Pirrone Giuseppe
P
Pirrone Giuseppe, Nato a Borgetto (PA) il 5 Novembre 1898 e morto a Roma il 23 Febbraio 1978
Pirrone , il netino adottivo
Giuseppe Fortunato Pirrone è nato il 5 Novembre 1898 a Borgetto(PA) da un padre, Pietro, lavoratore agricolo, e da un’orfanella, Elvira Emilia Resso (1877-1911) : la data vera risale al 3 Novembre,ma forse a causa della Celebrazione dei Defunti,fu ritardata l’iscrizione all’anagrafe .Rimane a Borgetto fino all’età di 3 anni e mezzo ; il padre,impiegatodi Prefettura, è trasferito dapprima a Mazara del Vallo(1902-1903) e poi ad Alcamo,dove frequenta le Scuole Elementari e la prima Tecnica .Nell’Aprile/1910 il padre,per ragioni di lavoro,si trasferisce a Noto(Sr),città di cui Peppino si innamora subito,dato il suo trasporto per le Arti .Nell’Ottobre 1911,nel periodo dell’epidemia spagnola,muore la madreElvira ed il padre,nel 1912,sposa in seconde nozze una ragazza del luogo,da cui poi ha 3 figli,due femmine ed un maschio,di nome Gaspare Appena quindicenne,modella un S. Corrado in creta e lo espone tra duesteariche sul davanzale della finestra di casa,in Via Cavour , angoloVico F. Tortora,in attesa del passaggio della Sacra Urna il 19/2/1913 ;inizia l’attività artistica a Noto ed ha i suoi primi successi con 3 opere:Vera,Giacometta e Rina Corsi . Per il lungo soggiorno(1909-1929) soleva dichiararsi “netino” ,però è vissuto a Roma,con studio in Via Guglielmotti N.57,dove è morto il 23 Febbraio 1978 alle ore 4 a 79 anni : riposa nella cappella eretta nel sito cimiteriale donatogli dal Comune di Recanati,insieme alla moglie,la pittrice netina Maria Mauceri ( Noto, 7 Marzo 1905 – Roma, 9 Settembre 1986 ) , da cui però,per un fibroma uterino,non ha avuto figli ; unica erede è una nipote,tale signora Zagarella da Pozzallo,figlia di una delle due sorelle .Ha decantato come nessun marchigiano tutte le opere di Giuseppe Leopardi e la città di Macerata e di Recanati : un Crocifisso è collocato nella Chiesa Collegiata di S. Giovanni (Macerata)ed un’Obelisco Triangolare a Recanati (1973) . Nell’Aprile 1918 è chiamato alle armi alla 39° Fanteria a Napoli ; nel Febbraio 1919 è congedato e ritorna a Noto ; nel frattempo ha conseguito alle Scuole Normali di Noto(1918) il Diploma di Insegnante Elementare . In quel periodo conosce il pittore-decoratore,prof. Matteo Santocono,che non tarda ad avvedersi della natura poliedrica del suo ottimo allievo, e Lo segue nelle decorazioni dei soffitti .
Dall’Ottobre 1922 fino al 1927,frequenta l’Accademia BB.AA.(Palermo):maestri per la scultura,Antonio Ugo(1870-1950),di tendenze naturalistiche, e ,per il disegno, Archimede Campini(1884-1950),che Lo fa rimanere fedele al rigore stilistico del disegno.Si diploma,già sposato,nel 1928 all’Accademia Reale di Napoli con 29 su 30,sotto la guida del Maestro Luigi De Luca,vincendo uno dei due premi della Fondazione Rossi ed un viaggio d’istruzione in Germania . Rientra a Noto,insegna disegno all’Istituto Magistrale,ma dal giorno 8 Gennaio 1930 si dimette e si trasferisce a Roma, da dove inizia ad affermarsi come scultore ritraendo ministri e personalità e da dove non si muoverà più . Nel ‘48 conosce il marchigiano Guido Mestica di Apiro,Provveditore agli studi di Roma,che istituisce il Centro di Educazione Artistica e Lo nomina uno dei dirigenti per l’insegnamento della ceramica agli insegnanti fino al 1964,anno in cui va in pensione .
