Perilli Achille
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Achille Perilli
Le radici della noia, 1958
Achille Perilli
Tradotto dall'assiro
Achille Perilli
Achille Perilli nasce a Roma il 28 gennaio 1927. Nel 1944, con Piero Dorazio e Lorenzo Guerrini, organizza la prima mostra di studenti-pittori romani al liceo Giulio Cesare di Roma. Dopo essersi iscritto alla Facoltà di Lettere, nel 1945 fonda con Dorazio, Guerrini, Vespignani, Buratti, Muccini e Maffìoletti il Gruppo Arte Sociale (GAS). Nel 1947, dopo gli incontri con Prampolini e Severini all'"Art Club", firma con Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfìlippo e Turcato il manifesto Forma 1. Segue un periodo di soggiorno a Parigi, dove conosce e frequenta Arp, Magnelli e Picabia. Rientrato in Italia, espone alla prima mostra del gruppo Forma 1 alla Galleria Art Club. Appaiono piuttosto evidenti nelle opere di questo periodo i richiami ai cromatismi di Klee e agli impianti dinamici di Balla. Nel 1948 è invitato a partecipare al III Salon des Réalités Nouvelles a Parigi e alla mostra del MAC alla libreria Salto di Milano. Nel 1949 prende parte alla mostra di Arte Concreta alla Galleria Chiurazzi di Roma. Seguono viaggi a Salisburgo, Monaco, Vienna e Parigi. Con Dorazio e Guerrini fonda nel 1950 la Libreria-Galleria "Age D'Or" che, in collaborazione con l'Art Club, promuove la mostra Arte astratta e concreta in Italia, allestita nel 1951 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Nello stesso anno, invitato da Fontana, realizza con Dorazio e Guerrini due grandi pitture murali per la Triennale di Milano. Sempre a Milano avviene l'incontro con Max Bill, che organizza per i tre artisti una mostra a Zurigo. Nel 1953 si reca a Barcellona e a Madrid. Prima di rientrare in Italia, visita l'Unite d'Habitation di Le Corbusier a Marsiglia. Nel 1956 tiene la sua prima personale alla Strozzina di Firenze e, tornato a Parigi, conosce Tristan Tzara, grazie al quale può approfondire i suoi studi sul dadaismo. L'anno seguente fonda con Novelli la rivista "L'esperienza moderna" e, presentato da Nello Ponente, realizza una personale alla Galleria La Tartaruga a Roma. A partire da questa data si registra un progressivo mutamento nella pittura di Perilli, che va caratterizzandosi per l'asistematicità con cui gli automatismi calligrafici tendono ad aggregarsi per costituire, all'interazione dei segni, nuclei di immagini significanti. Tra il 1958 e il 1959 l'artista è invitato alla XXIX Biennale di Venezia e alla V Biennale di San Paolo. Nel 1961 tiene una personale a Città del Messico e, con il musicista Aldo Clementi, realizza al Teatro Eliseo lo spettacolo visivo astratto Collage. Nel 1962 gli viene dedicata una sala personale alla XXXI Biennale di Venezia. In seguito Perilli prosegue le sue sperimentazioni in campo teatrale realizzando nel 1963 scene, proiezioni e costumi per lo spettacolo Teatro Gruppo 63 alla sala Scarlatti di Palermo. Nello stesso anno inizia ad elaborare Le Colonne, una serie di sculture a sviluppo verticale in legno dipinto in cui le medesime sequenze grafiche delle tele dei primi anni Sessanta si dispongono sulla superfìcie curva degli elementi cilindrici sovrapposti introducendo un modello di fruizione dinamica e di visione ciclica del racconto. Gli anni successivi sono contrassegnati dalle collaborazioni con gli architetti Chiarini, Gregotti e Sacripanti, con il quale nel 1965 realizza il progetto per il Teatro Totale di Cagliari, e da numerose realizzazioni in campo teatrale. Alla fine degli anni Sessanta le immagini di Perilli si organizzano in strutture visive ambigue generate da aggregazioni di forme geometriche elementari. Nel corso degli anni Settanta si susseguono personali a Praga, Roma, Amsterdam, Francoforte, Chicago, Zurigo, La Chaux-de-Fonds e Ferrara. Nel frattempo con il Gruppo Altro/Lavoro Intercodice, costituitosi nel 1972, mette in scena diversi spettacoli sperimentali a Roma e a Salerno. Nel 1977 si svolge a Trissino la prima retrospettiva dedicata a Perilli. Gli anni Ottanta si aprono con una personale alla Galene d'Art International di Parigi a cui fanno seguito retrospettive a San Marino, a Parigi e, nel 1988, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Nel 1989 partecipa alla mostra Orientamenti dell'arte italiana, Roma 1947-1989, che si tiene a Mosca e Leningrado. Tra il 1990 e il 1991 gli vengono dedicate retrospettive al Museo Laboratorio dell'Università di Roma, al Wilhelm Hack Museum e al Kunstverein di Ludwigshafen am Rheim. Seguono esposizioni a Roma, Dresda, Praga, Bolzano, Parma, Verona, Londra, Ferrara, Padova e San Marino. Nel 1996 realizza una serie di sculture in legno intitolata Gli Alberi e, con la collaborazione di N. Balestrini, A. Giuliani e J.C. Lambert, fonda la rivista "Metec, babbecedario allu-natico illustrato". Nel 1997 gli viene assegnato il Premio "Presidente della Repubblica".
Achille Perilli vive e lavora a Roma e Orvieto.
(FB)