Trombatori Francesco - arte e artisti

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Trombatori Francesco

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Trombatori Francesco, Siracusa 1886-Roma 1961

 

Buon colorista, dalla pennellata larga e pastosa, sa essere moderno senza cedere alle mode artistiche. Tratta con pari successo il paesaggio, la figura, la natura morta. Si trasferì a Roma nel 1906. Frequentò l’Accademia di Roma seguendo il divisionismo (1913). Dopo il 1918 si volse alla pittura del 1500 e nel 1924 fece parte del gruppo Novecento. Fu presente alle Quadriennali di Roma. Sue opere sono apparse alle Biennali di Venezia: nel 1924, una Natura morta; nel 1928, Canale; nel 1930, due Paesi, e nel 1932, sette opere, che hanno detto la maturità raggiunta da questo artista: Autoritratto; Fanciulla con la chitarra; Fanciulla nuda; Paese dalla finestra; Paese di Abruzzo; Saline in Sicilia e Natura morta


Cino d'Ortigia, un romano di Caracalla

L’artista Francesco Trombadori è nato il 7 Aprile 1886 ad Ortigia(Siracusa), in Via del Consiglio Reginale N.13, da Concetta Randazzo e da Antonino, che nel suo  “Emporio del buon gusto” in Via Maestranza, presso l’ex-gioielleria Cassone, faceva un po’ di tutto, incorniciava quadri, rilegava libri ed animava pastorelli per il presepe natalizio . Suo nonno Giuseppe era stato pure incisore e rilegatore di libri,mentre un suo prozio,Gaetano,era stato un noto ceroplasta. E’ morto a Roma, assistito dall’amico Guttuso, sulla propria quarantennale poltrona di vimini,all’età di 75 anni compiuti, il 24 Agosto 1961, alle ore 15, di una calda estate romana : è sepolto nel Cimitero del Verano a Roma,dove esiste oggi il Museo Trombadori, in Via Ruffo . Primo di altri tre fratelli,Giuseppe, Vincenzo e Gaetano,noto critico letterario, frequenta la Scuola Tecnica; a ventun’anni,si trasferisce a Roma(’07), dove segue i corsi dell’Accademia BB.AA. e la Scuola Libera del Nudo, allievo di G. Cellini, ma, terminati gli studi, ritorna a Siracusa, dove frequenta lo studio fotografico di Angelo Maltese, luogo di incontro di artisti, e tiene la sua prima mostra Personale
(Foyer del Teatro,SR,’11) : nel periodo giovanile firmava i quadri con lo pseudonimo del momento,dapprima, Franz d’Ortigia , e poi successivamente, Cino (diminuitivo di Ciccino) d’Ortigia ! Di questo primo periodo artistico,resta una sola < Veduta notturna del porto sotto la luna > , donata al vecchio barbiere, Carmelo Annino,ora proprietà del nipote . A ventisei anni(’12), ritorna a Roma, dove inizia a frequentare(’13) la bottega d’arte del pittore Enrico della Leonessa,detto Lionne.
Si sposa(Roma,Luglio,’16) nella Chiesa di Santa Maria Transpontina, con la figlia del Direttore della banda musicale di Siracusa, Margherita(Ghita) Ermenegildo, da cui ha
poi due figli, Antonello,noto deputato comunista oramai defunto, e Donatella,
tuttora vivente . Amico del netino, romano adottivo,Corrado Sofia, nel 1917,data la sua passione per la musica,entra in contatto con il musicista futurista,Balilla Pratella .
In questo periodo la sua pittura appare influenzata dal Divisionismo e dal Puntinismo: dipinge <Siracusa Mia>(’19),il suo capolavoro ! Alla fine del 1918, Villa Strohl-Fern diviene la sua culla artistica : lo studio,al N.31, sorgeva accanto a quello di Renato Brozzi, incisore parmese . In tale sede,nel Sett/1999, l’opera su carta di Trombadori è stata oggetto di una Mostra con una ottantina di pezzi inediti . Nei primi anni Venti si lega d’amicizia col poeta Vincenzo Caldarelli,lo scrittore siracusano E. Vittorini,