Per due anni scolastici 1967-1969 ha ricoperto,chiamato dal Direttore Nunzio Sciavarrello, la cattedra di scultura all’Accademia BB.AA. di Catania fino al 70° anno di età ;altresì,aderente alla CISL-Artisti,è stato Segretario Nazionale del Sindacato Artisti Italiani dal 1964 al 1971. Amico fraterno dei pittori Ciccio Patanè(1902-1980),Pippo Civello, Lamberto Ciavatta,degli scultori Sgandurra,Assenza,Poidimani e Monica, del poeta Giovanni Grasso,del prof. E. Papa,che ha curato nel 1970 una sua monografia d’arte, <l’Ellenico> Peppino ha partecipato alla Quadriennale (Roma,’52,’56,’60.’64) ed alla XXIV,XXVII,XXVIII Biennale(Venezia), con mostra Personale nell’ultima,alle Mostre Internaz.li di Scultura di Carrara e Trieste,a tutte le Mostre Europee della Medaglia ( F.I.D.E.M. di Paris ) dal 1953 al 1977 . Il suo primo ritratto è il ritratto di Socrate Ciccarelli(Roma,1932),poi la tomba Landogna(Noto,1934),Ritratto di Ciccio Accardo(‘36), la Sonnambula(’37),Busto di Monsignor Blandini (’38) e di Monsignor Calabretta(’75) per la Cattedrale di Noto,Ritratto di Salvo Monica(’76),e Medaglia per la Madonna della Scala(’76) .
Mostre Personali:Brigate Amici dell’arte(Macerata,’51,’52), Sale dell’Accad. Naz.le S. Luca(Roma,’55),Sale dell’Agost.na(Roma,’66).Artista della medaglia, vanta una vasta produzione di medaglie, esposte alle mostre di Paris, Roma, Praha, Atene, Stoccarda, Madrid ed Amburgo .
Due sue medaglie sono visibili presso S.p.A. Fratelli Lorioli – Milano .Memore della lezione dei coniatori siracusani Eumene, Euclida e Cimone, ha rinnovato i fasti rinascimentali del Pisanello ed ha dedicato una serie di omaggi a Segni, Somigliano, Einstein, Berenson,Carrà, Hemingway, Morandi, Baudelaire, Paolo VI, Renoir,J.F. Kennedy, Martelli, Tomasi di Lampedusa, Mangano, Quasimodo, De Chirico, Brunello, Papalia, Seccia, Gozzano, Giannelli, Romagnoli, Dogliotti, Ferrabino, Comes, Rossi, Mestica,Sibilia, Pascoli, Bosco, Sciavarrello, Guidi, Morbiducci, Morselli, Catalano, Cola Pesce, A. Ugo, e ad alcuni famosi personaggi netini, Giuseppe Pirrone, Pietro Pirrone, Giuseppina Pirrone,S. Corrado Gonfalonieri,Vincenzo Marotta, Corrado Costanzo, Vincenzo Littara, Rocco Pirri, Antonio Corsetto, Mariannina Coffa (la Saffo di Noto), Giovanni Marrasio, Giovanni Aurispae Ascenso Mauceri . Nella sua proficua produzione un posto di primo piano occupa la Figura Femminile, Mia Nonna, Ritratto di Nicoletta, Tina Di Lorenzo (’34),Mia Madre (’36)Basiliola (’41),Idolo (‘50), Eulalia (’51), Lucilla(’51),Susanna ed Eva(’51),Cleo(’63),Clara(’63),Medusa(’64).
Ha conseguito il Premio Naz.le ,la Soffitta di Terni,col bronzo “Eterno Femminino”(1950) e la medaglia d’oro per le sculture ceramicate alla Mostra del Mezzogiorno d’Italia(’53),Premio Cicogna(’55),ha partecipato alla I Mostra d’arte(Linguaglossa,’55) ; l’Accademia Naz.le di S. Luca
Gli ha conferito il premio Einaudi 1955 per la scultura . Premio Città di Noto(’67), Mostra 2° Acino d’oro (Pachino,’73).
