Giuffrida Enza
artisti
mostra organizzata dal "Salotto di Zane" nei saloni del Palazzo del Governo di Siracusa, nella centralissima via Roma di Ortigia. E' il primo di una lunga serie di eventi che il sodalizio tra numerose associazioni culturali ed artistiche di Siracusa realizzerà nei mesi di marzo e aprile. Il contenitore del Palazzo del Governo ospiterà non solo mostre ma conferenze, presentazioni di libri, performance musicali e recital di poesia, realizzate dalle varie associazioni che compongono il "Salotto di Zane". Si inizia quindi il 5 marzo con l'inaugurazione della personale della pittrice e poetessa Enza Giuffrida(nella foto a sinistra), che dividerà la scena con lo scultore Antonio Randazzo. L'evento sarà presentato dal giornalista e critico d'arteRaimondo Raimondi.
Poche parole bastano a delimitare il mondo poetico della pittrice Enza Giuffrida: la spontaneità della pennellata, la pulizia del colore e la fantasia delle forme e delle architetture. Proprio una eccellente definizione delle forme e dei colori denuncia la preparazione pittorica rigorosa che segue la naturalezza della sua ispirazione e i confini della sua abilità. L’artista usa stendere il colore allo stato puro, creando composizioni che rendono il senso d’una bellezza non circoscritta al soggetto rappresentato, interpretando così un ideale universale dalle radici lontane ed inesauribili. Il colore è sempre l’assoluto protagonista delle sue creazioni artistiche, ma c’è anche la capacità istintiva di comporre e distribuire volumi e prospettive, secondo una sensibilità impressionistica mediante la quale la natura è rappresentata non come appare, ma come Enza la sente, una natura che si arrende alle sue mani e si lascia plasmare, una natura che diventa esplosione viva di colori. E nei delicati dipinti di Enza i colori dominano i sensi oltre la percezione e la luce materializza forme tratte da ovattate memorie e guizzi di vera poesia. La sua pittura esprime una profonda femminile sensibilità, una passionalità intensa e una grande volontà di scandagliare gli infiniti misteri della psiche e della vita.
Accanto alla Giuffrida espone le sue opere Antonio Randazzo scultore del legno, anzi come egli vuole definirsi "artigiano del sogno". Così lo battezzò Alessandro Musco in una sua recensione: " ...ed è ciò che le sue mani, la sua mente, il suo cuore riescono a far nascere dal niente, come fosse un incanto, come fosse una goccia di speranza, flebile e dolcissima, rubata per un attimo al gran teatro della vita...questo Antonio Randazzo, artigiano del sogno, ci suggerisce: con modi garbati, si, ma con la fermezza ed il passo sicuro di chi vive, beato la certezza (e non la saccente sicumera) di vivere nel giusto. Di essere dislocato in quel limite, ad un tempo sottile tanto quanto robusto, in cui la parola dell'utopia si intreccia con la parola irripetibile della poesia, con la parola vestita della scultura, con la parola piana e distesa del racconto, o del dialogo o della favola, o dell'incisione e così via lungo tutti i possibili percorsi del "dire" su cui si inerpica Antonio Randazzo, artigiano del sogno."
intervento di Raimondo Raimondi
intervento di Antonio Randazzo
intervento di Agata Politi
intervento di Luca Morelli