Vetri Paolo - 800siciliano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
Vai ai contenuti

Vetri Paolo

V
Vetri Paolo, (Enna,2 Febbraio 1855 - Napoli,2 Maggio 1937).

Figlio di Francesco e Maria Notaro, fin dall’infanzia si dedicò alla pittura, per cui il Consiglio Comunale del paese gli assegnò una pensione mensile di L.50. Appena dodicenne si trasferì a Napoli dove frequentò lo studio di Morelli e successivamente l’Istituto di Belle Arti . A diciotto anni prese parte ad un concorso bandito a Palermo e vinse il pensionato governativo di pittura. Nel 1871 espose alla Promotrice Salvator Rosa Un nuovo menestrello, è ancora presente nel 1875 con il dipinto Museo e nel 1879 con un acquarello dal titolo Pastorella del Cairo. Vetri dipinse sulla facciata del Duomo di Amalfi una Madonna dell’Assunta su un bozzetto del Morelli e per la chiesa di Ragusa in Sicilia due grandi pale di altare San Gregorio e San Giovanni Battista. Dipinse il Sipario del Teatro di Santa Maria Capua Vetere rappresentandovi Le favole Atallone. Molti suoi affreschi nelle sale della biblioteca Lucchesi-Palli. Aveva sposato Eleonora, figlia di Morelli.

Sue opere sono visibili presso la Civica Galleria d'arte moderna di
Palermo,la Chiesa di San Domenico Soriano a Frosinone,il Duomo di Cosenza,la Reggia di Caserta e la Calcografia di Roma .



Dal sito  www.vivienna.it/personaggi   si riporta  :

" Paolo Vetri nasce ad Enna il 2 febbraio 1855 da Francesco e Maria Notaro.
Mostra subito un'innata tendenza al disegno, dimostrando un talento tale da ottenere a soli dodici anni una pensione mensile dal consiglio comunale di Enna, grazie all'interessamento dell'avv. Paolo Longi. Nel 1867 si reca a Napoli, accompagnato da Napoleone Colajanni, per frequentare lo studio di Giuseppe Mancinelli dove conosce Domenico Morelli, grande pittore napoletano, di cui diviene prima allievo e poi genero. Dopo aver frequentato per tre anni l'Istituto di Belle Arti di Napoli, nel 1874 vince il concorso per il pensionato artistico della Sicilia insieme ad Ettore Ximenes. Espone diverse volte alla «Promotrice» di Napoli e una volta alla Mostra Nazionale di Napoli, ottenendo un lusinghiero successo, risultato straordinario considerata la giovanissima età dell'artista. A soli 21 anni esegue i suoi primi affreschi nella Cappella Rotondo della Villa alle Due Porte. Nel 1879 si reca a Firenze dove stringe amicizia con il pittore Ettore De Maria Bergler ed ha modo di conoscere direttamente la pittura dei macchiaioli che non lascia indifferente l'artista ennese come evidenziato in alcune sue opere, quali i grandi dipinti "Convalescenza" e "Casa di campagna", realizzate successivamente.
La sua intensa attività, testimoniata dalla partecipazione ad importanti
esposizioni in Italia e in tutta Europa ( Napoli, Torino, Milano, Palermo, Berlino, Londra, Leningrado ), non gli impedisce di tornare spesso nella tanto amata sua terra natìa come testimoniano le numerose opere realizzate ad Enna (oli e disegni) che raffigurano personaggi e paesaggi ennesi. La pittura a fresco, tecnica particolarmente amata dal Vetri, gli dà molte soddisfazioni. Grazie ai diversi incarichi ricevuti ha modo di realizzare numerosi affreschi nell'Italia meridionale: Chiesa del Gesù, Chiesa di Santa Brigida e Biblioteca Lucchesi Palli a Napoli - Chiesa di S.Alfonso a Pagano (Salerno) - Villa Pajno, Basilica di S.Francesco e L'Ospizio dei Ciechi a Palermo - Duomo di Amalfi.
Degni di essere ricordati alcuni dipinti: "Dolore materno" (esposto a Berlino), "Una Scena pastorale" (esposta a Londra), "Zingara" (Stanza del Sindaco di Enna), "Ritratto di vecchia" (Museo Alessi di Enna), "Malinconia" (Coll. Cammarata Piazza Armerina) "Ritratto di Salvatore Lo Forte", "Fanciulla che esce dal bagno" e "Dante e Virgilio dinanzi la barca di Caronte" (Galleria d'Arte Moderna di Palermo), "S.Gregorio Magno" e "S.Giovanni Battista" (Cattedrale di Ragusa).
Fra i disegni e bozzetti, da ricordare i numerosi ritratti dell'amatissima moglie Eleonora Morelli e il bozzetto raffigurante "L'incoronazione della Vergine" (Museo Alessi di Enna), preparato da Vetri per affrescare la cappella del SS.mo Sacramento della chiesa Madre di Enna, affresco mai realizzato e presente per sempre nel suo cuore e nel suo animo di straordinario artista.
Ricca di soddisfazioni anche la carriera di insegnante: insegna per un
trentennio nell'Istituto dì Belle Arti a Napoli e scrive sulla "Teoria della
Visione e della Prospettiva". II 2 maggio del 1937 muore a Napoli assistito dalla figlia Virginia " .

Dal sito www.ilportaledelsud.org   si riporta :

" Nato a Castrogiovanni (Enna) nel 1855.
Studiò all'Istituto di Belle Arti a Napoli dove fu apprezzato da Domenico  Morelli, di cui sposò la figlia Eleonora. Nel 1875 l'opera Le mummie (1874)  venne esposta alla Promotrice di Napoli; nel 1877 presentò Quanti dolci pensieri, quanto desio.Della consistente produzione dell'artista si ricordano Il segreto e Gesù in casa del sommo sacerdote (1885), Nello studio (1915-16), La moglie di Putifarre (1922), Una giovinetta cristiana nell'AIhambra (Esposizione di Torino, 1880), Dolore materno (Berlino, 1883), Scena pastorale (Londra, 1888); Zingara e Impressioni di fiori (Venezia, 1910).
Eseguì anche opere le cattedrali di Ragusa, Cosenza e Crotone, ed affreschi  a Napoli (cappella Rotondo; chiese del Gesù Vecchio, di Santa Brigida, San Domenico Soriano e San Vitale a Fuorigrotta), nel duomo di Amalfi e nella  chiesa di San Francesco a Palermo, per la cupola della basilica di  Sant'Alfonso a Pagani, presso Salerno. Affrescò anche l'Aula Magna dell'Università di Napoli
Morì a Napoli nel 1937 " .

Bibliografia :
-M. Limoncelli :Paolo Vetri,Napoli,1938
-M.C.Di Natale : Paolo Vetri,Enna 1990 .

 

 


Torna ai contenuti