Nel 1973 ha partecipato con Samonà e Gregotti ai progetti per il nuovo Centro di Gibellina ed è stato premiato alla I° Biennale Dantesca(’73) . Ha lavorato per la Città del Vaticano (Musei Vaticani –Sala Pinturicchio) e per il Governo Libico ( “Cavaliere arabo su cavallo rampante”,destinato al porto di Tripoli ).
Nel 1963 ha eseguito la porta del Battistero della Chiesa di S. Giovanni in Campi Bisenzio(Firenze) sull’Autostrada del Sole ed inoltre un artistico Altare Maggiore nella Chiesa dei SS. Cosma e Damiano ad Alberobello (Bari,’67),la statua della Madonna della Pace sul Monte Scalambra (Frosinone,’76),numerose opere d’arte sacra presso la Cattedrale ed il Seminario ad Acireale(CT) .
Ha realizzato per la Città del Vaticano la “Colonna della Fede” custoditanella sezione di Arte Moderna dei Musei Vaticani, la “Vita di Cristo” per la rilegatura del canone di Paolo VI, un rilievo “ Voto alla Vergine” per l’appartamento di Sua Santità Paolo VI , e sempre per Paolo VI la medaglia ufficiale del primo viaggio in Palestina . Voto alla Vergine in gesso e Vita di Cristo in bronzo sono anche presenti nella galleria d’Arte Contemp.nea ”Elvira Emilia Pirrone Resso” di Noto. Altra sua opera visibile trovasi presso il Battistero della Chiesa di San Mauro Abate ad Acicastello(CT) : trattasi del bassorilievo in stucco bronzato “Samaritana al pozzo di Giacobbe .
Sue opere sono visibili anche nei Musei di Paris,Roma,Oslo, Shelley, Copenaghen, Wrocraw, Sheffield, Stoccolma, Madrid, Isola di Formosa, alla Galleria d’Arte Sacra di Milano-Niguarda(Sala Pirrone),Galleria Pro Civitate Christiana di Assisi, GAM di Roma, Santuario di Guadalupe, New Columbus (Pensilvania) ed in America,alla Pinacoteca Zalantea di Acireale (CT), presso la Chiesa Madre di Borgetto( l’ acquasantiera), ed inoltre numerose opere della sua collezione privata di autori vari sono state donate al Museo Pirrone di Noto .
A Noto sono fruibili le seguenti opere : Altare del S. Cuore in Cattedrale, Busto a C. Sgroi al Liceo Classico,Testa di C. Nicolaci, Principe di Villadorata presso il Palazzo Villadorata,Testa di S. La Rosa,presso lo studio dell’avv. E. La Rosa, e decorazioni o pitture artigianali da lui eseguite in casa Accardo,Perna,Di Giovanni,Landogna,Cassone, Landolina,Di Lorenzo, Di Liberto, Principe di Villadorata, Can. Tafaro, Barone Granieri,ex-Circolo dei Nobili,Notaio Bonfanti,Notaio Dejean e presso il Santuario di S. Corrado di fuori ; numerose opere sono infine in possesso del suo figlioccio di cresima,il defunto pasticciere netino, Corrado Costanzo,del tappezziere ‘Nzino Ruscica,del Prof. Landogna, dell’ex-giocatore della Netina,Nino Amante,del critico d’arte,Bigi .
