Pardo Gennaro - 800siciliano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
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Pardo Gennaro

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Pardo Gennaro, (Castelvetrano,12 Aprile 1885 - 4 Settembre 1927).

Le sue prime esperienze artistiche ebbero inizio negli anni del Liceo sotto la guida di Augusto Palumbo a Trapani. Finito il Liceo fu nel 1884 a Palermo per frequentare i corsi della facoltà di Giurisprudenza. Fu proprio qui che cominciò l’amicizia con Francesco Lo Jacono, rinomato pittore del momento che lo incoraggiò all’arte. Così le sue prime opere risentono del maestro ed amico. Nel 1890 consegue la laurea di Giurisprudenza e nel 1892 fece il militare a Napoli.

Cominciò così per Pardo quel periodo che anche stilisticamente possiamo chiamare napoletano e che si protrasse fin dopo che ebbe terminato gli studi Accademici. Nel 1898 lascia l’Istituto di Belle Arti per ritornare nella città natale ove restaura gli affreschi della Chiesa di S. Giovanni Battista. Delle sue opere si ricordano: Campagne di Castelvetrano; Marina di Selinute; Giardino; Rovine di Selinunte; Marinella; Spiaggia con rocce; Scirocco; Arco; Bosco; Il vaso di Pandora( sipario per il teatro di Castelvetrano); San Giovanni in carcere e vari studi ove sempre si delinea l’amore dell’artista per la natura. Nel 1904 alla Promotrice "Salvator Rosa" di Napoli espose un Empedocle tra i selinuntini; e a Palermo espose: Le braccia che non combattono, e a Milano, nel 1906, alla Mostra tenutasi per l’inaugurazione del nuovo Valico del Sempione, Dall’Acropoli. Più tardi rinuncerà definitivamente alle composizioni storiche e mitologiche per dedicarsi al paesaggio campestre e marino. Il colore diviene più fluido e brillante, la pennellata più sciolta. Dopo la prima guerra mondiale Pardo attraversa un periodo di sconforto e di crisi in cui comunque riesce ancora a dare delle belle opere pittoriche. Nel 1927 partecipò alla Promotrice di Torino.
Sue opere trovansi presso la Civica Galleria Empedocle Restivo(PA), la sala Consiliare(Castelvetrano).

 


L'ultimo fedele continuatore di Lojacono, G. Pardo, divenuto popolare come "il pittore di Selinunte", testimonia la rinnovata fortuna di quello splendido sito archeologico. Particolare attenzione merita la tela del sipario,opera di Pardo, raffigurante "Empedocle tra i Selinuntini" presso  il Museo Selinusa Castelvetrano

Bibliografia :
- F.Geraci : G.Pardo in Emporium,LXXIII,437,Maggio 1931.
-Catalogo della mostra(G.Pardo,Castelvetrano-TP,Municipio,1958) a cura di B. Patera.

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