Pansini Edoardo
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Pansini Edoardo, Piazza Armerina (CL) 1886-Napoli 1963
A diciassette anni si dedicò all’arte. Cominciò col dipingere nudi, poi studiando nei Musei e nelle Gallerie, si diede a nuove ricerche di luce e di colore, nel paesaggio e nella figura. Nel 1912 , a Napoli, espose alla Prima Mostra d’arte giovanile: A Villa Borghese; Le bagnanti del parco; Sera. Altre sue opere giovanili sono: La fonte¸ Tramonto; La leggenda di Marechiaro; La vanità. Volle cimentarsi anche nel ritratto, ed ecco quello dell’attore Muzzii, il Ritratto di bimba; il Ritratto di signora. Queste opere, ed altre: Nel recinto dei bambini; Lucciole; Mezzogiorno; La casa degli spiriti; Variazioni; La via del mare; Sfumature; Lo specchio; La nube; Mareggiata, apparvero nel 1917 ad una personale ordinata dall’artista a Napoli. All’Internazionale Veneziana del 1920 egli figurò con Dalla vedetta aerea e Pace; a quella del 1922, con Basta!; a quella del 1924 con Richiamo e La casa. Alla "Pro Coltura fascista" del 1930, a Napoli, espose: Amiche; Nudo; Abbondanza; Lago Fusaro; Monte di Procida; quattro paesaggi dell’Alto Adige; Vedute del Lido di Venezia. Altre sue opere: Santa Maria La Nova ( Firenze ) e Castellammare, acquistate dal Ministero della Pubblica Istruzione per la Galleria d’Arte Moderna di Roma; Viali; Campagna Romana; Margherite; Fontana settecentesca; Tempietto. Pubblicò anche un battagliero giornaletto: Il Cimento.