E’ stato autore del San Corrado in preghiera posto nella Grotta dei Pizzoni presso il Santuario della Valle dei Miracoli(’36) , del portaledi bronzo della Cattedrale(’83),del bel medaglione di S. Corrado, del bronzetto S. Corrado Confalonieri nel Museo di Noto,del bozzetto premiato per il monumento a San Corrado alle porte di Noto, del bel bronzo di S. Corrado,ora al Palazzo Vescovile, del bronzo di 120 x 70 per le due ante d’un portone in lodi di S. Corrado, ora nel Museo di Noto; ai Giardini Pubblici è ben visibile la statua di Matteo Carnilivari,così come nella parte sud-ovest si notano i 4 busti marmorei,raffigurantiG.Aurispa,R. Pirri,C. Avolio,G.Cassone . Sabato 28 Giugno 2003 alle ore 18, presso l’ex-Monastero di Santa Chiara,al Corso V. Emanuele, a Noto c’è stata l’inaugurazione del Museo Pirrone
PIRRONE, novello Pisanello
Lo scultore, medaglista e caricaturista, Giuseppe Fortunato Pirrone, detto Peppino, e nato il 5 Novembre 1898 a Borgetto (PA) da un padre, Pietro, lavoratore agricolo, e da un' orfanella, Elvira Emilia Pirrone Resso (1877 -1911): la data vera risale al 3 Novembre, ma forse, a causa delle celebrazioni dei defunti, fu ritardata l' iscrizione all'anagrafe . Rimane a Borgetto fino all'età di 3 anni e mezzo; il padre, impiegato di Prefettura, e trasferito dapprima a Mazara del Vallo ( 1902 - 1903) e quindi ad Alcamo, dove frequenta le Scuole Elementari e la prima Tecnica .
Nell'Aprile 1910 il padre, per ragioni di lavoro, si trasferisce a Noto (Sr), città ingegnosa, di cui Peppino si innamora subito, dato il suo trasporto per le Arti . Nell' Ottobre 1911, nel periodo della epidemia di spagnola, muore la madre Elvira ed il padre, nel 1912, sposa in seconde nozze una ragazza del luogo, da cui poi ha due figlie femmine ed un figlio maschio, di nome Gaspare. Appena quindicenne, modella un S. Corrado in creta e lo espone tra due steariche sul davanzale della finestra di casa, in Via Cavour, angolo Vico F. Tortora, in attesa del passaggio della Sacra Urna il 19 Febbraio 1913 ; inizia l'attività artistica a Noto, giardino di pietra, ha i suoi primi success! con 3 opere: Vera, Giacometta e Rina Corsi. Per il lungo soggiorno ( 1909 - 1929 ), soleva dichiararsi " netino " , però e vissuto, con studio in Via A. Guglielmotti N. 57, a Roma, dove e morto il 23 Febbraio 1978 alle ore 4, ad oltre 79 anni: riposa nella cappella eretta nel sito cimiteriale donatogli dal Comune di Recanati, insieme alla moglie, la pittrice netina Maria Mauceri ( Noto 7 Marzo 1905 - Roma 9 Settembre 1986 ), da cui però, per un fibroma uterino, non ha avuto figli; unica erede e una nipote, tale signora Zagarella da Pozzallo, figlia di una delle due sorelle .
Il " greco " Peppino Pirrone ha decantato come nessun marchigiano tutte le opere di G. Leopardi e la città di Macerata e di Recanati: un Crocifisso e collocate nella Chiesa Collegiata di S. Giovanni a Macerata ed un' Obelisco Triangolare a Recanati (1973 ). Nell' Aprile 1918 e chiamato alle armi, alla 39° Fanteria a Napoli; nel Febbraio 1919 e congedato ed ritorna a Noto: nel frattempo ha conseguito alle Scuole Normali di Noto (1918) il Diploma di Insegnante Elementare. In quel periodo conosce il pittore - decoratore Prof, Matteo Santocono, che non tarda ad avvedersi della natura poliedrica del suo ottimo allievo, e Lo segue nelle decorazioni dei soffitti .
Dall' Ottobre 1922 fino al 1927, frequenta l'Accademia BB. AA. di Palermo : maestri per la scultura Antonio Ugo, di tendenze naturalistiche, e, per il disegno, Archimede Campini, che lo fa rimanere fedele al rigore stilistico del Rinascimento. Si diploma, gia sposato, nel 1928 air Accademia Reale di Napoli con 29 su 30, sotto la guida del Maestro Luigi De Luca, vincendo uno dei due premi della Fondazione Rossi ed un viaggio d'istruzione in Germania.
