Rigilifi-Marchesa
R
RIGILIFI E MARCHESA
In vernacolo Rigiliffi e Marchisu (sottinteso di Rigilitìì). Località del territorio di Siracusa posta fra Fontana Mortilla ed il vallone Cifalino. L'antico feudo aveva per confini "la Damma, Murgibelli, Chifalina, Benali"<34).
Il toponimo potrebbe essere composto da "Ri" (siciliano di "Di") e dal nome arabo di persona "Hilafah" oppure da terra Gilia (argilla
(32) Desidero ricordare che mirto o mortella indica la pianta qui oggetto del nostro discorso. Sba¬gliano quanti traducono il nostro vocabolo siciliano nell'italiano Mirtillo, la quale è tun'altia pianta, comune nelle montagne d'Italia, ma inesistente nella nostra provincia. La raccomanda¬zione vale di più per quelle persone che a scopi erboristici vanno a raccogliere mortella pensan¬do di avere tra le mani il mirtillo.
(33) Not. Polizzi (Voi. 11652 data 27/2/1695) Concessione a metà di terre in "Fonte del Mirto" da parte di Antonio Platamone per Antonio Flores.
( 34) Vedi Barberi. Capibrevi "Val di Noto. pag. 490".
Per antico possesso era proprietario Roberto Traversa, il nipote Antonio, figlio di Nitto. as¬sunse l'obbligo di apprestare il servizio militare di un cavallo armato per ogni onze 20 di ren¬dita del feudo. Egli prestò giuramento di fedeltà alla regina Giovanna il IX luglio 1459 (uffi¬cio del protonotato della Camera Reginale. libro dal 1459 al 1516). Ultima investitura del feudo di Rigilifi si ha il 17 agosto 1809 a Pietro Landolina. figlio di Filippo Landolina Bonanno.
per far mattoni, vasellami). All'interno dell'ampia località di Rigilifi esiste un'area denominata La Marchesa.
Il toponimo venne dato in onore alla proprietaria marchesa Anna Diamante e Platamone, baronessa di Cifali, la quale fece rico¬struire gli insediamenti rurali del posto, rasi al suolo dal terremoto del 1693. La ricostruzione del centro agricolo fu ultimata nei primi decenni del 1700 e comprende pure una chiesa dove nei secoli è stato tenuto in gran conto la devozione al culto della Vergine Maria.