Giannone Nicolò
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Giannone Nicolò, Palermo ,Febbraio 1848 - PA,1915
Fu allievo di Salvatore Lo Forte all’Accademia di Nudo e quindi, con una sovvenzione del comune di Palermo si recò prima a Roma poi a Firenze , per perfezionarsi alla scuola di Stefano Ussi. Fu molto legato anche a Michele Catti a cui fece un bel ritratto conservato alla Civiva galeeria d’Arte Moderna di Palermo. Nel 1880 partecipò alla Promotrice di Torino. Espose alla Mostra Artistica del 1887 il quadro Interno della Cappella Palatina, che fu premiato. Nel 1894 espose a Villa Giulia, nella Mostra allestita per le Feste Centenarie dell’Orto Botanico e fu presente alla Mostra della Promotrice di Belle Arti di Palermo del 1896 con un quadro, Studio dal vero, che fu acquistato dalla Real Casa. Si distinse per la rappresentazione di battaglie e interni di chiese. Partecipò alla decorazione pompeiana del portico del Teatro Politama e affrescò il Villino Florio, il Palazzo Laganà, la Villa Napoli a Palermo. Dipinse atempera una grande opera (Gioia di una madre) per il Palazzo il Palazzo della Prefettura di Trapani e un’altra grande tela (La musica), oggi dispersa, per l’Aula Magna del Conservatorio di Musia di Palermo. Alcune sue opere si trovano nel Municipio e nella Civica Galleria d’Arte Moderna di Palermo. Fu uno dei migliori rappresentanti dell’ecletismo nella Sicilia di fine Ottocento.
Tra le sue opere ricordiamo:La scuola dei chierichetti rossi, L’alba del 27 maggio, La baccante, Ritratto di Michele Catti. Affrescò e dipinse in palazzi e in villini della Sicilia.
Fu amico di Michele Catti. Affrescò con Giarrizzo e Padovani il portico pompeiano del Politeama Garibaldi .
Bibliografia :
-M.C.Scarpaci : Tesi di laurea,Università di Palermo,Lettere e Filosofia,a.a.2003-2004 .