Rientra a Noto, città barocca, insegna disegno all'Istituto Magistrate, ma dal giorno 8 Gennaio 1930 si dimette e si trasferisce a Roma, da dove inizia ad affermarsi come scultore ritraendo ministri e personalità e da dove non si muove più .
Nel 1948 conosce il marchigiano Guido Mestica di Apiro , Provveditore agli Studi di Roma, che istituisce il Centro di Educazione Artistica e Lo nomina uno dei dirigenti per per l'insegnamento della ceramica agli insegnanti fino al 1964, anno in cui va in pensione . Per due anni scolastici 1967 -1969 ha ricoperto la cattedra di scultura all'Accademia BB. AA. di Catania, fino al 70° anno di età ; altresì, aderente alla CISL - Artisti, ne è stato Segretario Nazionale dal 1964 al 1971. Amico fraterno dei pittori Ciccio Patanè, Pippo Civello, Lamberto Ciavatta e degli scultori Sgandurra, Assenza, Poidimani e Monica, del Prof. E. Papa, che ha curato nel 1970 una sua monografia d'arte, del poeta Giovanni Grasso, l'Ellenico Peppino Pirrone ha partecipato alla Quadriennale (Roma,' 52,' 56,' 60,' 64 ) ed alla XXIV, XXVII, XXVIII Biennale di Venezia, con mostra Personale nell'ultima, alle Mostre Internazionali di Scultura di Carrara e Trieste, a tutte le Mostre Europee della Medaglia (F.I.D.E.M.di Paris) dal 1953 al 1977.
Il suo primo ritratto e il Ritratto di Socrate Ciccarelli ( Roma, 1932), poi la Tomba Landogna ( Noto, 1934), Ritratto di Ciccio Accardo ( Noto,1936), La sonnambula ( ' 37), Busto di bronzo di Mons. G. Blandini ( '38) e di Mons. Calabretta ( '75) per la Cattedrale di Noto, Ritratto di Salvo Monica ( '76) e Medaglia per la Madonna della Scala ('76 ) .
Mostre Personali: Brigate Amici dell' Arte ( Macerata, '51,'52 ), Sale dell' Accademia Nazionale di S. Luca ( Roma,'55), Sale dell' Agostiniana (Roma,'66).
Artista della medaglia, vanta una vasta e qualificata produzione di medaglie, esposte alle mostre di Paris, Roma, Praga, Stoccarda, Atene, Madrid, Amburgo : memore della lezione dei coniatori siracusani Eumene, Euclida e Cimone, ha rinnovato i fasti rinascimentali del Pisanello, ha dedicato una serie di omaggi a Segni, Momigliano , Einstein, Berenson, Carrà, Hemingway, Morandi, Baudelaire, Paolo VI, Casorati, Gui, Verga, Pirandello, Ungaretti, Totò, Renoir, J. F.-Kennedy, Martelli, Tomasi di Lampedusa, Mangano, Quasimodo, De Chirico ed ad alcuni famosi personaggi netini, Vincenzo Littara, Rocco Pirri, Mariannina Coffa (la Saffo di Noto), Antonio Corsetto, Giovanni Marrasio, Giovanni Aurispa ed Ascenso Mauceri .
Nella sua proficua produzione un posto di primo piano occupa la figura femminile, Mia Nonna, Ritratto di Nicoletta, Tina Di Lorenzo ('34), Mia Madre ('36), Basiliola ('41), Idolo ('50), Eulalia ('60), Lucilla ('51), Susanna ed Eva ('51), Cleo ('63), Clara ('63), Medusa ( '64). Ha conseguito il Premio Nazionale la Soffitta di Terni, col bronzo " Eterno femminino " ( 1950 ) e la medaglia d'oro per le sculture ceramicate alla Mostra del Mezzogiorno d'ltalia ( '53 ), Premio Cicogna ('55 ), ha partecipato I mostra d'arte (Linguaglossa, 1956); l'Accademia Nazionale di San Luca gli ha conferito il Premio Einaudi 1955 per la scultura, Premio Citta di Noto ('67), Mostra 2° Acino d' oro (Pachino, '73 ), nel 1970 ha partecipato con Samonà e Gregotti ai progetti per il nuovo Centro di Ghibellina, e stato premiato alla I Biennale Dantesca ('73 ) .. Ha lavorato su ordinazione della Città del Vaticano ( Musei Vaticani - Sala Pinturicchio ) e del Governo Libico a Tripoli.
