Camarda Francesco
C
Camarda Francesco, (Palermo 31 ottobre 1886 - 9 dicembre 1962).
Ritratto di Francesco Sinatra eseguito da F. Camarda
Studiò all'Accademia delle Belle Arti di Palermo e di Firenze, dove conobbe e strinse amicizia con Armando Spadini; espose allle Biennali di Venezia e Quadriennali di Roma.
Sue opere sono conservate nelle Gallerie d'Arte Moderna di Palermo e di Roma; nei Musei di Agrigento e di Trapani; nella Biblioteca Comunale e nel Tribunale di Palermo .
Trasferitosi a Palermo appena sedicenne, venne introdotto all’Accademia di Belle Arti da Mario Rutelli e fu alunno di Francesco Lojacono.Compì viaggi di studio a Venezia, Napoli e Firenze, città nella quale il suo quadro Caino e Abele fu premiato con medaglia d’oro.
Svolse una fortunata attività di ritrattista e di pittore di animali. Partecipò alla II Esposizione Nazionale giovanile di Belle Arti a Napoli con una personale e a Roma dove vinse il primo premio per il pensionato, coi dipinti Adolescenti in riva al fiume e Operai che battono il ferro sull’incudine. Si fece conoscere presto per le sue qualità di buon disegnatore, coloritore fresco e vivace, pieno di grazia. E’ ritrattista e animalista rapido e veritiero, cesellatore valoroso.Negli anni della I guerra mondiale partecipò alla "Mostra del Ventaglio" a Palermo organizzata al fine di raccogliere fondi per la patria Ha partecipato alle principali esposizioni italiane e straniere, ed ha tenuto fortunate mostre personali in varie città. Alcune sue opere: Teste di caprette; Le sorelle; Sperduto, Aspettando il pasto; Caprette in movimento ( vaso in argento cesellato), acquistata dal Re alla Prima Biennale Romana; "Senso e sorriso; Nudo e Il caprettino, nella Galleria di Palermo; In grembo; Fioritura e tante altre , nella Galleria d’Arte Moderna di Roma; Confidenze, nella quale è più che mai caratteristico, perché fa spiccare quel non so che di malizioso che traspare dall’espressione e dall’atteggiamento dei due bambini ritrattivi. E’ presente alla II Biennale Romana, alla 29° Mostra Internazionale di Pittura a Pittsburg, alla 95° Mostra del Centenario degli Amatori e Cultori, a una personale alla Galleria Scopinich di Milano, alla II Mostra Nazionale del Bambino nell’arte. La partecipazione a tali mostre fecero conoscere il maestro in un più ampio circuito di critica e di pubblico.
Camarda decise di non aderire a gruppi e correnti artistiche del suo tempo per non rinunciare alla propria indipendenza. Si apprezza in lui quell’autonomia artistica che ce lo presenta quale anticonformista. Con quei colori così vivi, si richiama alla concezione dionisiaca della vita e al culto pagano della bellezza corporea Morì a Palermo il 9 dicembre 1962, o secondo altre fonti,1972.
F.Camarda, abile ritrattista prediletto dai committenti dell'epoca, era considerato l'ultimo valoroso esponente del naturalismo.
Per Cucchetti,"non è un paesagista, ma l'elemento capitale è nelle tele del
Camarda la figura ".
Per Cucchetti,"non è un paesagista, ma l'elemento capitale è nelle tele del
Camarda la figura ".
Per R. Collura :
" i suoi lavori di vaga derivazione morelliana sono caratterizzati da edonistiche esuberanze formali in accensioni cromatiche di schietta impronta mediterranea e sembrano tuttavia rappresentare la conclusione di alcuni aspetti di quella tradizione pittorico-decorativa che
in Sicilia affonda radici negli abilissimi affrescatori del '700 " .
" i suoi lavori di vaga derivazione morelliana sono caratterizzati da edonistiche esuberanze formali in accensioni cromatiche di schietta impronta mediterranea e sembrano tuttavia rappresentare la conclusione di alcuni aspetti di quella tradizione pittorico-decorativa che
in Sicilia affonda radici negli abilissimi affrescatori del '700 " .
Degna di menzione la Mostra Retrospettiva alla Galleria Flaccovio(PA,1964).
Bibliografia :
-M. Guerrisi : F. Camarda,Palermo,1960 .
-M. Guerrisi : F. Camarda,Palermo,1960 .