San Lorenzo - Siracusa territorio

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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San Lorenzo

S
S. LORENZO
A poche centinaia di metri dalla masseria Rinaura vi è la contrada S. Lorenzo, detta in siciliano Sallarenzu.
Probabilmente il toponimo persiste in quanto, in queste terre, il gran conte Ruggero, nel sec. XI, vi fece costruire una chiesa dedicata a S. Lorenzo, di cui attualmente non rimane traccia.
La persistenza del toponimo si può rilevare dal controllo di an¬tichi atti notarili noie dai ruoli dell'antico catasto borbonico.
Un tempo, prima della bonifica, anche quella parte del pantano grande vicina alla masseria S. Lorenzo veniva chiamata Pantano S. Lorenzo.
(8) Rilevate da Ci.B. Pellegrini in Arabismi nelle lingue neoialine.
(V) Gabella concessa nel dicembre 1669. a Stefano Gavanella da Don Gaspare Platamone. procura¬tore e tutore del piccolo Giovanni Platamone. Il Gavanella "riceve in gabella un luogo con vi¬gne. tene scapole e con alberi sito in contrada Naure. Per la gabella a ragione di once 90 per ogni anno". Come pure al volume 11350 del 7 dicembre 1672 si legge che Gaspare Platamone concede mezzadria ad Antonino Evandi che riceve metà di tutto il vigneto "sul luogo pantano e sul luogo Naure con tutte le altre cose esistenti".
(10) Fra i quali notaio Falbo, voi. 11349. die 1 3 giugno 1682. Salvatore Amodei. committente di Giovanni Filippo Landolina. per quattro anni dà in gabella a Luciano Greco "un luogo grande con vigne, terre scapole, alberi di ulivi e di mandorle e altri domestici e selvatici, case, palmen¬to. senia. (tappeto e con tutte le altre proprietà esistenti, situato in territorio di Siracusa in contrada S. Lorenzo".

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