Dal 1959 e stato Segretario Generale del Sindacato Artisti Italiani; nel 1963 ha eseguito la porta del Battistero della Chiesa di San Giovanni in Campi Bisenzio (Firenze), sull'Autostrada del Sole ed inoltre un artistico altare maggiore nella Chiesa dei SS. Cosma e Damiano ad Alberobello ( Ba,' 67), la monumentale statua della Madonna della Pace sul Monte Scalambra ( Frosinone,' 76) e numerose opere d'arte sacra presso la Cattedrale ed il Seminario ad Acireale ( CT ) . Ha rifiutato ogni onorificenza, tranne quella che il 23 Dicembre 1976 il Papa Paolo VI Gli ha conferito:" Equitem commendatorem Sancti Gregorii Magni " . Ha istituito 2 gallerie, una a Noto ( Donazione Pirrone, 1966), dedicata alla madre Elvira, ma stranamente denominata Galleria Teresa Pirrone, ed una a Recanati ('72) in omaggio a G. Leopardi, della cui poesia e stato sempre innamorato .
Per V. Marotta," caratteristica della sua arte universale e la capacita di mediate ataviche risonanze mediterranee ed elleniche col più attuale travaglio della vita d'oggi " e per Etna " le sue qualità di scultore, riportate sulla medaglia, fanno di Lui uno dei migliori medaglisti contemporanei " e Mandel scrive che " l'arte di Pirrone e tutto spirito, di valore e sapere, che prorompe come una forza vitale...". Per Jacono," nella sua personalità si ritrovano tutte le più significative caratteristiche dell'animo della sua gente " e Miele parla di "forza espressiva " e Mattei Lo descrive " piccolo e bruno, con i lineamenti del viso fortemente marcati, eppure soffusi di tenerezza dolce ", Per Papa, " lo spirito ellenico gli e entrato prepotentemente nel sangue, e divenuto linfa vitale .... " , secondo Saru e " un artista attuale che non rifiuta l'avventura delle nuove espressioni artistiche " e per Cossu " i modi più appariscenti li riscontriamo nella scultura più che nella medaglia ".
Per Guastella è " insigne scultore e medaglista di chiara fama " e per Moroni " predilige la scena sacra; questo senso devozionale si rivela nel rispetto di tutto l'uomo, concepito ognora come immagine di Dio ".
Secondo Bonifazi," dire Pirrone scultore e dire Pirrone essenzialmente ritrattista; l'arte del ritrarto in lui e innata ... '* e per Sgroi " tratta con eguale perizia il bronzo, la ceramica, la medaglistica il basso e l'alto rilievo ... ".
Per Catalano, e un " carattere vivace, arguto, bonario, piacevolmente discorsivo, talvolta polemico ed impulsivo " ed ancora per Mincio " in tutta la sua scultura si respira un'aria ardente, si rientra in contatto con una razza di forti " ed infine il sacerdote Bianchi scrive che " Pirrone e tra i valori che oggi s'impongono, e s'imporrà domani e sempre, per propria virtù ".
