Temenos di Hera/Gea - Archeologia Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Archeologia
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Temenos di Hera/Gea

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Temenos di Era/Gea
Sulla punta estrema meridionale dell’isola, secondo Polemone (apud Athen., XI, 462), esisteva un altare dedicato ad Olympia. La notizia fu interpretata dagli antiquari come l’esistenza di un Heraion, fin quando nella sua incessante attività di ricerca sull’isola, Orsi scavò anche i 34 pozzi scoperti sulla scogliera a est del Castello Maniace (Orsi 1891, cc. 388-391; Savarino 2010-11).
Dall’analisi dei reperti, dedusse che anche qui come nella zona in via dei Tolomei, vi era un’area abitata dall’età della fondazione fino alla conquista romana. E che nelle vicinanze vi fosse effettivamente un’area sacra, dedicata ad una divinità femminile, protettrice del matrimonio (Hera). A causa del rituale di tipo ctonio, Ekroth (2002, p. 47) ritiene invece che l’altare fosse dedicato a Gea, (Dea degli antichi Greci, simboleggiante la terra, e, più precisamente, la terra-madre, la terra che concepisce e prolifica, in contrapposto al cielo che procrea (in senso maschile); nella mitologia (già in Esiodo), essa è perciò fatta madre di tutti gli dei e degli uomini)
I recenti lavori di sistemazione dell’area sottostante al castello federiciano hanno portato alla luce i resti di una struttura templare d’età greca che attende ancora di esser pubblicata (Accenni in Zorič 1995, pp. 410, 413).
castello Maniace, tempio di Hera, il cui stilobate pare sia stato ritrovato proprio sotto la sala ipostila negli scavi condotti e diretti dal benemerito Voza nel 1990


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