Palazzolo Matteo carabiniere
Palazzolo Matteo carabiniere
per non dimenticare docomento pdf
la famiglia
IL Carabiniere Matteo Palazzolo ucciso nelle campagne di Burgio nel’47
Centoventi carabinieri uccisi dalla mafia attendono riconoscimento dallo Stato italiano –la comunità chiede a voce alta: Palazzolo sia riconosciuto vittima della mafia.
Da Campofelice di Roccella si leva una forte richiesta . Ha a che fare con la coscienza antimafiosa e con la memoria storica .
Chiede che un suo cittadino ammazzato da mafiosi della banda Giuliano, sia riconosciuto vittima della mafia.
La storia inizia sessantacinque anni fa.
La campagna di Burgio , è stesa nei suoi alberi da frutto; qui è la collina che tocca la provincia di Palermo ed è già entroterra dell’agrigentino.
Arance, pesche , alberi d’ulivi . Il tredici febbraio 1947, è morto il carabiniere Palazzolo . A Campofelice di Roccella, direzione nord verso il mar Tirreno, stesso giorno ed ora , il pulviscolo dei mari d’inverno copre il tramestio lento del bar della piazza, qualcuno rincasa. Ma sui bassipiani dei dossi di Burgio ,uomini scivolano veloci e il silenzio deve coprire la campagna che non ha rumori.
C’è un casolare. I carabinieri della stazione del paese agrigentino sono li, dietro la porta e coi petti che soffiano sui muri . Dentro , mani alto ; si spara – Cosi muore il carabiniere Matteo Palazzolo,36 anni ,sposato con l’alcamese Maria Culmone , tre figli , nato a Campofelice di Roccella ,in servizio presso la locale stazione di Burgio ; la medaglia alla memoria arriva esattamente un anno dopo l’assassinio, con “ annesso soprassoldo di lire 750 “- ( un gelato costava una lira ).
Una medaglia alla memoria ,perché i mafiosi della banda GIULIANO quando sparano ammazzano.
Adesso Matteo Palazzolo riposa accanto alla madre Maria Giuseppa Alfano e il padre Gaetano, nella tomba di famiglia di Campofelice di R.
I genitori entrambi nativi di Cinisi , il padre contadino ,si erano trasferiti a Campofelice di Roccella con la primogenita Rosa di 5 anni.
Dalla loro unione nasceranno, quattro sorelle e quattro fratelli . Matteo sceglie la carriera nell’arma che, specie in quella fase storica di grandi
incertezze e mobilità demografiche,costituisce anche un ‘ancora di riscatto sociale e familiare. Per Matteo Palazzolo la destinazione è
Burgio, dove troverà la morte sul campo .
I figli ,Gaetano e Luigi ,nel 1948-poco più che bambini , sceglieranno di continuare la strada tracciata dal padre e piu tardi si arruoleranno nell'Arma, congedati entrambi col grado di maresciallo . Luigi morirà il 16 marzo 1998, all’età di 53 anni, l’ultimo suo incarico fu presso la caserma di Montemaggiore Belsito. Gaetano si è spento nella sua casa di Sciacca il 21 luglio 2008, ultima sede il Comando di Sciacca . Maria Pia unica figlia sposata con A.Provenzano che vive a Palermo ,ha deciso di non far essiccare la memoria intorno al nome del padre . Nomi e facce di una storia – La rivendicazione per una verità torna ancora a Campofelice di Roccella –IL nipote Gaetano Messina ,vive nel paese natio. Fa il pittore ed ha girato il mondo in lungo e largo . Nella casa dell’ulivo blu , sulla collina di C,da Calzata, di Campofelice tra i rami di secolari ulivi che in lembo potrebbero anche ricordare il paesaggio dei frutteti agrigentini.
A Matteo Palazzolo lo lega la mamma Benedetta,sorella del carabiniere ucciso. Vestita sempre di nero del lutto da quel tredici febbraio 1947 e per tutta la vita ,si è fatto promettere dal figlio di non dimenticare il sacrificio dello zio Matteo.
Messina ricorda, ”alcune cose significative accadute- dice Messina: la medaglia al valore militare è un fatto importante; nel 1991 su proposta
dei carabinieri di campofelice,l’associazione nazionale dell ’ Arma ha autorizzato l’ intitolazione della Sezione di Campofelice dell’Associazione dei Carabinieri in pensione a Matteo Palazzolo.
Adesso occorre che Egli sia ufficialmente riconosciuto vittima della Mafia e chiediamo all’Amministrazione e al sindaco Francesco Vasta,di farsi promotore di un istanza ufficiale in tal senso.La stessa richiesta mi permetto di rivolgere anche ai Carabienieri di Campofelice di Roccella
e quelli in pensione.
In realtà Messina in diverse occasioni ,informalmente,ha sollecitato varie istituzioni . Adesso ,anche a nome della famiglia ,si è deciso di farsi promotore di una richiesta pubblica . A conclusione dell’incontro ci mostra l’ ultimo documento che ci mostra è l’ appendice al libro “Faccia a faccia con la mafia “ di Aristide Spanò. I documenti che contempla hanno indubbio valore oggettivo . Matteo Palazzolo vi figura fra i 120 carabinieri uccisi dal 1943 al 1963 – alla voce vittime della mafia. (vincenzo pinello )
tratto dal giornale ESPERO ed Olismo Ruben, pubblicato nel 2008