Basile Ernesto - arte e artisti

Arte e Artisti
Arte e Artisti
Vai ai contenuti

Basile Ernesto

800 siciliano > B
Basile Ernesto, Tratto da:https://it.wikipedia.org/wiki/Ernesto_Basile

Figlio dell'architetto Giovan Battista Filippo, dopo la laurea in architettura conseguita alla Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri e Architetti di Palermo nel 1878, si affiancò al padre nelle commissioni importanti. Nel 1890 gli succedette nella cattedra universitaria e, dopo la morte di lui (1891), concluse l'opera più importante della Palermo ottocentesca, il Teatro Massimo. Lì nasce la sua collaborazione con il pittore Ettore De Maria Bergler, che con Vittorio Ducrot, delle omonime officine, ne avrebbero fatto i protagonisti della stagione del Liberty palermitano.
Continuò a lavorare nella sua città per tutta la vita realizzando  edifici pubblici e ville private, portando avanti contemporaneamente  varie commissioni in diverse località siciliane e dell'Italia meridionale. Mantenne anche rapporti con Roma dove eresse alcune dimore signorili e costruì l'ala nuova di Montecitorio con l'aula della Camera dei deputati  (1902-1918) e il Transatlantico, un'importante aula ad emiciclo in cui si riunisce ancora oggi il Parlamento.  
L'aula di Montecitorio
La carriera d'architetto a Palermo idealmente prende il volo con i padiglioni per l'esposizione nazionale di Palermo nel 1899 e comprende: Villa Igiea (1899-1900), la Villa Florio dell'Olivuzza (1899-1900), la casa Utveggio (1901-1903), il villino Fassini (1903) (ora distrutto), il villino Basile (1903-1904)[1].  
La facciata della nuova ala del Palazzo di Montecitorio
Si dedicò inoltre alla progettazione di arredi improntati su di un design di avanguardia, che lo resero famoso in Europa.
Morì a Palermo nel 1932. È sepolto nella tomba di famiglia presso il Cimitero dei Rotoli.
Torna ai contenuti