Papeo
P
PAPEO
Contrada dell'ex feudo Cefalino a margine del vallone omonimo. E' attraversata dalla strada comunale congiungente la statale 124 (circa al km 9) con la provinciale per Canicattini Bagni (circa al km 6), comunemente detta strada di Tivoli. In vernacolo papèu.
Sull" origine del toponimo si possono avanzare due ipotesi: po¬trebbe trattarsi di un nomignolo dato a qualche proprietario delle terre oppure di un riferimento al papiro.
Circa la prima ipotesi va ricordato che in vernacolo papèo è il maschio dell'oca.
Per poter avallare la seconda ipotesi dobbiamo destreggiarci su fragili supposizioni.
II vocabolo papèo con significato di papiro, nella lingua italiana, è ormai in disuso; resiste solo e non sarà per molto, nel dialetto senese, con significato di stoppa o stoppino (sempre derivati da papiro) mentre non si trova riscontro di tale nome nel dialetto siciliano <106). Nei primi anni dell'Ottocento, attraverso R. Gregorio, sappiamo che il papiro veniva chiamato localmente "papera" < io7>.
In riferimento al papiro possiamo pensare all'esistenza di papi¬ri lungo il vallone, soprattutto in vicinananza di polle d'acqua dette in dialetto "urghi" (gorghi).
Sulle possibili lavorazioni che si facevano con questa pianta è da
( 106) Nel dialetto popolare, il papiro veniva genericamente chiamato col termine Juncu (giunco) e nel siracusano anche Pilucca. Quest'ultima notizia è dedotta dalle notizie che il Capodieci ci fornisce scrivendo del conte Cesare Gaetani. che nel XVIII sec. si occupò della produzio¬ne della carta papiro.
(107) La confusione sul nome popolate della fonte Aretina, detta untano e papiri " non si sa se dovuta alla presenza delle oche nella fonte o alla presenza dei papiri.
escludere la produzione di carta papiro nom nelle masserie del siracusano mentre, dal periodo delle repubbliche marinare al XVI secolo, abbiamo notizie indirette sull'uso del papiro a scopo di ottenere filati grossolani < ioy». Una tale lavorazione si poteva effettuare benissimo nelle varie case abitate da famiglie di contadini, soprattutto utilizzando manodopera femminile.
Attività lavorative del genere, nel luogo in oggetto, potrebbero giustificare il toponimo.