Sue opere sono visibili nei Musei di Paris, Roma, Oslo, Copenaghen, Shelley, Wrocraw, Sheffield, Stoccolma, Madrid, Isola di Formosa, alla Galleria d' arte sacra di Milano - Niguarda (Sala Pirrone ), Galleria Pro Civitate Christiana di Assisi, GAM di Roma, Santuario di Gaudalupe, New Columbus (Pensilvania) ed in America, alla Pinacoteca Zelantea di Acireale (CT), presso la Chiesa Madre di Borgetto (l'acquasantiera ) ed inoltre numerose opere della sua collezione privata di autori vari sono state lasciate in eredita al Comune di Noto, cosi come si rileva da Arte Contemporanea, Galleria Teresa Pirrone, edito negli anni Settanta da Gioacchino Santocono Russo .
A Noto sono fruibili le seguenti opere : Altare del S. Cuore in Cattedrale, Busto a C, Sgroi al Liceo Classico, Testa di C. Nicolaci, Principe di Villadorata, presso il Palazzo Villadorata, Testa di S. La Rosa, presso lo studio dell'avvocato E. La Rosa e decorazioni o pitture artigianali da lui eseguite in casa Accardo, Pema, Di Giovanni, Landogna, Cassone, Landolina, Di Lorenzo, Di Liberto, Principe di Villadorata, Can. C. Tafaro, barone Granieri, ex-Circolo dei Nobili, notaio Bonfanti, notaio Dejean e presso il Santuario di S. Corrado di fuori; numerose opere sono infine in possesso del figlioccio di cresima, il pasticciere netino, Corrado Costanzo, del tappezziere ' Nzino Ruscica, del Prof. Landogna, dell'ex giocatore della Netina, Nino Amante, del critico d'arte, Bigi.
E' stato autore del San Corrado in preghiera posto nella grotta dei Pizzoni presso il Santuario della Valle dei Miracoli ('36), del portale di bronzo della Cattedrale, raffigurante episodi della vita di S. Corrado Confalonieri ('83), del bel medaglione di S. Corrado, che fa parte del medagliere nel museo di Noto, ricco di ben 700 pezzi, del bronzetto San Corrado Confalonieri nel museo di Noto, del bozzetto premiato per il monumento a San Corrado alle porte di Noto, del bel bronzo di S. Corrado, ora al Palazzo Vescovile, del bronzo di 120 x 70 per le due ante d' un portone, in lodi di S. Corrado, ora nel museo di Noto; ai giardini pubblici e ben visibile la statua di Matteo Camilivari, così come nella parte sud-ovest si notano i 4 busti marmorei, raffiguranti Giovanni Aurispa, Rocco Pirri, Corrado Avolio e Giuseppe Cassone.
Il Comune di Noto sta allestendo entro il 2002 l'apertura del Museo Civico, intestate all'adorata mamma Elvira, presso il Monastero di S. Chiara in Corso V. Emanuele . Il nostro Peppino " ha marciato solo " ( Catalano), ma oltre a una tentata virata verso Botticelli, A. Wildt e Medardo Rosso, è piuttosto arduo trovare nei suoi lavori o meglio " sogni d'arte " reminiscenze altrui: tutta la sua instancabile e vulcanica attivita obbedisce alle sollecitazioni dell'anima, che, dopo assorte meditazioni, sa tradurre in termini plastici...
Peppino Pirrone è uno dei soli dodici artisti siracusani (i fratelli Assenza, i gemelli Brancato, Monica, Poidimani, Pulvirenti, Scirpa, Sgandurra, Trombadori, Volanti) ad aver partecipato alla Quadriennale di Roma. "
Amo Noto perchè mi ha accolto fanciullo, mi ha educato e formato artisticamente. Noto per me è la mia patria. Infatti il trasporto che avevo per le Arti, l'ambiente netino lo ha elevato in modo incredibile per le sue stupende architetture e le splendide sculture " ( G. Pirrone ).
Si ringrazia, per il materiale bibliografico fornitoci, il pittore netino, Pippo Civello, e tutto il Personale del Museo Civico e della Biblioteca Comunale di Noto .
CORRIERE ELORINO 2002 Peppino Pirrone " il greco "
Il Comune di Noto, tempo addietro, ha dedicato al suo illustre figlio adottivo una modesta viuzza ( Via Giuseppe Pirrone , scultore ), che ,tramite la principale Via Principe di Piemonte, conduce alla Stazione Ferroviaria di Noto ( SR ) .
