Stefanini Otello carabiniere
OTELLO STEFANINI CARABINIERE NATO A ROMA IL 14 SETTEMBRE 1968 CADUTO A BOLOGNA IL 04 1991
Medaglia d'oro al valor Civile alla Memoria
vai a strage del Pilastro
con la seguente motivazione
"COMPONENTE DELLA PATTUGLIA AUTOMONTATA, MENTRE ESEGUIVA, UNITAMENTE AD ALTRI DUE PARI GRADO, PREDISPOSTO SERVIZIO NOTTURNO DI VIGILANZA, VENIVA PRODITORIAMENTE FATTO SEGNO AD IMPROVVISA
AZIONE DI FUOCO DA PARTE DI TRE MALVIVENTI. BENCHE’ COLPITO IN PIU’ PARTI VITALI REAGIVA CON L’ARMA IN DOTAZIONE MA, ORMAI PRIVO DI FORZE, SI ACCASCIAVA AL SUOLO, IMMOLANDO COSI’ LA SUA GIOVANE ESISTENZA. NOBILE ESEMPIO DI VIRTU’ MILITARI PORTATE ALL’ESTREMO SACRIFICIO"
BOLOGNA 4 GENNAIO 1991
STORIA
Il 4 gennaio 1991 la banda della Uno Bianca uccide i carabinieri Otello Stefanini, Andrea Moneta e Mauro Mitilini. Sono tre delle 24 vittime e degli oltre 100 feriti causati dal gruppo di criminali tra il 1987 e il 1994.
E' il quattro Gennaio 1991. Mancano pochi minuti alle ventidue.
Una nebbia fittissima ed umida avvolge il Pilastro, quartiere periferico di Bologna. Una pattuglia dell'Arma composta da tre carabinieri, Otello Stefanini, Mauro Mitilini, e Andrea Moneta tutti sui vent'anni sta percorrendo le strade a bordo di una Fiat Uno.E' un servizio di perlustrazione e di controllo del territorio. Infatti pochi mesi prima si era verificato un gravissimo fatto di cronaca. Ignoti malintenzionati avevano cercato di dare fuoco ad una struttura scolastica abbandonata, utilizzata da tempo come ricovero di fortuna per 300 extracomunitari.
Ma quella notte al Pilastro, e ciò sarà appurato nel corso delle indagini passano quelli della Uno Bianca, diretti a San Lazzaro. Sono in cerca di un'auto da rubare. I Carabinieri continuano il loro servizio, ed in via Casini, sorpassano l'auto del delinquenti. E' un fatto causale.Ma la banda da subito, sospetta che i tre carabinieri stessero prendendo la targa della loro auto che risultava rubata, Per questo decidono di passare all'azione, aggiungendo al proprio curriculum criminale un'ignobile strage. Si affiancano all'auto dei Carabinieri e dal finestrino Roberto Savi esplode una raffica di colpi. Otello Stefanini, è il carabiniere che guida l'auto,nonostante le gravi ferite ugualmente accelera cercando di fuggire. Ma i colpi ricevute sono troppo gravi, per cui perde il controllo della macchina che va a sbattere contro alcuni cassonetti dell'immondizia. Dalla famigerata Uno Bianca scendono due uomini e cominciano a crivellare di colpi la Uno dei Carabinieri. All'incirca trenta colpi vengono esplosi in pochi secondi, i banditi sono ex poliziotti, dotati di armi da guerra, razziate in armerie. E spesso si esercitano prima di compiere le loro terribili e sanguinarie scorribande criminali. Mitilini e Moneta, nonostante la giovane età, e la sorpresa di quello che si rivelò come un vero e proprio agguato, scendono dall'auto sparando. Riescono anche a ferire Fabio Savi.Ma vengono sopraffatti dal fuoco nemico.A questo punto gli uomini della Uno Bianca avvicinatasi ai tre carabinieri ormai a terra, con vigliacca ferocia, li ammazzano con un colpo alla nuca.Rubano l'ordine di servizio che i militari custodiscono in auto, e scompaiono nella nebbia, che avvolge fitta il Quartiere del Pilastro. Questa è la terribile cronaca di quella maledetta notte.