Patania Giuseppe
P
Patania Giuseppe, (Palermo,18 Gennaio 1780 - 23 Febbraio 1852).
Fu allievo del Velasco e del Riolo, poi le lezioni all’Accademia del Nudo, e si dedicò all’affresco sacro, al ritratto ad olio, all’acquaforte Lavorò su commissione, per affreschi di chiara derivazione accademica. Realizzò in seguito ritratti e dipinti di soggetto mitologico e numerose pale d’altare. Fu anche disegnatore e illustratore. Si rammentano fra i suoi lavori murali: Il martirio di San Placido, nella Cattedrale di Nicosia; La Trasfigurazione, nella chiesa dei basiliani in Randazzo; Santa Chiara, nella chiesa omonima di Salemi; e a Palermo: le decorazioni a fresco nella sala della Udienza a Palazzo Reale; La flagellazione, nella chiesa della Magione; La Madonna della Catena, nella chiesa di San Giuseppe; La Trinità, nell’altare maggiore della chiesa di Monte Oliveto; La Trasfigurazione, La Cena, Il Battesimo, nella chiesa di San Nicolò d’greci. Nel Palazzo Reale di Palermo vi sono inoltre i ritratti ad olio del Cardinale Gravina; del Principe di Campofranco e del Marchese delle Favare; nella Biblioteca Comunale della stessa città sono conservati i ritratti di Vincenzo Bellini e di altri illustri siciliani; un bellissimo Ritratto di sacerdote si ammira nella Galleria d’Arte Moderna palermitana, di recente apertura. Presso l’avv. Alfano trovasi una leggiadra Testa di fanciullo. La Galleria degli Uffizi di Firenze ha il suo Autoritratto.
Altresì sue opere trovansi presso il Museo Diocesano(PA),La Chiesa di San
Demetrio e la Chiesa di San Giorgio(Piana degli Albanesi),Museo Regionale Pepoli(TP) .
Aveva frequentato lo studio di Velasco e poi l'Accademia del Nudo.
Per I. Bruno, Platania era "il miglior ritrattista palermitano,pur toccando tutti i generi dell'Ottocento " .
Per M. Accascina, "riuscì ad attuare quel compromesso tra pittura edonistica,pittura mistica,storica, religiosa, che fu di decennio in decennio,il mutevole ideale della prima metà del secolo"e Lo giudicava " il re della pittura neoclassica e della pittura romantica,incontrastato signore per 50 anni di pittura siciliana " .
Rotto bruscamente il sodalizio con il suo Maestro Velasco, trovò protezione nell'erudito A.Gallo,che gli commissionò i ritratti di uomini illustri . Dipinse fino a 3 ore prima di morire.
Degna di menzione la Retrospettiva alla GAM(PA,6 Giugno 1998).
Bibliografia :
-A.Gallo : Necrologio di G. Patania,in "Giornale Ufficiale di Sicilia,n.48,2 Marzo1852 .
-I. Bruno : G. Patania,prefazione di M.C.Di Natale,Caltanissetta-Roma,1993 .
-Catalogo della mostra,a cura di A. Purpura,Palermo 1988 .
-I. Bruno:Kalòs,n.1,anno VIII,1996 .