PIRRONE scultore ellenistico-romano
Scrive E. Maselli,nel 1940, che " il < Ritratto del poeta Accardo > è pregevole per congeniale e rilevante facondia ellenistico-romana, che è quanto dire per buon equilibrio di realismo e stilismo " .
Secondo Frazzetto, " il suo ellenismo è uno degli stimoli per gli scultori catanesi, con alcuni dei quali è amico ; con Abate divide il gusto per il bassorilievo e la medaglia orientati verso un quattrocentismo liricizzante,come nel caso del bronzo < Il Premio ed il castigo > ( del '46 , in una tomba del cimitero di Acireale ). Pirrone dà una interpretazione secca ed anticonvenzionale della statuaria quattrocentesca,approdando poi negli anni '50 ad un'essenzializzazione dei volumi, e ad una linearità tendenzialmente stilizzata " .
Fonti ben informate del mondo artistico netino, ci suggeriscono che è attribuibile anche a Peppino Pirrone il busto marmoreo di R. Trigona,
visibile nella hall d'ingresso del P.O. di Noto ( ! ) .
2 belle medaglie del medaglista Giuseppe Pirrone sono visibili presso la S.p.A. Fratelli Lorioli - Milano
PIRRONE : si allestisce il Museo !
Pronta la gara d'appalto per l'allestimento del Museo Pirrone per il costo complessivo di cinquantamila euro .
Grazie all'interessamento dell'On. Nicola Bono e dell'On. F. Granata, dopo anni d'attesa ha dichiarato l'avv.Valvo, assessore comunale netino alla cultura è stato superato ogni ostacolo burocratico per allestire il Museo Pirrone nel locale Monastero di Santa Chiara .
Peppino Pirrone ora , entro il 2003 (XXV anniversario di morte), merita una degna Retrospettiva !
PIRRONE, " u nuticianu " !
Finalmente , Sabato 28/Giugno/2003 alle ore 18 , presso l'ex-Monastero di Santa Chiara a Noto (SR), c'è l'inaugurazione della mostra permanente delle opere donate dallo scultore, netino adottivo,Peppino Pirrone(1898-1978).
Ha realizzato per la Città del Vaticano un rilievo " Voto alla Vergine" per l'appartamento di Sua Santità, Paolo VI, e sempre per lo stesso Pontefice Paolo VI la medaglia ufficiale del primo viaggio in Palestina .
Altra sua opera visibile trovasi presso il Battistero della Chiesa di San Mauro Abate ad Acicastello(CT) : trattasi del bassorilievo in stucco bronzato " Samaritana al pozzo di Giacobbe " (1960).
Per ulteriori approfondimenti,consultare :
S. Castorina : Arte e fede nelle Chiese di Acicastello(1999) .
Dal catalogo,a cura di Viviana Scalia, dell'Esposizione della Donazione Pirrone,Galleria d'arte Contemporanea "Elvira Emilia Pirrone Resso " , riportiamo in parte :
" Lo stile Pirroniano si contraddistingue sempre per la solida compostezza formale e la resa attenta del particolare . Chiarezza,misura ed equilibrio sono costanti che si ritrovano in tutte le sue opere.............
Pirrone è un artista essenzialmente dedito al ritratto. Nel recto della medaglia Pirrone ritrae il personaggio che intende celebrare, nel verso pone la dedica o un simbolo,a volte accompagnato da un motto........
Uomo profondamente religioso, ha avuto modo,nel corso della sua carriera,di lavorare per il Vaticano .
Ricordiamo tra le opere più importanti la " Colonna della Fede" custodita nella sezione di Arte Moderna dei Musei Vaticani, il " Voto alla Vergine" per l'appartamento papale e la " Vita di Cristo" per la rilegatura del Canone di Paolo VI, "Voto alla Vergine", in gesso, e "Vita di cristo",in bronzo,sono anche presenti nella Galleria d'Arte Contemporanea di Noto " .