Panebianco Michele
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Panebianco Michele, Messina 1806-1873
Studiò a Roma, allievo del Camuccini. Insegnò dal 1849 all’Istituto d’arte di Messina.
Ha esposto all'Esposizione di Belle Arti(PA,1838,1843).
Sue opere presso il Museo Regionale,Chiesa di Montevergine,Chiesa di San Mercurio (ME), Chiesa di San Benedetto(Acireale),Chiesa parrocchiale di Altolia, Basilca di Sant'Agata di Alì, Chiesa Madre di Venetico, Biblioteca Comunale di Palermo,Chiesa Madre di Barcellona Pozzo di Gotto,Chiesa Madre di Aci Sant'Antonio.
Scrive M.C. Di Natale : "Allievo del Subba,ma ben presto suo comprimario e
<nemico mai perdonato>, Michele Panebianco,dopo aver frequentato la scuola di disegno del Regio Collegio Carolino,grazie ad un sussidio del Comune,si reca,nel 1828, a Roma,dove segue i corsi dell'Accademia di San Luca e pratica gli studi di Vincenzo Camuccini e Natale Carta.Rientrato a Messina nel 1832,realizza una serie di copie di opere pittoriche a tema sacro.......... Particolarmente importanti per la sua formazione furono i viaggi compiuti tra il 1845 ed il 1846 a Napoli,Genova,Venezia e soprattutto Milano, dove conobbe Hayez e Sabatelli . Sempe nel 1852 viene nominato direttore della Scuola di disegno e pittura dell'Università di Messina e nel 1854,insieme ad alcuni allievi, tra cui Dario Querci, effettua un viaggio a Roma dove si fermerà per di più di anno e mezzo . Qui viene nominato membro della Congregazione dei Virtuosi del Pantheon . Rientrato a Messina nel 1856 inizia un periodo fitto di commissioni a cui darà seguito sino alla sua morte avvenuta il 5 Aprile 1873 " .
Figlio di Cosimo Caterina De Bartolo, era destinato a diventare negoziante come il padre, ma la sua passione per il disegno, convinse i genitori di permettergli di frequentare il «Regio Collegio Carolino».
Il 19 febbraio 1828, grazie a una borsa di studio del Comune, si reca a Roma, dove segue i corsi dell'«Accademia di San Luca» e pratica gli studi di Vincenzo Camuccini e Natale Carta.
Particolarmente rilevanti per la sua formazione furono i viaggi compiuti tra il 1845 ed il 1846 a Napoli, Genova, Venezia e soprattutto Milano, dove conobbe Francesco Hayez e Sabatelli .
el 1852 viene nominato direttore della Scuola di disegno e pittura dell'Università di Messina.
Nel 1854, insieme ad alcuni allievi, tra cui Dario Querci, effettua un viaggio a Roma dove si fermerà per di più di anno e mezzo . Qui viene nominato membro della «Congregazione dei Virtuosi del Pantheon».
Nel 1856 rientra nella città natale dove si dedica al dipingere, numerose sono le commissioni a lui affidate, e ad insegnare, riuscendo a trasmettere a molti giovani l’amore per le arti. Muore all’età di sessantasette anni.
Tra i suoi lavori più significativi, ricordiamo:
L'attacco dei Saraceni contro la compagnia dei Verdi che accompagna la Santissima Eucarestia;
Gelone che accorda pace ai Carteginesi a patto di non più sacrificare vittime umane, telone del Teatro S. Elisabetta;
Il ritorno degli ambasciatori da gerusalemme con la Lettera della Madonna;
L'entrata del Conte Ruggero a Messina;
La Battaglia di Garibaldi a Milazzo.
Bibliografia :
-E. Barbagallo : M.Panebianco,Venezia,1869 .