Damma - Siracusa territorio

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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Damma

D
DAMMA
Attualmente si designa con questo toponimo la località compre¬sa fra il vallone Cavadonna e Rigilifi. I documenti più antichi, da me riscontrati, che riportano "feudo della Damma" appartengono al XV secolo.
Il termine in questione può derivare: 1) Dal greco Dcimalis che significa Vitella-, e questo per indicare il luogo dove pascolano le giovenche (damale* botos, in Tucidide). 2) Da Daino, che è una specie di cervo. Infatti damma è un termine arcaico in disuso nella lingua siciliana ed italiana in quanto ha preso il sopravvento il vocabolo Daino, derivalo dal francese Dain. Etimologicamente Damma deriva dal latino Dama.
Quest'animale è un piccolo cervo (platiceroteo) a larghe corna, curvate all'indietro, che vive bene allo stato selvatico. In Sicilia vivevano comunemente fra i boschi sia il capriolo che il daino e si crede che per essi le Madonie abbiano ricevuto dai Greci il nome di Nebrodi.
"Riconosciuti collettivamente col nome di cervi, noi ignoriamo a quali di essi debbano riferirsi le memorie conservate dalla storia. Scrive Massimo Tirio che i cervi per desiderio di pascolo dalla Sicilia passavano in Italia, valicando il canale in processione, nuotando l'un dopo l'altro, ciascheduno appoggiando la testa sopra il tergo del precedente per sostenerla in alto; cosi senza avvedersene si trovavano nelle campagne di Reggio. Nell'Archivio Pubblico di Catania si trova avere ordinato il Senato della città di vendersi la carne di cervo a prezzi stabiliti: dal 1413 al 1421 fu a dieci denari di rotolo; dal 1421 al 1432 a otto denari; dal 1432 in poi a sei ..."
(35) Dalla Sicilia Nobile del Moscia (pag.83) rileviamo i vecchi confini del feudo che erano i feudi: Rigilifi. Monastero, ("ava della Donna. Domina. Primo antico possessore di cui si ha notizia fu Giovanni de Balena (anno 1408).
(36) Se il toponimo dovesse derivare da daino, esso ci ricorda che lì, sicuramente lungo il vallone, dovevano esistere questi animali; almeno fino a che non si estinse la specie nell'area iblea.
(36) Ferrara. Storia Generale di Sicilia. 1887.

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