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Zito Salvatore

mostre 2011
Oggetto: Mostra personale interattiva
Titolo: VORTÌGO
Autore: Salvatore Zito
Luogo: Galleria Roma - via Maestranza 110
Data: 2- 12 luglio 2011
Inaugurazione: 2 luglio 2011 ore: 18,30
Orario di Apertura: dal martedì alla domenica
17,00 - 20,30
Organizzazione e
Direzione Artistica:
Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra

galleriaRoma
via Maestranza 110 Siracusa

Sabato 2 luglio alle ore 18,30 vernissage della mostra   "VORTÌGO"  di Salvatore Zito, una mostra interattiva nel corso della quale si eseguiranno e si consegneranno in tempo reale ritratti sugli sfondi delle immagini della mostra. Il ricavato andrà a Galleria Roma per la giusta causa del trasloco.

VORTÌGO
(Dopo la Fotografia il Sistema delle immagini)
Combinazioni di immagini e parole di Salvatore Zito

Il rapporto tra la parola e l’immagine, costruita o pensata, in qualche modo correlata alla fabulazione od alla singola informazione verbale, è ipotizzabile che possa creare un flusso materico di attività che sorge spontaneamente disperdendosi, per l’appunto, nel caos di un “vortìgo”.
Vortìgo è un neologismo che non esiste in nessuna lingua così come le immagini scelte per la mostra non fanno parte della confortevole realtà delle comuni esperienze. Oggi nel terzo millennio in piena era post-industriale il fenomeno “fotografia”, dopo aver superato la barriera fisico chimica ed aver svelato tutti i suoi segreti, procede nel suo divenire senza ostacoli di sorta, affiancato, nella sua missione originale di registrazione del tempo e dello spazio, non più dalle certezze della chimica organica ma dall’infinito e instabile universo dei numeri. Tanto infinito che la fantasia non è più sufficiente e l’esperienza ricomincia ogni volta.

Dopo la Fotografia è il Sistema delle immagini che unisce la realtà oggettiva a quella onirica della mente, legata alla psiche individuale alimentata dall’universo reale del tempo, dello spazio e dell’esperienza. Gli album dei ricordi possono già essere sostituiti dagli album dei sogni e quindi dalle immagini di ciò che sarà, secondo noi, ribaltando concetti e sentimenti, situazioni e accadimenti sulle linee e i colori di un immagine tra miliardi di altre immagini, tra i miliardi di miliardi di numeri in un turbine di probabilità infinite.

Già nel 1971,lo psicologo della conoscenza e storico dell’arte Rudolf Arnheim ha dedicato al concetto di entropia e alla sua utilità per l’analisi dell’opera d’arte un saggio fondamentale “Entropia ed Arte”, (trad. ital. Torino, Einaudi editore 1974),adatto come premessa teorica e punto di partenza per impostare una ricerca interdisciplinare sulla rilevanza del concetto di entropia (ma anche “disordine” e “caos”) nella scienza, nell’arte, nella letteratura – e quindi più in generale nella cultura – dell’ultimo secolo del secondo millennio.

L’azzardo di costruire un’operazione evolutiva, a partire da questo presupposto, nel Sistema delle immagini (arcaicamente esclusivo della “fotografia” e ancora prima del disegno-pittura) si può correlare entropicamente al concetto di ordine, e precisamente alle possibili diverse disposizioni dei livelli di informazione e quindi di differenti probabilità in cui può trovarsi macroscopicamente un sistema di conoscenza il cui seme è costituito dalla parola (verbo) che sta alla base della comunicazione.
Vortìgo è la sperimentazione del cambiamento e dell’evoluzione del Sistema delle immagini, la sintesi possibile di un caos globale prima di far parte anch’essa di un successivo e necessario riordino.
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