il pittore Guttuso. Nel 1921 è nominato Professore di Disegno all’ITI di Civitavecchia
(in seguito insegnerà al Tasso,al Leonardo da Vinci ,al Liceo Mamiani): da pendolare,
fa il tragitto in treno e forse da questa esperienza potrebbe derivare quel soggetto della stazione e dei binari della ferrovia,ricorrente nei suoi dipinti .
Nel 1922 frequenta già la Terza Saletta del Caffè Aragno, dove conosce Aniante,
Bacchelli, Brancati, Caldarelli, De Chirico, De Mattei, Di Falco, Lanza, Mezio, Patti, Sofia, Ungaretti. Partecipa alla Biennale Romana(’21,’23,’25), alla Biennale (Venezia,’24,’32), alla Quadriennale(Roma,’31,’35), alla II mostra della Secessione Romana(’14), alla II e III Esposizione(Palermo,’17,’18), mostre alla Società Amatori e Cultori (Roma,’19,’22,’26), alla Galleria Pesaro(Milano,’24), alla I mostra del Novecento (Milano,’26) . Con il <Ritratto di signorina>(Biennale Romana,’21) e poi <Autoritratto>(’32), si ha una svolta rispetto alla pittura precedente, raggiungendo un particolare equilibrio “purista“ . Pittore della vita moderna in gioventù , al tempo del divisionismo e della prima Guerra mondiale, cerca poi, come tanti del Novecento
e della Scuola Romana, di non essere più “ moderno ” senza diventare però un finto antico o un copista da museo . Dal 1942 dipinge talune opere, attraverso cui disapprova gli orrori del regime fascista: la sua pittura ha un’ulteriore trasformazione,
con le essenziali ed affascinanti vedute di una Roma ariosa, avvolta da una luce lunare, astratta,metafisica .
Dal 1950 in poi ritorna frequentemente a Siracusa , almeno due volte l’anno,dipingendo i cieli vivi dei suoi <Paesaggi del silenzio> e la splendida Marina di Siracusa(’54) : l’ultimo viaggio a Siracusa è stato 2 mesi prima della morte .Tiene Mostre Personali alla Galleria del Pincio(Roma,’51), Galleria Tartaruga(Roma,’55), Galleria del Vantaggio(Roma,’58),Centro San Babila(Milano,’60), Galleria Russo(Roma,’61) .
Dal ’59 dipinge le cupole, gli obelischi, i tetti, i colonnati, gli archi dei ponti,le Piazze Romane, Campo dei Fiori, Piazza del Popolo, dei Cavalieri di Malta, di San Giovanni, il Campidoglio, e <la casa dei fichidindia> come suo personale Omaggio alla terra natìa .
Alla Quadriennale(Roma,’64) Gli dedicano una sala Retrospettiva ; a Palazzo Strozzi(Firenze,’65,’67) un gruppo di sue opere sono esposte da C.L.Ragghianti alla Mostra <Arte Moderna in Italia 1915-1935> . Nove sue opere , a cura di M. Carrà, sono esposte alla Permanente(Milano,’71) , ed un gruppo di opere, a cura di V. Fagone, sono esposte a Capo d’Orlando(‘75).
E’ da menzionare inoltre la Retrospettiva, nel XV anniversario della morte, all’INDA(SR,’76) ed ora alla Galleria Civica Montevergini(Sr, 2007) .  Altre mostre : Palazzo Braschi(Roma,’79), Galleria dell’Arco Farnese(Roma,’83),Galleria Gasparrini(Roma,’84), Retrospettiva(Accademia S. Luca,Roma,’86), Antologica(Studio d’arte,Torino,’87), Museum des 20 Jahrunderts(Vienna,’87), Galleria dello Scudo(Milano,’88), Palazzo Reale(Milano,’88), Galleria Civica (Bologna,’90), Villa Strohl-Fern(Roma,’99), Studio d’arte Campaiola(Roma,’03).
Francesco Trombadori,un chiarista della Scuola Romana,ha avuto Siracusa e la Sicilia nel cuore e nell'anima !


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