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Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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toponimi Siracusa

C
CEFALINO
(CONTRADA, EX FEUDO, VALLONE, SEZIONE FONDI RUSTICI)
In vernacolo Cifalinu. Il nome deriva dal greco Kephalé che si¬gnifica testa, capo ed in senso traslato origine, principio.
Il toponimo è riferito alle sorgenti d'acqua che esistono nelle terre dell'omonima località.
Nella Sicilia Orientale sono parecchi i toponimi similari: Testa dell'Acqua a Noto e a Vizzini, Testa 'a Pisima e Testa a Pisimotta a Siracusa (93), C'ifali a Siracusa, Catania, Chiaramonte Gulfi, Melilli.
Secondo il Mirabella, (94) la sorgente Cifalino sarebbe la fonte Archimedea commemorata da Plinio e da Abramo Ortellio.
Attualmente la contrada Cefalino è costretta lungo l'omonimo
(91) Mi riferisco ad un allo di vendita effettuato dai Padri Gesuiti di Siracusa nel 1664. come pure a scritture e liti riguardanti il luogo della Frescura fra gli anni 1631-1724. giacenti presso l'Alci), di St. di Siracusa.
(92) Op. cit.
(93) Vedi nel 1 volume al toponimo Fonte Ciane.
(94) Delle Antiche Siracme. tav. Vili.
vallone <95) fra le località Mortellito, Cardinale, Papeo, Fontanelle, ed è ben poco spazio di terra rispetto a quello che doveva essere il grande feudo ecclesiastico di Cifalino nei secoli precedenti.
Questo feudo comprendeva le terre circostanti l'omonimo vallone ad iniziare dall'attuale territorio di Floridia fino ad arrivare al Pantano Grande, per cui errano quanti credono che il casale Cephelin, concesso alla chiesa siracusana da Tancredi nell'anno 1104 <96) (poi riportato come casale Chifilin nella bolla di Alessandro III a Riccardo vescovo di Siracusa nell'anno 1169 ( 97») sia da situare sicuramente nell'area della contrada Cefalino. Per convincerci dell'estensione di quel feudo (98) riporto parte di un atto di gabella del not. Di Giovanni, redatto il 19 ottobre 1631 (99) "loco chiamato la Cavetta consistente in vigne, terre scapole, alberi di diversa specie, muri a secco tutti i posti delle api o vascelle e con tutte le altre proprietà esistenti nel loco sito nel territorio di questa città in contrada Cavetta e Carrano e nel feudo Cefalino, confinante da una parte con ... e la via pubblica" e noi sappiamo dal Fazello che <ioo) "loco quem Carranum vocant ... non procul ab Olimpico tempio et iuxta Cyanem fontem".
(95) Vedi alla pagina 62 il decorso del vallone C efalino.
In Siciliano, come pure nel dialetto calabrese ed abbruzzese. con vadduni si indica una piccola valle fluviale, un torrente con sponde abbastanza ripide, un burrone.
Circa l'origine di tale vocabolo, secondo Avolio "la uscita in UNI dovrebbe comunicare a que¬sti sostantivi un senso accrescitivo come avviene nel siciliano e. quasi generalmente, in tutto il romano. Vediamo che il vecchio francese aveva una formazione simile per designat e la picco¬lezza. attaccando il suffisso direttamente al tema o intercalando in ILL. Siccome il vecchio francese ci offre forme come Vallon. Gurpillon. (urpagghiuni) con la stessa accezione del sici-liano. non posso dubitare che vadduni e vurpagghiuni furono lasciati dai normanni". Secondo il Dizionario Etimologico Italiano di Battisti e Alessio il termine meridionale Vadduni sembra passato al termine francese Vallon (da un documento dell'anno 1529) sentito come di- minuitivo per attrazione al suffisso ON.
(96) Pirro. Sicilia Sacra. I. pag. 619.
(97) Pirro. Sicilia Sacra. I. pag. 623.
( 98) Controlla pure quella parte di atti pubblici riportati ai toponimi: Critazzo. Serramendola.
S.Lorenzo. Orecchie di Lepre. Petrotiia. (99) Voi. 10934 presso Arch. di Stato di Siracusa. ( 100) Vedi al I volume il toponimo Carrano.
Il fatto che la fonte Ciane rientrasse nel feudo Cifalino fa sorgere il dubbio che il nome del feudo possa derivare dalla maggior fonte d'acqua esistente nel territorio ibleo don. La località Cefalino, come le località Cifali, Fontanelle, Cardinale, sempre ricadenti dentro l'ex feudo Cefalino, erano cosi chiamate per la presenza di piccole sorgenti d'acqua nelle loro terre.
Cifalino è pure chiamata la sezione 11 dei fondi rustici del ter¬ritorio di Siracusa redatta il 6 luglio 1843. Essa comprendeva: Calabresi, Petronia, Fiumara, Casa Bianca, Serramendola, Petronia nominata Palma, Fiumara Palma, Frescura nominata Orecchie di Lepre, Cifalino, Critazzo, Critazzo ossia Rigilifi, Cifalino nominato Fontanelle, Orecchie di Lepre, Frescura, Frescura nominata Artiglieria, Critazzo nominato Bordellino, Damma, Rigilifi nominato Vignale del Corso, Cavadonna nominato Damma, Feudo Cavadonna, Benali, Fondovalle, Cardinale, Macchia, Cifalino nominato Giustiniana, Monasteri, Feudo di Cavadonna e Quartararo, Feudo di Monasteri e C'ugni, Mortellito.

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