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Magnelli Alberto

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Alberto Magnelli

Composizione, 1941


Alberto Magnelli
Sandy, 1967
Alberto Magnelli

Alberto Magnelli nasce a Firenze il 1° luglio 1888. Nel 1907 realizza il suo primo quadro su invito di un amico di famiglia; un paesaggio dominato da effetti coloristici vivi e violenti, fortemente materico. Si dedica così allo studio del disegno e del colore.
Dal 1907 al 1910 visita musei e chiese della Toscana per approfondire lo studio dei maestri del Trecento e del Quattrocento, da Giotto a Paolo Uccello e a Piero della Francesca. Dipinge in questi anni la prima serie dei «Pierrots» e molti paesaggi, esponendone uno alla Biennale di Venezia del 1910. Viaggia in Svizzera e in Gran Bretagna. Negli anni successivi frequenta i futuristi riuniti intorno alla rivista «La Voce». Stringe amicizia con Papini, Soffici, Prezzolini, Marinetti, Boccioni e Palazzeschi. Magnelli frequenta gli ambienti dell'avanguardia fiorentina, pur non accettando di partecipare alle manifestazioni e alle esposizioni del gruppo futurista di «Lacerba».
Nel 1913 la sua pittura si fa più sobria, perde quello spessore materico per acquisire maggiore modulità; sono di quest'anno alcune tele dedicate a grandi personaggi. Nella primavera del 1914, Magnelli, insieme a Palazzeschi, compie il suo primo importante viaggio a Parigi.
Qui incontra i suoi amici futuristi, conosce Apollinaire, Jacob, Picasso, Léger e incontra Matisse, Gris e Archipenko. Ritorna in Italia dopo quattro mesi e, a causa dello scoppio della guerra, è costretto a restare a Firenze. Nel 1915 dopo uno studio logico di semplificazione, arriva all'astrattismo. Questo è solo un primo inizio che Magnelli abbandona, per il momento, per dedicarsi alle figure femminili. Nel 1918, alla fine della guerra, il dinamismo pittorico di Magnelli si concretizza con la serie delle «Esplosioni liriche».
Tra il 1919 e il 1922, compie numerosi viaggi in Germania, Svizzera, Francia e Austria per visitare musei e gallerie. La sua pittura in questi anni si muove verso una nuova figurazione, le sue tele caratterizzate fino a quel momento da una gamma di colori estremamente ricca e luminosa, presentano ora tinte pallide, offuscate, che bene si accordano con i soggetti trattati.
Sono per lo più paesaggi desolati e tristi, personaggi sacri e solitari che ricordano gli spazi metafisici. Tra il 1928 e il 1931 Magnelli viaggia molto per l'Italia, inizia poi una nuova serie di pitture, le «Pierres eclatés», nate forse dopo una visita alle cave di marmo di Carrara. La serie delle «Pierres» prosegue poi a Parigi dove Magnelli decide di stabilirsi definitivamente.
Nel 1934 la Galleria Pierre organizza la sua prima esposizione a Parigi con una trentina di oli, qualche tempera e alcuni guazzi.
Magnelli, in questi anni, entra in contatto e diventa amico di Kandinskij, Arp, Helio, con i quali sperimenta nuove tecniche pitto-riche e nuovi materiali. Tra il 1935 e il 1936, Magnelli ritorna definitivamente all'astrazione. Nel 1939 partecipa con un intero pannello alla prima esposizione del Salone delle «Realisée nouvelles» alla Galene Charpentier.
Durante l'occupazione di Parigi, Magnelli si rifugia nei dintorni di Grasse, a «La Fer-rage», dove vengono spesso Jean e Sofra Arp e Sonia e Robert Delaunay. In questo periodo ha l'occasione di approfondire il suo linguaggio astratto, realizza guazzi, col-lages e pitture sulla pietra. Nel 1944 Magnelli torna a Parigi. La Galleria Esquis-se organizza una collettiva con Kandinskij, Magnelli, de Staél e Domela. Nel 1947 la Galene Drouin allestisce una grande retrospettiva che lo riconosce definitivamente come uno dei maestri della pittura astratta. Nel 1953 partecipa alla Biennale di San Paolo del Brasile. Nel 1963 il Kunsthaus di Zurigo, il Palazzo Strozzi di Firenze e l'anno successivo il Museo Folwang di Essen, presentano importanti e ampie retrospettive. In occasione dei suoi ottanta anni, alcune città italiane organizzano, nel 1968, diverse esposizioni e al Museo Nazionale di Parigi viene allestita una grande mostra comprendente 173 opere: pitture, collages, guazzi, sculture e arazzi. La prima mostra romana si svolge alla Galleria II Collezionista d'Arte Contemporanea nella primavera del 1970.
Alberto Magnelli muore a Meudon la sera del 20 aprile 1971.
(FFM)

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