Ogliastrazzo
O
OGLIASTRAZZO
In vernacolo Agghiastrazzu, località di Monasteri di Sopra. L'ori-gine del toponimo è chiaro in quanto è il dispregiativo di Agghiastru, in italiano Oleastro o Olivo selvatico.
Questa pianta ha rami più o meno spinescenti e foglie a forma bislunghe, ovali o rotonde a seconda dell'età dei rami. I frutti sono piccole olive con scarsa polpa che a maturazione raggiungono un colorito nero-rossigno. L'oleastro è pianta spontanea della macchia mediterranea, soprattutto dei luoghi vicini al mare. Esso viene piantato per fare da portainnesto agli ulivi e questo fin dal periodo siceliota; l'oleastro è parte costitutiva del nostro paesaggio <67).
Per il toponimo in oggetto non so se il dispregiativo Agghiastrazzu sia dovuto al fatto che lì, in qualche periodo storico, per motivi agronomici vari, si sia formato qualche grosso albero di oleastro o ci siano stati oleastri che mal sopportavano gli innesti.
(67) Da una donazione di Adelicia. nipote di Ruggero II di Sicilia, alla Chiesa di Cefali! possiamo ri¬velare Io stato vegetazionale nell'agro priolese con predominio di vigne, oleastri. mandorli, e fi-chi selvatici "... Et inde pervenitur ad quedam vinealia. ubi apparent imiralia vetera diruta de lapidibus siccis et inde itur ad quandam collem parvum ubi sunt oleastri ..." (Da Gai ufi. Per la storia dei secoli XI e XIII ).
- Anno 1626. Con atto di enfiteusi del barone di Floridia a tale A. Greco si concedono terre con "alberi di ulivo, piraini e ogliastri per 22 onze la salma" (atti del notaio La Guardia). -Alino 1812. Da un proclama di regolamento nel feudo di Pi iolo si rileva che alle famiglie che verranno a domiciliare nel detto feudo il marchese Gargallo darà tumuli di terra " e ciò ad oggetto di farvi quei benfatti che saranno adatti alla natura del terreno e con l'obbligo di pian¬tarvi 32 ogliastri per ogni tumulo di terra, che al quinto anno dovranno trovarsi innestati".