Sgandurra Pasquale - 800siciliano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Arte e Artisti
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Sgandurra Pasquale

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Sgandurra Pasquale, Siracusa 1882-Firenze 1956

   
vedi anche:https://www.antoniorandazzo.it/siracusani/sgandurra-pasquale.html
SGANDURRA MADEDDU FILE PDF


Nacque nell’antico quartiere della vecchia Ortigia da Salvatore, modesto barbiere, e da Angela Orefice, fu tra i migliori allievi della Scuola D’Arte Applicata all’Industria di Siracusa , dove si esercitò, ancora giovane, nella plastica decorativa. Lo stile che caratterizza queste prime prove aderisce in pieno alle morbidezze e alle flessusità tipiche del gusto floreale; ne sono testimonianza alcuni rilievi Pianta di Ricino, 1901; Pianta di anemone; Sovraporta con testine femminili, 1910; Capitello con papaveri, come certi oggetti d’ uso comune Vaso con ramo dipinto; Oggetti da toletta con motivi floreali o il Modello da carta da parati su motivo vegetale (Oleandro) del 1907. Con alcuni di questi saggi partecipò all’Esposizione Internazionale delle Industrie e del Lavoro di Torino (1911). Diplomatosi, conseguì l’abilitazione all’insegnamento alla scultura a Firenze; nel 1910 si trasferì a Siracusa, dove insegnò fino al 1914. Nel 1919 concorse al premio Stibbert di Firenze e partecipò all’esposizione Primaverile delle Società di Belle Arti di Firenze Visione dominante; quattro anni più tardi, sempre a Firenze, partecipò alla IV edizione del Premio Ussi con l’opera Homo Sed Deus, una testa di Cristo di accentuato stile espressionista. Nel 1923 partecipò alla Promotrice di Torino. Nel 1927 a Firenze partecipò alla III Esposizione del Sindacato Regionale Toscano delle Arti del Disegno San Matteo, Madonna, 1928 alla I Mostra Regionale d’Arte Toscana San Giovanni Evangelista, gesso, 1939 alla IV Mostra Regionale d’Arte toscana Sirena e satiro, nel 1942 alla XIII Mostra d’arte Toscana del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti di Firenze Vilma, Ritratto e il bronzo Lola. Alla IV Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma del 1943 inviò le sculture in bronzo Nanni e Popolana fiorentina. A sessantotto anni sposa Tecla Venturi a Firenze, dove si stabilì e scomparve sei anno dopo.


SGANDURRA,
genio della scultura

Lo scultore Pasquale Sgandurra è nato il 18 Aprile 1882, da un modesto,ma colto, barbiere, Don Salvatore, e da una madre casalinga, Angela Orefice, in Ortigia(Siracusa) al numero 140 della Mastrarua, attuale Via V. Veneto : proprio in quella stessa casa in cui 26 anni dopo nasce lo scrittore, Elio Vittorini, nipote del cuore per parte della sorella Lucia, sposata con Sebastiano Vittorini .
Quartogenito di 5 figli (Antonio, Giuseppina, Lucia e Marietta), è vissuto a lungo a Firenze, con atelier d’arte in Via Faentina 177 .
Allievo di Giovanni Fusero,si è iscritto a 15 anni alla Scuola d’arte(1897-1900),dove è stato tra i migliori allievi di quella cosiddetta “Scuoletta Siciliana” di Siracusa,dove si è esercitato,ancora giovane , nella plastica decorativa .
Diplomatosi e conseguita l’abilitazione all’insegnamento di scultura a Firenze
(1904-1908), dal 1910 è stato professore di composizione plastica alla Scuola d’arte
ed insegnante supplente di disegno presso la Scuola Tecnica di Siracusa , ove ha insegnato fino al 1914 ,anno in cui con Cambellotti ha realizzato il Bozzetto delle scene per le Rappresentazioni Classiche . Dal 1915, a 32 anni compiuti, si è trasferito di nuovo a Firenze, dove è stato docente prima al Liceo Artistico e poi all’Accademia BB.AA. , fino a diventarne il Direttore ed anche Accademico Onorario per l’insegnamento di plastica presso la Scuola Superiore di Architettura ; ed altresì,amico di Montale e Quasimodo, ha frequentato gli ambienti culturali di Solaria e Giubbe Rosse .
Nel 1923 la signora Antonietta Sina in D’Antonio ha donato alla Chiesa della Madonna della Difesa a Montreal(Canada) un magnifico altare in marmo sormontato da un grande Cristo in croce, considerato il capolavoro sgandurriano, e le statue dei“ Quattro Evangelisti “ presso il Monastero Saint-Viateur d’Outremont .
Nel 1925, per la morte del padre,ha fatto ritorno a Siracusa, soggiornandovi per qualche tempo ; in questi anni (1927) ha scolpito il Gruppo della Pietà della  Chiesa di Santa Croce in Firenze, una cui copia fu richiesta anche per la Cattedrale di Cassino, le pregevoli Santa Teresa,la Vergine col bambino, il Sacro Cuore e la maestosa statua del Cristo Re per l’omonima Chiesa di Torino .
Anticonformista, Maestro del pittore siracusano, Pippo Sorano, era legato da amicizia personale ai pittori Adorno, Ricca e Majorca con cui soleva recarsi alla Marina ed alla zona archeologica per dipingere en plein air . Nell’età giovanile è stato frequentatore della palestra sportiva <Leone di Caprera> , nell’età adulta della galleria La Fontanina di A. Maltese . A 68 anni compiuti, il 27 Maggio 1950, ha sposato Tecla Venturi a Firenze, dove poi è morto il 26 Febbraio 1956, all’età di quasi 74 anni. Alla sua morte,l’amico fraterno, Prof. Giuseppe Agnello , tenne una magistrale conferenza presso il Circolo Artistico(Catania,1956).
Statue di marmo, opera di P. Sgandurra, sono visibili presso l’Eglise Saint-Lèon,Westmount-Què ; altre opere sono visibili presso il Museo d’arte italiana di  Lima-Perù (una madre), il Cimitero monumentale di Siracusa (le famiglie Agnello, Agati,Gargallo,Giaracà e Vittorini), nella Cappella del Crocefisso della Cattedrale (Mons.Carabelli,1936), nella Chiesa del Pantheon ( il Cristo di bronzo,dimensione ridotta di quello di Montreal) e due statue,oggi in totale abbandono,già all’ingresso dell’ex-Ospedale Psichiatrico di Viale Scala Greca, raffiguranti la Pazzia(Tenebre)  ed il Senno(Luce), per le quali ritornò a Siracusa(’34), anno in cui eseguì anche  la scultura dell’Atleta.
Attento alla contemporaneità, diffidente della sperimentazione, Pasquale Sgandurra non ha Mai esposto a Siracusa !


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