Di Giovanni Luigi
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Di Giovanni Luigi, Palermo ,19 Gennaio 1856 - 27 Novembre 1938
Seguì dapprima gli insegnamenti del padre, l’incisore e pittore Giuseppe, collaborando con lui come freschista. Dal 1873 al 1882 a Napoli fu allievo del Morelli presso la sua scuola., respirando l’aria che circolava nell’ambiente dell’Accademia di Belle Arti di quel periodo, che vedeva protagonisti della scena pittori quali Mancini, Michetti, Vetri, Esposito, Postiglione.Acquisita una buona pratica nella tecnica del pastello e dell’acquarello, insegna disegno di figura presso l’Istituto di Belle arti e, fino al 1926, tiene la cattedra di pittura all’accademia, oltre che essere impegnato nel’insegnamento privato per lungo tempo.
Attingeva ai temi tratti dal mondo contadino e popolare, ai ritratti di personaggi della buona società palermitana, alle scene di genere, alle composizioni storiche e allegoriche, ai paesaggi e alle nature morte. Di rilievo fu poi la partecipazione ai grandi cicli decorativi del Teatro Politeama dove affrescò assieme al padre e a Michele Cortegiani i soggetti ai lati del palcoscenico e nei saloni, e del Teatro Massimo dove lavorò a fianco di Rocco Lentini ed Ettore De Maria Bergler. Era tale la sua fama, che fu chiamato a realizzare il dipinto Piazza Duomo di Messina, oggi conservato presso il Museo Reagionale di Messina. La sua vastissima produzione fu nsensibile ai rivolgimenti espressivi che tocarono i linguaggi artistici tra Otto e Novecento. Partecipò alla "Prima Mostra Siciliana di Pittura Scultura bianco e Nero" del 1928; alla "Terza Esposizione del Sindacato regionale fascista Belle Arti di sicilia" del 1932 e infine alla "Quinta Mostra d’arte del sindacato Interprovinciale Fascista" del 1934. Molte delle sue opere sono ubicate in collezioni private e pubbliche. Sue le opere: a Napoli Non l’avessi mai letto, a Torino nel 1880 la Cappella di S. Antonio, nella chiesa di San Palo a Napoli; nel 1881 a Milano Gelosa, la Cappella del Crocifisso e la Suonatrice orientale, a Torino nel 1884 il Rinvenimento del corpo di S. Pietro Micca, Il Giovedì Santo, acquistata dalla contessa Mazzarino; nel 1887 a Venezia I Preparativi carnevaleschi e Il trionfo della morte, riproduzione a penna di un affresco esistente a Palermo.Sue opere presso Civica Galleria E. Restivo(PA), Museo Civico(TO) .
Scrive A. Gerbino: " Luigi Di Giovanni , Luigino per il suo maestro Domenico
Morelli(Napoli 1826-1901),
restituisce, nella sua pienezza cromatica e segnica, quella visibilità della
Palermo di transizione posta tra due secoli....
Bibliografia:
-Catalogo della XXI mostra de Il Chiodo,Palermo,1963.