Novello Giuseppina
mostre 2013
Oggetto: Personale di pittura
Autore: Giusy Novello
Luogo: Galleria Roma - Piazza San Giuseppe 2
Data: dal 27 aprile al 7 maggio 2013
Inaugurazione: 27 aprile 2013 ore: 18,30
Orario di Apertura: dal martedì alla domenica
17,00 - 20,30
Organizzazione e
Direzione Artistica:
Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra
galleriaRoma
artecontemporanea siracusa
Sabato prossimo 27 aprile alle ore 18,30, nei locali di galleriaRoma in piazza S. Giuseppe 2, si inaugurerà la mostra personale della pittrice Giusy Novello, un’artista che affronta i temi cari alla meridionalità attraverso la visione intimistica di un contesto da cui difficilmente si possono sgomberare i luoghi comuni che gli appartengono per definizione.
Cosa si aspetti il pubblico dagli artisti che affollano le pareti di innumeri gallerie d’arte lo sappiamo benissimo. Il pubblico vuole e cerca le emozioni per le quali l’arte svolge il suo ruolo. Lo svolge meglio attraverso il lavoro di quegli artisti che non rispondono ai meccanismi del mercato. Anzi è proprio ciò che è fuori mercato che fa l’arte nella controtendenza necessaria per arrivare a toccare il cuore della gente, per innescare quei sentimenti di ricchezza interiore così difficili da scorgere nei marasmi della quotidianità malvissuta. I fluidi di una spiritualità laica e popolare che pervadono i luoghi sacri dell’arte, i musei, le gallerie, i libri di storia.
Può darsi che l’arte in alcuni casi faccia anche politica ma è inevitabile non lasciare fuori dal discorso la geografia di questi fenomeni, la tesi degli artisti del Sud, per esempio, che vivono in dipendenza di un vincolo di sangue e di terra inalienabile, un magma intellettuale profondo che si muove nelle viscere di ognuno di essi, anche di quelli che vivono altrove.
Si pensi a Guttuso o a Migneco, portatori universali di assoluti fisiognomici legati alle loro origini geografiche.
Pertanto non si può fare critica se non si capisce che la differenza basata sulla geografia degli artisti esiste, pure se di una strana differenza si tratta. Una differenza che unisce invece che separare l’artista dal mondo delle sue relazioni. .
Giusy Novello è un’artista del nostro Sud che ha scelto di non lasciare la sua terra, accettando il caro prezzo del compromesso dentro gli abiti “double-face” a volte della libertà e a volte dell’accettazione. Mai quelli della rinuncia. Mai la rinuncia ad alzare la propria voce nel gesto inesauribile e inalienabile che l’artista compie sul mondo.
Lo stile è aspro, come il nero vino del piccolo paese in cui vive, Pachino; un ordine volutamente scarno per prendere le distanze da eventuali letture troppo semplicistiche o di maniera. Giusy Novello pone le basi progettuali del suo lavoro su tematiche ambiziose e complesse perché forte è il sentimento che sta all’origine, la vita, la donna, la società, interpretati attraverso l’uso giudizioso di una simbologia cara ai pittori contemporanei e conterranei i cui modelli estetici traspaiono attraverso le opere in quanto cifra comune, imprinting di una originalità incontestabile. D’altra parte gli studi d’arte dell’autrice non possono non aver creato e plasmato un assoluto estetico personale e autentico la cui peculiarità passa attraverso le scelte tecniche che di tela in tela l’autrice inventa e reinventa adoperando materiali insoliti per una ricerca ancora più profonda, ancora più mirata alla materializzazione di una idea, di una rivoluzione possibile. Un artista quindi autentico e accattivante nella misura in cui le parole che descrivono il suo lavoro si esauriscono per lasciare posto all’infinita esperienza dello sguardo di ciascuno di noi, a maggior ragione di noi conterranei che condividiamo con la pittrice la comune appartenenza geografica.
(Salvatore Zito per Galleria Roma - Siracusa)