Mancini Ardizzone Francesco - arte e artisti

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Mancini Ardizzone Francesco

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Mancini Ardizzone Francesco, Acireale 1863-1948

Fu discepolo dell’acese Bonaccorsi, poi studiò a Napoli all’Istituto di Belle Arti, dove fu premiato per disegno di figura e per studio di Nudo. Tratta di preferenza il quadro sacro e di genere, che alterna con le marine, i paesaggi e i ritratti. Nel 1884 espose all’Internazionale di Roma e nello stesso anno figurò a Torino, con Pescatori in Sicilia e Finalmente si è addormentato. Partecipò alle esposizioni di Venezia e di Milano, dove furono notati fra gli altri lavori: Il Castello di Arci; Da Vietri ad Amalfi; Pioggia e Pattuglia. Dopo il 1906 espose alla Promotrice di Roma e al Circolo artistico di Catania, e il Municipio di quest’ultima città conserva di lui alcune opere. In Acireale, nella cupola della Cattedrale, esistono suoi dipinti di episodi biblici; nella Basilica di San Sebastiano è opera sua la decorazione della cupola e della nave trasversale; nella chiesa dell’oratorio, un grande quadro della sacra Famiglia; nel Palazzo Comunale, il Ritratto del Barone comm. Currò; nella Pinacoteca annessa alla Biblioteca Zelantea, L’aurora nella riviera degli scogli dei Ciclopi e dell’isola Lachea, ammirata da una bella figura di donna. In Catania, nella chiesa dei Minoriti, è collocato un quadro rappresentante Le anime del Purgatorio, e altri dipinti sacri sono nel Comune di Riposto e nella chiesa Maggiore del Comune di Aci-Catena.

 
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