoltre visibile una canaletta per lo smaltimento dell’acqua piovana. Nei pressi di queste terme venne rinvenuto nel 1879, lungo il tratto della ex ferrovia, un antico tesoretto, nel quale spicca più di tutti un importante anello in oro massiccio. Bryce Dale Lyon (17), ha suggerito la suggestiva ipotesi che questo anello fosse appartenuto direttamente all’imperatore Costanzo II e che egli lo avrebbe avuto al dito, proprio il giorno della sua uccisione alle terme di Dafne. Come si evince dall’immagine, questo edificio termale si affacciava diret[1]tamente sul porto piccolo di Siracusa; ovviamente oggi, con le trasformazioni urbanistiche moderne, la struttura si trova arretrata di parecchi metri dal fronte del mare, ma probabilmente in età romana e bizantina vi si affacciava direttamente, costituendo un elemento imprescindibile e riconoscibile del[1]l’angiporto siracusano luogo dove i marinai, provati da settimane o giorni in mare, coperti di salsedine, si recavano per detergersi e rilassarsi.  
15 TheoPh., Chronogr. I, 535. 16 Cultrera 1955, pp. 124-130. 17 Dale Lyon 1986, p. 98.

Comune di Siracusa in una planimetria sul progetto di riqualificazione dell'area urbana di via Agatocle e Arsenale.



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